Gisulfo II di Benevento

duca longobardo di Benevento

Gisulfo II (... – 751) è stato un duca longobardo, terzultimo duca di Benevento prima della caduta del regno longobardo.

Gisulfo II di Benevento
Solido di Gisulfo II, Museo archeologico nazionale di Cividale del Friuli
Duca di Benevento
In carica731 –
732
PredecessoreRomualdo II
SuccessoreAudelais
Duca di Benevento
In carica742 –
751
PredecessoreGodescalco
SuccessoreLiutprando
Morte751
PadreRomualdo II di Benevento
MadreGumperga
ConsorteScauniperga
FigliLiutprando

Biografia

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Statua di Giusulfo II di Benevento, 1700-1749, Francesco Maratta, Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Benedetto abate, Abbazia di Montecassino

Gisulfo fu duca di Benevento dal 731 al 732 e in seguito nuovamente dal 742, dopo la caduta e la rimozione di Godescalco, fino alla sua morte, circa dieci anni più tardi (751)[1].

Gisulfo era figlio di Romualdo II di Benevento e Gumperga, figlia di Aurona, sorella di Liutprando, e apparteneva alla stirpe dei Gausi.[2] In quanto parente del re, era sostenuto dal potere reale, ma essendo minorenne al momento della morte del padre, un certo Audelais riuscì ad usurpare il ducato. Liutprando rimosse Audelais e, ponendo un altro nipote, Gregorio, sul trono, portò Gisulfo a Pavia per educarlo nel Palazzo Reale [3].

Nel 744, Gisulfo fece una donazione di territorio alla Abbazia di Montecassino che divenne la base della Terra Sancti Benedicti.[4]

Gisulfo II: solido
 
DNI INVS PP, busto coronato di fronte, che tiene un globo crucigero e VICTOR SVSTO, croce potente su base; monogramma DUX / G. In esergo CONOB.
AV 3,92 g

I Beneventani (o Sanniti) rimasero tuttavia fedeli a Gisulfo e alla dinastia di suo padre e quando, dopo la morte di Gregorio, Godescalco usurpò il trono ducale, il popolo si sollevò e lo uccise, permettendo a Liutprando di porre al potere l'oramai maggiorenne Gisulfo [5]. Secondo Hartmann [6], Gisulfo seguì fedelmente le politiche di Liutprando.

  1. ^ Sergio Rovagnati, I Longobardi, p. 115. Il Lexikon dà la data del 741 e pone la morte di Gregorio in questa data, rendendolo successore non di Godescalco, ma di Gregorio. La durata di dieci anni viene da Hodgkin[senza fonte].
  2. ^ Paolo Diacono, Historia Langobardorum, VI, 50.
  3. ^ Paolo Diacono, VI, 55.
  4. ^ Guglielma Sammartino, L’organizzazione territoriale benedettina e le fasi dell’incastellamento nella Terra Sancti Benedicti, in Studi Cassinati, n. 2, Aprile-Giugno 2005, p. 66.
  5. ^ Paolo Diacono, VI, 56-58.
  6. ^ Copia archiviata, su northvegr.org. URL consultato l'11 marzo 2009 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2007).

Bibliografia

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