Giorgio Pollera
Giorgio Pollera (Asmara, 1912 – Dorba, 12 dicembre 1936) è stato un militare italiano.
Giorgio Pollera | |
---|---|
Nascita | Asmara, 1912 |
Morte | Dorba, 12 dicembre 1936 |
Cause della morte | caduto in battaglia |
Dati militari | |
Paese servito | ![]() |
Forza armata | Esercito italiano |
Corpo | Regio Corpo Truppe Coloniali |
Specialità | artiglieria |
Unità | VII gruppo bande armate |
Grado | sottotenente di complemento |
Guerre | Guerra d'Etiopia |
Decorazioni | MOVM MAVM |
voci di militari presenti su Wikipedia | |
Figlio meticcio di Alberto Pollera, costituisce una figura emblematica collegata alla legislazione razziale fascista:[1] il governo italiano che aveva già iniziato a emanare le severe leggi razziali[2] fu lo stesso infatti che decise di insignirlo della medaglia d'oro al valor militare,[3] altissima onorificenza militare che fu conferita durante la guerra d'Etiopia oltre che a lui solo ad un altro meticcio, Adolfo Prasso.[4]
Biografia
modificaQuarto figlio meticcio dell'alto funzionario ed antropologo Alberto Pollera e della nativa eritrea Unesc Araià Capté, studiò presso il convitto dell'opera salesiana di Terni.[5]
Nel novembre 1932 si iscrisse alla scuola per allievi ufficiali di complemento a Bra, venendo assegnato il 30 giugno 1933 al 1º battaglione pesante.[6]
Dopo il congedo avvenuto il 31 gennaio 1934, riprese gli studi universitari in economia. Il dicembre 1935, su sua richiesta, venne riarruolato ed inviato in Somalia, giungendo a Mogadiscio il 2 gennaio 1936, dove prestò servizio presso l'intendenza dell'Africa Orientale Italiana. In seguito venne aggregato al VII gruppo bande armate dubat del Regio Corpo Truppe Coloniali del governo della Galla Sidama.[6]
Il 6 agosto 1936 occupò con la sua truppa la città di Iavello, la cui prima incursione della divisione Laghi risaliva al precedente 11 luglio.[7]
Il 12 dicembre 1936 morì in battaglia nei pressi di Dobra, sulle rive del fiume Omo Bottego.
Nel 1938 l'Università di Roma gli conferì in memoria la laurea ad honorem in scienze economiche e commerciali.[6]
Ricordo
modificaIn memoria di Giorgio Pollera è posta una lapide sulla strada degli artiglieri a Rovereto, in provincia di Trento.
Il suo nome compare sul monumento agli ex allievi di Don Bosco caduti del collegio "Virgilio Lucarini" di Trevi, in provincia di Perugia.[8][9]
Onorificenze
modifica— Regio Decreto 20 gennaio 1939
Note
modifica- ^ Giulia Barrera, Dangerous Liaisons: Colonial Concubinage in Eritrea, 1890-1941 (PDF), Evanston (Illinois), Program of African Studies - Northwestern University, 1996.
- ^ Si veda in particolare la Legge 13 maggio 1940, n.822 avente ad oggetto le "Norme relative ai meticci"
- ^ Marilena Dolce, EritreaLive intervista Mauro Valeri, “Il Generale Nero”: Domenico Mondelli tra Eritrea e Italia, su Eritrea Live, 26 luglio 2016.
- ^ Le recensioni di Valeria Isacchini: Mauro Valeri, Il generale nero: bersagliere, aviatore e ardito, su ilcornodafrica.it. URL consultato il 22 settembre 2017.
- ^ ARCHIVIO DELL'OPERA SALESIANA DI TERNI [AOST] - FONDO CASA (C) (PDF). URL consultato il 22 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 22 settembre 2017).
- ^ a b c d Pollera Giorgio, su combattentiliberazione.it, Associazione Nazionale Combattenti FF.AA. Regolari Guerra di Liberazione, 10 aprile 2016.
- ^ Yabello Wildlife Sanctuary, su specialistafrica.com. URL consultato il 22 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 1º giugno 2013).
- ^ Associazione Pro Trevi, ex Collegio Lucarini: Monumento ex Allievi caduti, su protrevi.com.
- ^ Monumento allievi Lucarini, su Pietre della memoria.
- ^ POLLERA Giorgio, su Presidenza della Repubblica. URL consultato il 22 settembre 2017.
Bibliografia
modifica- Alberto Pollera, A Giorgio Pollera, Asmara, Tipografia A. A. e F. Cicero, 1939, p. 29.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giorgio Pollera