Giovanni III Visconti

arcivescovo cattolico italiano

Giovanni III Visconti (Milano, ... – Milano, 9 marzo 1453) è stato un arcivescovo cattolico italiano.

Giovanni III Visconti
arcivescovo della Chiesa cattolica
 
Incarichi ricopertiArcivescovo di Milano
 
Natoa Milano
Elevato arcivescovo1450 nel Duomo di Milano
Deceduto9 marzo 1453 a Milano
 

Biografia

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Origini e l'arcivescovo "contestato"

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Membro della prestigiosa famiglia ducale dei Visconti, Giovanni III era imparentato direttamente con altri importanti vescovi di Milano quali Giovanni e Ottone Visconti, suoi omonimi, antenati e gloriosi predecessori. Figlio del generale Vercellino Secondo Visconti[1][2][3] dei Visconti di Somma[3] e di Giovanna Visconti[3], Giovanni fu arciprete del Capitolo Metropolitano dal 1400 al 1406[1] e fu eletto una prima volta arcivescovo di Milano negli anni 1409-1417 da parte di Gregorio XII[2], carica che gli verrà poi revocata in seguito alle decisioni del Concilio di Costanza[4]. Da quel momento in poi, scomparve dalla scena religiosa attiva (fu commendatario del monastero di Morimondo) fino al 1450[1].

Arcivescovo di Milano (1450-1453)

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L'attenzione verso il culto

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Nel 1450 Milano fu conquistata, dopo la breve parentesi della Repubblica Ambrosiana, da Francesco Sforza, genero dello scomparso duca Filippo Maria Visconti. Lo Sforza ottenne da Niccolò V che il Visconti fosse nominato arcivescovo di Milano[5] (il Rampini era morto a Roma in occasione del Giubileo), cosa che avvenne il 3 agosto del medesimo anno[6][3]. Nel suo breve pontificato, il Visconti si adoperò per una riorganizzazione del Capitolo del Duomo: creò, infatti, la quarta capitolare nella figura del Prevosto[6].

L'Ospedale Maggiore e la morte

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Nel suo breve periodo di reggenza, durato appena 3 anni, si prodigò in special modo per favorire l'operato dell'Ospedale di San Barnaba in Brolo, diretto predecessore dell'Ospedale Maggiore di Milano e fondato nel 1145 da Goffredo da Bussero (parente dell'ecclesiastico e scrittore medioevale omonimo, Goffredo da Bussero, vissuto quasi un secolo dopo); per questa istituzione infatti, di comune accordo con il duca Francesco I Sforza e grazie ad una bolla di papa Niccolò V, destinò annualmente una somma di 810 ducati d'oro, da ripartirsi tra il personale in esercizio nella struttura. Giovanni III Visconti morì a Milano il 9 marzo 1453[6], e fu sepolto nel Duomo[6][3].

Immagine Blasonatura
Giovanni III Visconti
Arcivescovo di Milano

D'argento alla biscia d'azzurro ondeggiante in palo e coronata d'oro, ingoiante un moro di carnagione (Visconti). Lo scudo, accollato a una croce astile patriarcale d'oro, posta in palo, è timbrato da un cappello con cordoni e nappe di verde. Le nappe, in numero di dodici, sono disposte dieci per parte, in cinque ordini di 1, 2, 3, 4.

  1. ^ a b c Cazzani Eugenio, Vescovi e Arcivescovi di Milano, p. 207
  2. ^ a b Francesco Palladini, Della elezione degli arcivescovi di Milano, p. 31. URL consultato l'8 maggio 2015.
  3. ^ a b c d e Giovanni Giuseppe Vagliano, Sommario delle vite ed azioni degli arcivescovi di Milano da G. Barnaba sino al governo presente, p. 318. URL consultato l'8 maggio 2015.
  4. ^ Si veda "Enrico Rampini" per approfondire
  5. ^ Francesco Palladini, Della elezione degli arcivescovi di Milano, p. 34. URL consultato l'8 maggio 2015.
  6. ^ a b c d Cazzani Eugenio, Vescovi e Arcivescovi di Milano, p. 208

Bibliografia

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Voci correlate

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Collegamenti esterni

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