Giovanni Mauropo

poeta, letterato e vescovo bizantino

Giovanni Mauropo, o Giovanni Mauropode, ovvero Giovanni dai piedi neri (in greco antico: Ἰωάννης Μαυρόπους?, Iōánnēs Maurópous; in latino Ioannes Mauropus), o ancora Giovanni di Euchaita (in greco antico: Ἰωάννης Εὐχαΐτων?, Iōánnēs Euchaítōn) (Paflagonia, 1000 circa – Costantinopoli, 1070 circa), è stato un poeta, letterato e vescovo bizantino, metropolita di Euchaita.

Biografia

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Giovanni Mauropo nacque in Paflagonia attorno al 1000. Si trasferì a Costantinopoli e conquistò in breve tempo reputazione come insegnante; tra i suoi allievi, il più importante fu Michele Psello che, peraltro, scrisse un fondamentale encomio da cui si traggono la maggior parte dei dati biografici in nostro possesso[1]. Fu lo stesso Psello a presentarlo all'imperatore Costantino IX Monomaco (1042-1055). Per qualche anno Mauropo fece parte della cerchia privilegiata dei poeti e degli studiosi che Costantino aveva raccolto attorno a lui e svolse la funzione di oratore di corte. Con la caduta del primo ministro Costantino Licudi, suo congiunto, attorno all'anno 1050 Mauropo fu allontanato da Costantinopoli e fu nominato metropolita di Euchaita[2]. In molte lettere Mauropo si è lamentato per questo "onorevole esilio" chiedendo a Psello di sollecitare gli imperatori successivi a permettergli di ritornare nella capitale. Presumibilmente, egli riuscì nel suo intento solo verso la fine della sua vita, dato che si ritirò nel convento di Hagia Petra a Costantinopoli, dove morì presumibilmente nel 1070.

Sembra che Mauropo avesse preparato già in vita una raccolta delle sue opere di alto livello stilistico (dodecasillabi, lettere, discorsi/omelie). Il Codice Vaticano gr. 676 è da sempre stato considerato una copia molto vicino a questa raccolta, composta da novantanove epigrammi in trimetri giambici[3], 77 lettere, 12 discorsi e omelie sacre; pubblicata per la prima volta nel 1882[4], Daniele Bianconi ha poi dimostrato che si tratta della master copy dell'intera raccolta[5]. Il "Canzoniere" è stato tradotto in lingua italiana[6] e inglese. Oltre a questi epigrammi, Mauropo scrisse molte altre composizioni, soprattutto canoni, sparse per vari codici e quasi tutte ancora inedite[2]. Lasciò anche un lessico etimologico in 476 giambi[7] che conserva elementi delle teorie etimologiche dell'antichità[2].

Tra le altre opere:

  • Tre canoni di Giovanni Mauropode in onore di santi militari; a cura di Francesco D'Aiuto, Edizione critica del testo con traduzione italiana a fronte, Roma: Accademia nazionale dei Lincei, 1994.
  • Discorso per Basilio, Gregorio e Giovanni Crisostomo; introduzione e versione di Rosario Anastasi, Catania: Università degli studi, facoltà di lettere e filosofia, 1988.
  • Otto canoni paracletici a N.S. Gesù Cristo; a cura di Enrica Follieri, Roma: Edizioni di Storia e Letteratura, 1967.
  • Apostolos Karpozilos (a cura di), The letters of Ioannes Mauropous Metropolitan of Euchaita: Greek text, translation, and commentary, Thessalonike : Association for Byzantine Research, 1990.
  1. ^ Michele Psello, Encomio per Giovanni piissimo Metropolita di Euchaita e Protosincello; traduzione di Rosario Anastasi, Padova: Cedam, 1968, ISBN 88-13-23193-8, EAN 9788813231934.
  2. ^ a b c Silvio Giuseppe Mercati, op. cit.
  3. ^ Giulia Mazzuoli Porru, Epigrammi di Mauropo. In: Dizionario Bompiani delle opere e dei personaggi, Milano: RCS, Vol. III, pp. 3973-4, 2005.
  4. ^ Iohannis Euchaitorum metropolitae quae in codice Vaticano Graeco 676 supersunt; edidit Paulus De Lagarde, Gottingae: in aedibus Dieterichianis, 1882 (Internet Archive).
  5. ^ Daniele Bianconi,«Piccolo assaggio di abbondante fragranza». Giovanni Mauropode e il Vat. gr. 676, JÖB 61 (2011): 89-103.
  6. ^ Giovanni Mauropode, metropolita di Euchaita, Canzoniere; Traduzione di Versus Iambici in magnas festorum tabulas a cura di Rosario Anastasi, Catania: Università-Facoltà di lettere e filosofia, 1984.
  7. ^ Richard Reitzenstein, M. Terentius Varro und Johannes Mauropus von Euchaita: eine Studie zur Geschichte der Sprachwissenschaft; Aalen: Scientia Verlag, 1974; riproduzione in facsimile dell'edizione Leipzig: Teubner, 1901, ISBN 3511090040.

Bibliografia

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  • Silvio Giuseppe Mercati, Giovanni Mauropode, in Enciclopedia Italiana, XVII, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1933.
  • Hussey J.M., "The Writings of John Mauropous: A Bibliographical Note", in: Byzantinische Zeitschrift vol. 44 (numero 1-2 Jan):278–282, 1951, ISSN (Online) 1868-9027, ISSN (Print) 0007-7704, DOI10.1515/bz-1951-1237.
  • Su Giovanni Mauropo sono stati pubblicati numerosi articoli dell'accademico italiano Rosario Anastasi, traduttore delle poesie di Mauropo in lingua italiana:
    • «Il "Canzoniere" di Giovanni di Euchaita», Siculorum Gymnasium n.s. 22 (1969):109-144.
    • «Dione Crisostomo e Giovanni di Euchaita», Siculorum Gymnasium n.s. 23 (1970):17-39.
    • «Su tre epigrammi di Giovanni di Euchaita», Siculorum Gymnasium n.s. 25 (1972):56-60.
    • «Note di filologia greca», Siculorum Gymnasium n.s. 26 (1973):97-131.
    • «Su Giovanni di Euchaita», Siculorum Gymnasium n.s. 29 (1976):19-49.
  • Apostolos D. Karpozilos, Συμβολή στη μελέτη του βίου και του έργου του Ιώαννη Μαυρόποδος, Ioannina, 1982.

Collegamenti esterni

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