Ginnastica artistica ai Giochi olimpici

gruppo di gare di ginnastica artistica che si tengono su base quadriennale

La ginnastica artistica fa parte del programma dei Giochi Olimpici sin dalla prima edizione di Atene 1896. Inizialmente era una gara riservata agli uomini; a partire dalle Olimpiadi di Amsterdam 1928 anche le donne possono partecipare alla competizione.

Voce principale: Giochi olimpici estivi.

Qualificazione

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Fino alle Olimpiadi di Tokyo 2020, le qualificazioni si basavano sui risultati ottenuti ai Mondiali pre-olimpici e al Test Event, solitamente in programma a gennaio dell'anno olimpico.[1]

Le prime otto squadre classificate nel concorso maschile e femminile dei Campionati Mondiali si qualificavano direttamente ai Giochi Olimpici. Quelle classificate tra il nono e il sedicesimo posto partecipavano al Test Event pre-olimpico che qualificava altre quattro squadre. I vincitori di medaglie individuali avevano accesso diretto ai Giochi.

Al Test-Event i ginnasti si qualificavano in base ad una competizione all-around, anche se erano interessati a partecipare poi ad un solo attrezzo alle competizioni olimpiche. Questo meccanismo lasciava poco spazio agli specialisti e, ad esempio, escluse il campione olimpico al cavallo con maniglie Krisztián Berki dai Giochi di Pechino 2008.[1]

Medagliere generale

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Il seguente medagliere, aggiornato a Parigi 2024, prende in considerazione anche le medaglie dei Giochi olimpici intermedi di Atene 1906.[2]

In corsivo le nazioni (o le squadre) non più esistenti.

Pos Nazione        
1   Unione Sovietica 72 67 43 182
2   Stati Uniti 40 44 42 126
3   Giappone 36 34 37 107
4   Cina 31 26 21 78
5   Romania 25 20 27 72
6   Svizzera 16 19 14 49
7   Ungheria 15 11 14 40
8   Italia 15 7 10 32
9   Germania 13 12 13 38
10   Cecoslovacchia 12 13 10 35
11   Russia 10 15 19 44
12   Squadra Unificata 9 5 4 18
13   Finlandia 8 5 12 25
14   Germania Est 6 13 17 36
15   Ucraina 5 4 4 13
16   Grecia 5 3 4 13
17   Jugoslavia 5 2 4 11
18   Svezia 5 2 1 8
19   Francia 3 10 9 22
20   Brasile 3 5 2 10
21   Gran Bretagna 3 3 12 18
22   Corea del Nord 3 0 0 3
  Paesi Bassi 3 0 0 3
24   Corea del Sud 2 4 5 11
25   Bulgaria 2 2 6 10
26   ROC 2 2 4 8
27   Spagna 2 2 1 5
28   Filippine 2 0 0 2
29   Danimarca 1 2 1 5
  Norvegia 1 2 1 5
31   Polonia 1 1 2 4
32   Belgio 1 1 1 3
  Squadra Unificata Tedesca 1 1 1 3
34   Austria 1 1 0 2
  Israele 1 0 0 1
  Lettonia 1 1 0 2
37   Algeria 1 0 0 1
  Canada 1 0 0 1
  Irlanda 1 0 0 1
  Squadra mista 1 0 0 1
41   Croazia 0 2 0 2
42   Armenia 0 1 1 2
  Taipei cinese 0 1 1 2
44   Colombia 0 1 0 1
  Kazakistan 0 1 0 1
46   Bielorussia 0 0 4 4
47   Germania Ovest 0 0 1 1
  Turchia 0 0 1 1
  Uzbekistan 0 0 1 1

Albo d'oro

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Maschile

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Medagliati olimpici nella ginnastica artistica maschile.

Femminile

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  Lo stesso argomento in dettaglio: Medagliati olimpici nella ginnastica artistica femminile.

Atleti plurimedagliati

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La lista, aggiornata a Londra 2012 riguarda le gare individuali e le gare a squadre, sia maschili che femminili, ed è ordinata per numero di medaglie totali.[3] La ginnasta più medagliata nella storia delle Olimpiadi è Larisa Latynina, vincitrice di 18 medaglie, che la rendono anche la seconda atleta più medagliata in assoluto.

Atleta Nazione        
Boris Šachlin   Unione Sovietica 7 4 2 13
Takashi Ono   Giappone 5 4 4 13
Sawao Katō   Giappone 8 3 1 12
Aleksej Nemov   Russia 4 2 6 12
Věra Čáslavská   Cecoslovacchia 7 4 0 11
Viktor Čukarin   Unione Sovietica 7 3 1 11
Akinori Nakayama   Giappone 6 2 2 10
Vital' Ščėrba   Unione Sovietica 6 0 4 10
Ágnes Keleti   Ungheria 5 3 2 10
Polina Astachova   Unione Sovietica 5 2 3 10
Aleksandr Ditjatin   Unione Sovietica 3 6 1 10
  1. ^ a b Stefano Villa, Rivoluzione Ginnastica: cambiano le regole per andare alle Olimpiadi!, su olimpiazzurra.com, OlimpiAzzurra, 4 giugno 2013.
  2. ^ (EN) Gymnastics, su sports-reference.com. URL consultato il 2 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 26 luglio 2008).
  3. ^ Gymnastics Career Medal Leaders, su sports-reference.com. URL consultato l'8 febbraio 2012 (archiviato dall'url originale il 7 gennaio 2012).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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