Giulio Claro

giurista italiano

Giulio Claro, indicato anche come Giulio Clari (Alessandria, 6 gennaio 1525Cartagena, 13 aprile 1575), è stato un giurista italiano.

Sententiae receptae, 1661

Biografia

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Nacque da una famiglia nobile di Alessandria ed intraprese gli studi in legge a Pavia per poi perfezionarli a Bologna.[1] Fu allievo del giurista umanista Andrea Alciato.[2]

Venne nominato podestà di Cremona, ricoprendo tale incarico dal 1559 al 1561.[1] Fu membro del prestigioso tribunale supremo del Senato di Milano.[2]

Filippo II di Spagna lo nominò reggente del Supremo Consiglio d'Italia di Madrid, l'organo consultivo del re per il governo dei territori italiani.[2][1]

 
Libri sententiarum, manoscritto, 1555

In ambito dottrinale è conosciuto per aver scritto le Sententiae receptae: l'opera tratta di diritto civile, feudale e criminale. Tale opera fu oggetto di numerose ristampe sino al XVIII secolo.[1] È in particolare la trattazione del diritto criminale (oggi si direbbe penale) che gli procurò l'attenzione dei giuristi del tempo: contenuta nel quinto libro, essa ebbe anche circolazione autonoma col nome di Practica criminalis. La sua opera si caratterizza per l'impegno nella comparazione tra la giurisprudenza milanese e quella degli altri ordinamenti dell'epoca, caratterizzata da un forte particolarismo giuridico.[2]

Edizioni

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Manoscritti

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  1. ^ a b c d www.treccani.it
  2. ^ a b c d Alessandro Dani, Il Cinquecento e il Seicento, in Alessandro Dani, Maria Rosa Di Simone, Giovanni Diurni, Marco Fioravanti, Martino Semeraro, Profilo di storia del diritto penale dal Medioevo alla Restaurazione, pp. 39-40, Giappichelli, Torino, 2012, ISBN 9788834829974

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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