Giuseppe Veneziano
Giuseppe Veneziano (Mazzarino, 22 febbraio 1971) è un artista italiano.
È una delle figure di spicco dei gruppi artistici italiani "New Pop" e "Italian Newbrow".
Politica, sesso e religione sono i tre elementi caratteristici delle opere di Veneziano. L’obbiettivo di Veneziano è di descrivere il caos in cui viviamo, tra crisi ideologiche e religiose, dissacrando quelle che sono considerate figure intoccabili.[1]
Nonostante la loro natura ironica, le sue opere di denuncia generalmente fanno scalpore e molte persone gridano allo scandalo quando le vedono. Veneziano ha sintetizzato le sue opere con queste poche parole: "se una mia opera fa scalpore, forse è la realtà stessa a scandalizzare".
Biografia
modificaVive a Riesi (CL) fino al 1996 quando si laurea in Architettura presso l' Università degli Studi di Palermo. Nel 1997 si trasferisce nella città di Bologna per collaborare con lo Studio di Architettura Glauco Gresleri. Nel 1998 ritorna a Riesi dove apre il proprio studio. In parallelo all'attività di architetto, Veneziano realizzò anche cartoni animati per alcuni editori italiani come Paruzzo Editore e Capitello Editore.
La prima volta che un opera di Giuseppe Veneziano venne notata fu nel 2004 durante la mostra In-Visi tenutasi a Milano presso il pub Le Trottoir curata dallo scrittore Andrea G. Pinketts. Tra le opere esposte vi era un enorme ritratto di Osama Bin Laden, ma l'opera più discussa fu il ritratto di Maurizio Cattelan con un cappio al collo. Entrambi i ritratti furono pubblicati sulla copertina di Flash Art Magazine.[2]
Nel 2006 Veneziano si fece notare durante la mostra "American Beauty" tenutasi presso la prestigiosa Galleria Luciano Inga Pin di Milano. Una delle opere presentate era un dipinto che raffigurava la decapitazione della famosa scrittrice Oriana Fallaci, intitolato Occidente, Occidente . Secondo l'artista, le sue intenzioni erano quelle di far riflettere sull'atmosfera di paura che gran parte dell'Europa stava vivendo dopo l'11 settembre e dopo gli attacchi terroristici di Madrid e Londra. Nei giorni di apertura la mostra è stata trasmessa sui media nazionali e internazionali e si è avviato un dibattito fra: il premio Nobel Dario Fo, il fotografo Oliviero Toscani, alcuni giornalisti di importanti quotidiani (es. La Stampa, Libero ) e i noti critici d'arte Flavio Caroli e Philippe Daverio riguardante l'opera di Veneziano. Anche un'indignata Oriana Fallaci ha scritto diversi articoli sulla rivista The New Yorker. Molti blog americani hanno accusato l'Europa di sentimenti antiamericani riferendosi alla mostra di Giuseppe Veneziano.
Nel 2007 partecipa alla sesta edizione della Biennale di San Pietroburgo dove ottiene un riconoscimento.
Nel 2008 è tra i 20 artisti invitati a rappresentare l'Italia alla mostra "Artâthlos" tenutasi in occasione della XXIX Olimpiade di Pechino, in Cina.
Nel 2009 ancora una volta un dipinto dell'artista siciliano intitolato " Novecento" cattura l'interesse del pubblico e dei media. L'opera è una riflessione sul rapporto tra sesso e potere. Molti protagonisti del XX secolo (Hitler, Stalin, Mussolini, ecc.) sono affiancati da eroine dei cartoni animati e pornostar. L'opera venne battezzata dalla stampa " L'orgia del cavaliere". In primo piano nell'enorme dipinto è raffigurato il primo ministro italiano Silvio Berlusconi insieme a Cicciolina.
Nello stesso anno, alla Fiera d'Arte di Verona, viene esposto per la prima volta il dipinto Madonna del Terzo Reich. Il dipinto rappresenta una versione riveduta della Madonna Cowper di Raffaello, che tiene in braccio il piccolo Hitler. L'opera venne censurata e Veneziano tornò a far parlare di sé sui media nazionali e internazionali. Il sindaco, il vescovo e il rabbino della comunità ebraica di Verona ne chiesero la rimozione. Dopo questa censura Veneziano diede il via a una protesta rivendicando il suo diritto alla libertà di espressione. A sostegno dell'artista intervenne anche lo scrittore Aldo Busi.
Nel 2010 lo stesso dipinto è stato esposto nuovamente durante la mostra antologica di Giuseppe Veneziano dal titolo "Zeitgeist" tenutasi a Pietrasanta (Versilia). Anche in questa occasione si sollevarono forti proteste da parte del parroco locale. Il Comune di Pietrasanta revocò il patrocinio prima dell'inaugurazione e impose che le immagini dell'opera non venissero diffuse, nonostante la pubblicità della mostra fosse già stata affissa. Il sindaco di Pietrasanta si dissociò dalla mostra, ma non la chiuse nonostante le continue pressioni del vescovo della città di Lucca. In tutte le chiese di Lucca l'arcivescovo di Pisa mandò una lettera in cui decretava il divieto dell'intera esposizione. In difesa dell'artista sono intervenuti numerosi intellettuali italiani, tra cui Vittorio Sgarbi, Giampiero Mughini e Andrea G. Pinketts. Alla fine la mostra rimase aperta e riscosse un enorme successo con oltre 10.000 visitatori. In questo periodo l'opera venne notata dal gallerista Stefano Contini, che la acquistò per la sua prestigiosa collezione personale. Invitò inoltre l'artista a far parte del suo team di artisti rappresentati attraverso le gallerie Contini a Venezia.[3]
Nel 2011 Vittorio Sgarbi lo invitò a partecipare alla 54ª edizione della Biennale di Venezia [4] con una mostra nel padiglione italiano. In questa prestigiosa sede l'artista espose l'opera Solitamente Vesto Prada. L'opera fu vista dagli stilisti Dolce&Gabbana che commissionarono all'artista un loro ritratto con la Madonna raffigurata con le sembianze della cantante Madonna.[5][6]
Nel 2012 Ivan Quaroni scelse Veneziano tra i 60 artisti italiani che parteciparono alla Biennale Italia-Cina.
Nel 2015 il suo dipinto Gli Sbronzi di Riace è stato esposto all'EXPO internazionale di Milano, nell'ambito della mostra "Tesoro d'Italia" curata da Vittorio Sgarbi presso il padiglione Eataly.
Nello stesso anno realizza un murale permanente nel centro Pordenone, raffigurante un giovane Vincent Van Gogh mentre dipinge la sua opera Girasoli su un muro.
Nel 2016 un suo dipinto entra nella collezione permanente del Museo MACS di Catania . Nello stesso anno inizia la sua attività di insegnante presso l'Accademia di Belle Arti Aldo Galli di Como.
Nel 2019 un'altra sua opera (Madonna del Cannolo) entra nella collezione permanente del Museo d'Arte Moderna e Contemporanea di Palazzo RISO a Palermo.
Veneziano è stato nominato uno dei peggiori artisti del 2021 da Il Giornale dell'Arte [7] ma l'artista l'ha presa con filosofia dicendo "Quando la lista del 2021 del Giornale dell'Arte ti mette tra i peggiori artisti dell'anno e poi leggi chi sono gli altri peggiori artisti (Banksy, Beeple, Jeff Koons, JR) il dispiacere passa immediatamente".[8]
Note
modifica- ^ www.artnet.com, http://www.artnet.com/artists/giuseppe-veneziano/ . URL consultato il 19 gennaio 2025.
- ^ (EN) Giuseppe Veneziano, su Galleria d'Arte Contini. URL consultato il 19 gennaio 2025.
- ^ Veneziano, su blog.venice-tourism.com.
- ^ labiennale.org, http://www.labiennale.org/doc_files/padital-artisti.pdf .
- ^ (EN) Lunch with the FT: Domenico Dolce and Stefano Gabbana, su www.ft.com. URL consultato il 19 gennaio 2025.
- ^ 10 Magazine, su www.10magazine.com. URL consultato il 19 gennaio 2025 (archiviato dall'url originale il 4 febbraio 2015).
- ^ Il Giornale dell'arte, https://www.ilgiornaledellarte.com/articoli/il-meglio-e-il-peggio-2021-/138033.html . URL consultato il 10 gennaio 2022.
- ^ “Il Giornale dell’Arte” stronca Veneziano E lui risponde con ironia, su Il Tirreno. URL consultato il 19 gennaio 2025.