Giuseppe Corsi
Giuseppe Corsi Evangelisti (Vangelisti), conosciuto come Giuseppe Corsi da Celano e Gioseppe Corso Celani (Celano, seconda metà del 1631 o prima metà del 1632[1] – Ancona o Modena, post 10 marzo 1691), è stato un compositore e presbitero italiano, maestro di Petronio Franceschini a Roma e Giacomo Antonio Perti a Parma[2].
Biografia
modificaStudente a Roma presso i gesuiti sotto la guida di Giacomo Carissimi fu attivo come insigne maestro a Gallese (presso la famiglia Altemps, ca. 1640-1654), Città di Castello (Cattedrale di San Florido, 1654-1655), Napoli, Roma (Basilica di Santa Maria Maggiore, 1657-1659; Chiesa della Maddalena, 1658; Cappella musicale Pia Lateranense della Basilica di San Giovanni in Laterano, 1661-1665; Oratorio di San Marcello e Chiesa Nuova, 1676-1677), Loreto (Basilica della Santa Casa, 1668-1675) dove fu ordinato sacerdote, Parma (Basilica di S. Maria della Steccata e presso la famiglia Farnese, 1681-1689) ed Ancona (Cattedrale di S. Ciriaco, 1689-1691)[2]. Accusato dall’Inquisizione per aver «deflorato» una zitella[3], venne torturato a Roma e recluso per alcuni anni su ordine di papa Innocenzo XI nella Rocca Albornoziana di Narni[2][4].
Opere
modificaLe opere di Giuseppe Corsi da Celano (sigla TriCo)[5][6], catalogate da Giovanni Tribuzio nel 2014, sono 83:
- TriCo 1-3 (Messe);
- TriCo 4-12 (Parti di messa);
- TriCo 13 (Cantici);
- TriCo 14-20 (Salmi);
- TriCo 21-23 (Antifone);
- TriCo 24 (Inni);
- TriCo 25-26a-aj (Responsori);
- TriCo 27 (Litanie);
- TriCo 28-40 (Mottetti);
- TriCo 41-44 (Oratori);
- TriCo 45-46 (Cantate d'oratorio);
- TriCo 47-68 (Arie e cantate per una voce e basso continuo);
- TriCo 69 (Cantate per due voci e basso continuo);
- TriCo 70 (Cantate per tre voci e basso continuo);
- TriCo 71-83 (Appendice).
Note
modifica- ^ Paolo Natali in MGG colloca, in modo errato, la sua nascita nel maggio 1630.
- ^ a b c Galliano Ciliberti e Giovanni Tribuzio, «Un buon virtuoso, agitato dalla fortuna, dalla quale sortì vari accidenti». Giuseppe Corsi: un maestro marsicano nel Seicento europeo, in Galliano Ciliberti, Giovanni Tribuzio (a cura di), «E nostra guida sia la Stravaganza». Giuseppe Corsi da Celano musicista del Seicento, Bari, Florestano Edizioni, 2014, pp. 3-58, passim
- ^ Cfr. Eleonora Simi Bonini, Alcuni aspetti della vita di Giuseppe Corsi da Celano, in Musica tra storia e filologia. Studi in onore di Lino Bianchi, edited by Federica Nardacci, Rome, Istituto Italiano per la Storia della Musica, 2010, pp. 547-565.
- ^ In Eleonora Simi Bonini 2012 si indica come luogo di carcerazione la sala delle torture ubicata nella chiesa di San Domenico in Narni. Tale luogo fu utilizzato però a partire dal XVIII secolo.
- ^ Ufficio Ricerca Fondi Musicali
- ^ Giovanni Tribuzio, Catalogo della produzione musicale di Giuseppe Corsi, in Galliano Ciliberti, Giovanni Tribuzio (a cura di), «E nostra guida sia la Stravaganza». Giuseppe Corsi da Celano musicista del Seicento, Bari, Florestano Edizioni, 2014, pp. 145-190.
Bibliografia
modificaBiografie
modifica- Raoul Meloncelli, Corsi (Corso), Giuseppe (detto anche Corso da Celano, il Celano, Celani), in Dizionario Biografico degli Italiani, vol. XXIX, 1983 (online).
- Beatrice Barazzoni, Un esempio di cappella di corte. La cappella musicale dei duchi Farnese a Parma e l'opera dimenticata di Giuseppe Corsi, in Barocco Padano 1, a cura di Alberto Colzani, Andrea Luppi e Maurizio Padoan, Como, Antiquae Musicae Italicae Studiosi, 2002, pp. 381–406.
- Eleonora Simi Bonini, Alcuni aspetti della vita di Giuseppe Corsi da Celano, in Musica tra storia e filologia. Studi in onore di Lino Bianchi, a cura di Federica Nardacci, Roma, Istituto Italiano per la Storia della Musica, 2010, pp. 547–565 ISBN 8895349067
- Galliano Ciliberti e Giovanni Tribuzio (a cura di), «E nostra guida sia la Stravaganza». Giuseppe Corsi da Celano musicista del Seicento, Bari, Florestano Edizioni, 2014, pp. 290 ISBN 8895840968
Edizioni moderne
modifica- Giuseppe Corsi da Celano, La Stravaganza. Cantata per soprano e basso continuo, a cura di Davide Gualtieri, Lucca, Libreria Musicale Italiana, 2012. L'edizione critica è basata su quattro delle cinque fonti italiane – Modena, Bologna, Napoli e Venezia – ignorando quella di Cambridge (italiana anch'essa ed appartenuta a Pietro Ottoboni). Altre fonti non prese in considerazione sono quelle di Lione (segnata erroneamente come opera di Carlo Ambrogio Lonati, individuata da Gloria Rose e Stephen R. Miller), Parigi (basso continuo, individuata da Catherine Massip), Bruxelles (adespota, individuata da Giovanni Tribuzio).
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Raoul Meloncelli, CORSI, Giuseppe, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 29, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1983.
- Opere di Giuseppe Corsi, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Spartiti o libretti di Giuseppe Corsi, su International Music Score Library Project, Project Petrucci LLC.
- (EN) Giuseppe Corsi, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Giuseppe Corsi, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 121906007 · ISNI (EN) 0000 0000 8044 9123 · CERL cnp02152371 · LCCN (EN) no2013037892 · GND (DE) 1035157233 · BNF (FR) cb14783434q (data) |
---|