Giovanni Corti
Giovanni Corti (Pomerio, 14 aprile 1797[1] – Mantova[2], 12 dicembre 1868) è stato un vescovo cattolico italiano.
Giovanni Corti vescovo della Chiesa cattolica | |
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Incarichi ricoperti | Vescovo di Mantova (1847-1868) |
Nato | 14 aprile 1797 a Pomerio |
Ordinato presbitero | 1820 |
Nominato vescovo | 12 aprile 1847 da papa Pio IX |
Consacrato vescovo | 25 aprile 1847 dal cardinale Lodovico Altieri |
Deceduto | 12 dicembre 1868 (71 anni) a Mantova |
Biografia
modificaOrdinato sacerdote nel 1820 e addetto inizialmente al Duomo di Milano, fu poi nominato parroco di Besana in Brianza. Il 12 aprile 1847 divenne vescovo di Mantova, attraversando da posizioni antitemporaliste, antiaustriache e filoliberali gli anni del Risorgimento. A causa della carica religiosa ricoperta fu protagonista degli eventi che si conclusero con il Martirio di Belfiore. Dopo che si era rifiutato di sconsacrare don Giovanni Grioli, il primo dei martiri di Belfiore, fucilato il 24 novembre 1851, a Giovanni Corti fu intimato di ubbidire a Pio IX. Procedette quindi alla sconsacrazione di Enrico Tazzoli condannato a morte dagli austriaci. Altre interpretazioni attenuano le responsabilità papali rilevando la minaccia austriaca di procedere all'esecuzione di altri sacerdoti della diocesi, già tratti in arresto.
Comunque, sofferente, Giovanni Corti procedette al ritiro dei paramenti sacri, dopo che gli stessi furono fatti indossare un'ultima volta a Tazzoli per successivamente rimuoverglieli, e procedette al raschiamento delle dita, con un coltello, in quanto le stesse avevano sorretto l'ostia dell'eucaristia. Furono così risolti i conflitti con il diritto ecclesiastico, consentendo alle autorità imperiali austriache di dar corso all'esecuzione della pena capitale il 7 dicembre 1852 a Belfiore.
In seguito agli eventi connessi con il processo di Mantova ai cospiratori mazziniani guidati da Enrico Tazzoli, nel 1853 il vescovo Corti presentò le dimissioni a Pio IX, che le rifiutò. Il 22 aprile 1868 fu tra i quattro vescovi che coadiuvarono l'arcivescovo di Torino, mons. Ricardi di Netro, nella celebrazione delle nozze di Umberto I di Savoia e Margherita di Savoia.
Morì a Mantova il 12 dicembre 1868.
Genealogia episcopale e successione apostolica
modificaLa genealogia episcopale è:
- Cardinale Scipione Rebiba
- Cardinale Giulio Antonio Santori
- Cardinale Girolamo Bernerio, O.P.
- Arcivescovo Galeazzo Sanvitale
- Cardinale Ludovico Ludovisi
- Cardinale Luigi Caetani
- Cardinale Ulderico Carpegna
- Cardinale Paluzzo Paluzzi Altieri degli Albertoni
- Papa Benedetto XIII
- Papa Benedetto XIV
- Papa Benedetto XIV
- Cardinale Giovanni Carlo Boschi
- Cardinale Bartolomeo Pacca
- Papa Gregorio XVI
- Cardinale Lodovico Altieri
- Vescovo Giovanni Corti
La successione apostolica è:
- Vescovo Giacomo Bignotti (1853)
Onorificenze
modificaNote
modifica- ^ Annuario pontificio, pubblicato il 30 dicembre 1851, pag. 135
- ^ Un secolo di stampa periodica mantovana: 1797-1897, p. 260.
- ^ a b UN BRIANZOLO VESCOVO A MANTOVA DAL 1847 AL 1868, su sites.google.com. URL consultato il 21 aprile 2015 (archiviato dall'url originale il 3 giugno 2016).
Bibliografia
modifica- Alessandro Luzio, I martiri di Belfiore, Milano, Cogliati, 1905 (2 voll.)
- Costantino Cipolla, Belfiore I. I comitati insurrezionali del Lombardo-Veneto ed il loro processo a Mantova del 1852-1853, Milano, FrancoAngeli, 2006
- Costantino Cipolla (a cura di), Belfiore II. Costituti, documenti tradotti dal tedesco ed altri materiali inediti del processo ai Comitati insurrezionali del Lombardo-Veneto (1852-1853), Milano, FrancoAngeli, 2006 (pp. 864)
- Roberto Navarrini (cur.), La personalità umano-cristiana e l'opera di Giovanni Corti Vescovo di Mantova (1847-1868). Atti del Convegno storico per il 150º anniversario della morte. Mantova, 12 dicembre 2018, Mantova, Accademia Nazionale Virgiliana di Scienze Lettere e Arti, 2020
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giovanni Corti
Collegamenti esterni
modifica- (EN) David M. Cheney, Giovanni Corti, in Catholic Hierarchy.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 63163894 · ISNI (EN) 0000 0000 2953 6301 · SBN LIAV048311 · BAV 495/372483 · LCCN (EN) n90629222 · GND (DE) 1249160227 |
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