Glutaraldeide
La glutaraldeide, venduta generalmente con il marchio Glutaral, è una dialdeide alifatica a basso peso molecolare idrosolubile.
Glutaral | |
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Nome IUPAC | |
Glutaraldeide | |
Nomi alternativi | |
1,5 pentanediale
1,5 pentanedione 1,3 diformilpropano pentandial dialdeide glutarica | |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C5H8O2 |
Massa molecolare (u) | 100,1 |
Aspetto | liquido paglierino dall'odore acre |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 203-856-5 |
PubChem | 3485 |
DrugBank | DBDB03266 |
SMILES | O=CCCCC=O |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1,1 g/cm 3 a 20 °C |
Densità (kg·m−3, in c.s.) | 0,8 |
Solubilità in acqua | solubile in acqua a 20°C e pH 5 - 9 |
Coefficiente di ripartizione 1-ottanolo/acqua | -0,18 |
Temperatura di fusione | -13,95 |
Temperatura di ebollizione | 101 °C a 1.013 hPa |
Tensione di vapore (Pa) a 20 K | 21 hPa |
Viscosità cinematica (m2/s a 25 °C) | 1,275e-05 |
Dati farmacocinetici | |
Metabolismo | rapidamente e ampiamente metabolizzato in CO2 probabilmente tramite una serie di ossidazioni, decarbossilazioni e idrolisi |
Escrezione | feci |
Proprietà tossicologiche | |
DL50 (mg/kg) | tossicità acuta orale -> LD50 = 77 mg/kg (ratti)
tossicità acuta dermica -> LD50 > 2.000 mg/kg (ratti) tossicità acuta per inalazione -> 0,28 < RD50 < 0,39 mg/L aria (ratti, 4 ore di esposizione) |
Indicazioni di sicurezza | |
Punto di fiamma | > 95°C |
TLV (ppm) | 0,2 ppm (ACGIH) |
Simboli di rischio chimico | |
Frasi H | H302 + H332, H314, H317, H334, H335, H410 |
Consigli P | P260, P270, P280, P302+P352, P305+P351+338, P310, |
Storia
modificaAutorizzata all'uso in campo medico degli anni '60[1], ad oggi è inserita nella lista dei farmaci essenziali dell'Organizzazione della Sanità[2], nella lista delle sostanze pericolose con restrizioni (All. XVII) in base al Regolamento dell'Unione Europea n. 1907/2006 (REACH) - a causa delle sue proprietà sensibilizzanti per l'apparato respiratorio[3] - ed è classificata come rifiuto speciale pericoloso per rischio chimico secondo la decisione 94/3/CE (Catalogo Europeo dei Rifiuti - CER)[4].
Caratteristiche chimico fisiche
modificaA temperatura ambiente si presenta come un liquido paglierino dall'odore acre solubile in acqua a pH 5-9. Le soluzioni acquose ottenute risultano stabili e scarsamente volatili.
La tensione superficiale per una soluzione di glutaraldeide allo 0,1% è pari a 68 mN/m (20 °C). Il coefficiente di ripartizione (Koc) a 20° è pari a 326, mentre la costante di Henry risulta bassa (0.011 Pa*m3/mol a 25°C).
Il composto è autoinfiammabile a una temperatura di 395°C e 1002-1006 hPa, altrimenti ignifugo e non esplosivo. Non presenta inoltre proprietà ossidanti per i metalli, ma risulta corrosivo per l'acciaio al carbonio. Non è utilizzata in associazione con solventi organici.[5]
Reattività
modificaIn soluzioni concentrate tende a polimerizzarsi[4] e può reagire violentemente con ammine, forti agenti ossidanti, acidi e basi forti.[6]
A contatto con l'aria si degrada rapidamente attraverso processi fotochimici con un'emivita pari a circa 8 ore. A contatto con l'acqua il composto viene lentamente idrolizzato, ma non soggetto a fotolisi. Non vi sono dati relativi a processi di fototrasformazione nel suolo.
Tossicologia
modificaBiodegradazione
modificaLa glutarladeide è biodegradabile in diverse matrici.
Studi dimostrano che il composto presenta un'emivita pari a 10,6 ore a 25°C in acqua dolce e condizioni aerobiche, mentre in condizioni anaerobiche l'emivita si attesta a 7,7 giorni. Il composto viene pertanto considerato biodegradabile in fanghi attivi, acque dolci e sedimenti.
Nel suolo viene rapidamente degradata attraverso processi microbici in condizioni aerobiche.
Il fattore di bioconcetrazione calcolato per questa sostanza è pari a 3,16 L/kg, pertanto non è considerata come bioaccumulabile.[5]
Tossicità
modificaSono stati effettuati diversi studi tossicologici a breve e lungo termine in ambiente acquatico utilizzando un'ampia varietà di organismi a diversi livelli biologici e tutti dimostrano un'elevata tossicità. Il composto risulta inoltre tossico anche per gli organismi terrestri.
La principale via di assorbimento del composto è quella orale, mentre a livello dermico risulta limitata. Il composto è velocemente e ampiamente metabolizzato in CO2.
Studi effettuati su ratti e conigli evidenziano che la sostanza:
- è corrosiva per la pelle
- è irritante per la pelle e gli occhi
- è sensibilizzante per la pelle e l'apparato respiratorio
- è clastogenica
- è mutagenica
- non ha effetti sulla capacità riproduttiva
- non è teratogena
- non è neurotossica
Effetti sull'uomo
modificaStudi sulla salute dei lavoratori dimostrano che il 9% di coloro che la producono/utilizzano sviluppano l'asma. Vi sono inoltre stati casi di neoplasie maligne allo stomaco, ai polmoni e al cervello.[5]
Si raccomanda pertanto l'utilizzo di dispositivi di protezione individuale inclusi[4]:
- visiere e occhiali con protezioni laterali
- guanti in gomma butilica e nitrile (si sconsiglia l'uso di quelli in lattice)
- mascherine FFP1 con carbone attivo
- camice monouso in TNT
Le misure di primo soccorso includono:
- togliere immediatamente gli indumenti contaminati
- in caso di inalazione chiamare subito il medico e trasferire il paziente in luogo areato
- in caso di contatto con la pelle lavare con abbondante acqua senza strofinare
- in caso di contatto con gli occhi lavare con acqua per almeno 15 minuti e contattare immediatamente il medico
- in caso di ingestione non indurre il vomito, non somministrare bevande e andare immediatamente al pronto soccorso
I sintomi principali da esposizione alla sostanza includono[5]:
- irritazione/ustione della pelle, degli occhi e del tratto gastrointestinale
- aumento della lacrimazione
- sensibilizzazione della pelle
- dermatite allergica
- nausea
- vomito
- ulcerazione dell'esofago
- mancanza di respiro
- ulcera gastrica
- emorragia interna
- tosse
- rinite
- edema polmonare
- broncospasmo
- asma
- mal di testa
- tachicardia
- palpitazioni
- ipotensione
- depressione del sistema nervoso centrale
Applicazioni
modificaLa glutaraldeide è utilizzata in ambito industriale (industria conciaria e cosmetica), medico e commerciale come disinfettante, farmaco, intermedio di reazione, fissativo, e conservante.[5]
Note
modifica- ^ (EN) Anne Booth, Sterilization of Medical Devices, CRC Press, 1998, p. 8, ISBN 9781574910872 (archiviato dall'url originale il 23 settembre 2017).
- ^ Organizzazione mondiale della sanità, World Health Organization model list of essential medicines: 21st list 2019, Geneva, 2019, WHO/MVP/EMP/IAU/2019.06. License: CC BY-NC-SA 3.0 IGO.
- ^ Scheda dati di sicurezza, Carl Roth GmbH. URL consultato il 18 novembre 2023.
- ^ a b c Luciano Villa, Antonio Colombi e Giacomo Osti, Rischi e prevenzione nella manipolazione di glutaraldeide in ambiti sanitari (PDF). URL consultato il 18 novembre 2023.
- ^ a b c d e Registration Dossier - ECHA, su echa.europa.eu. URL consultato il 18 novembre 2023.
- ^ Aldeide glutarica soluzione 25% - Scheda di sicurezza, Merck.
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