Giuseppe De Sanctis
Giuseppe De Sanctis (Napoli, 21 giugno 1858 – Napoli, 18 giugno 1924) è stato un pittore italiano.
Biografia
modificaNacque a Napoli nel 1858 e intraprese la carriera artistica su incoraggiamento del padre Cesare, un uomo d'affari amante delle arti e della musica, amico di Giuseppe Verdi[1]. Si iscrisse all'Istituto di Belle Arti di Napoli e fu allievo di Domenico Morelli, di Filippo Palizzi e di Gioacchino Toma.
Con una sua opera "La preghiera della sera a Bisanzio" (che fu acquistata dal re Umberto I) vinse sul finire degli anni ottanta del XIX secolo la medaglia d'argento all'Esposizione di Palermo.
Operò anche all'estero, a Londra e soprattutto a Parigi, dove fu allievo di Gèrome e di Bouveret e, come altri grandi artisti italiani dell'epoca, dipinse per il mercante Goupil.
Con l'esperienza parigina la sua pittura divenne più delicata ed elegante, soprattutto nei bei ritratti muliebri eseguiti a cavallo degli anni tra la fine del 1800 e gli inizi del 1900.
Partecipò alle Promotrici napoletane dal 1882 al 1917.
Fu professore onorario delle Accademie di Belle Arti di Napoli ed Urbino e insegnò incisione e acquaforte presso il Reale Istituto di Belle Arti di Napoli.
Il suo dipinto "Donna fra le ortensie" si trova presso la Pinacoteca di Capodimonte.
Note
modifica- ^ Felice De Filippis, Verdi e gli amici di Napoli, in Bollettino Verdi dell'Istituto nazionale di studi verdiani, Vol. I, n. 3, 1365-1372. URL consultato il 9 gennaio 2012 (archiviato dall'url originale il 2 aprile 2012).
Bibliografia
modifica- Leone Rossella, De Sanctis, Giuseppe, in Dizionario biografico degli italiani, XXXIX vol., Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1991. URL consultato il 1º novembre 2018.
- Rif.1 Pittori a Napoli nell'Ottocento - Roberto Rinaldi - Napoli 2001 - "p" 91.
Altri progetti
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Collegamenti esterni
modifica- De Sànctis, Giuseppe, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Alfonso De Romanis, DE SANCTIS, Giuseppe, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1931.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 96035677 · ISNI (EN) 0000 0000 6833 1405 · SBN VEAV069799 · ULAN (EN) 500053453 |
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