Goralenvolk
Goralenvolk fu un termine geopolitico inventato dai nazisti durante la seconda guerra mondiale in riferimento alla popolazione Górale degli altipiani della regione di Podhale, nel sud della Polonia, vicino al confine slovacco: i tedeschi postularono una nazionalità separata per la popolazione di quella regione nel tentativo di separarla dalla cittadinanza polacca durante il periodo dell'occupazione.
Il termine Goralenvolk fu un neologismo derivato dalla parola polacca Górale comunemente riferita al gruppo etnico che viveva nei monti Beskid e Tatra. Nel tentativo di far collaborare i Górale con le SS, i nazisti li proclamarono di discendenza germanica, e quindi meritevoli del programma di germanizzazione e del trattamento separato dagli altri polacchi.[1][2]
Origine del termine
modificaL'ideologia nazista sosteneva che i Górale discendessero dai tedeschi etnici stabilitisi in quella regione durante il medioevo e per questo considerabili di origine germanica; questo concetto non ebbe origine durante il nazismo: ad esempio, la voce "Goralen" del Meyers Konversationslexikon del 1885 affermava che (anche) i tedeschi vivevano in quella zona nell'XI secolo ma furono slavizzati.[3]
Occupazione tedesca
modificaLa regione abitata dai Górale (cioè la contea polacca prebellica di Nowy Targ a Podhale) fu annessa alla Germania subito dopo l'invasione della Polonia nel 1939. Successivamente, le autorità tedesche tentarono di assimilare la popolazione nel gruppo del Volksdeutsche e di incoraggiare la loro collaborazione con le forze di occupazione. Ben presto, un piccolo gruppo di collaboratori locali si riunì sotto la guida del Reichsdeutsche Witalis Wieder, con Wacław Krzeptowski (un autoproclamato Goralenführer) e i suoi cugini Stefan e Andrzej Krzeptowski, così come la sospetta spia tedesca Henryk Szatkowski e Józef Cukier di Zakopane. Durante la visita del governatore generale nazista Hans Frank a Podhale, il 7 novembre 1939, fu proposto di stabilire uno stato separato per il Goralenvolk. La maggior parte dei collaboratori fuggì in Germania alla fine della guerra, tranne lo stesso Krzeptowski, che decise di nascondersi tra le montagne (a na Stołach) in una baracca isolata. Fu arrestato dall'unità polacca Armia Krajowa al comando del tenente Tadeusz Studziński, accusato di alto tradimento e impiccato il 20 gennaio 1945.[4]
L'attuazione del piano Goralenvolk, finalizzato alla germanizzazione degli altipiani polacchi, fu attivamente contrastato dalla Confederazione Tatra, un'organizzazione clandestina di resistenza polacca fondata nel maggio 1941 a Nowy Targ (capitale storica di Podhale), dal poeta e partigiano Augustyn Suski (alias Stefan Borusa durante la guerra) con Tadeusz Popek (alias Wacław Tatar) come suo vice e Jadwiga Apostoł (alias Barbara Spytkowska) come segretaria amministrativa.
Suski fu assassinato nel campo di concentramento di Auschwitz, Popek fu torturato e giustiziato a Zakopane.[2][5][6] Il censimento tedesco condotto nel 1940 dimostrò che il 72% della popolazione locale si identificò come etnicamente polacca piuttosto che tedesca, deludendo le aspettative dell'amministrazione nazista.
Tentativo di reclutamento
modificaNel gennaio 1943 le SS della Germanische Leitstelle intrapresero una campagna di reclutamento nella Zakopane occupata con l'obiettivo di creare una nuovissima divisione Waffen-SS. Si presentarono circa 200 giovani, dopo aver ricevuto scorte illimitate di bevande alcoliche salirono su un treno diretto a Trawniki ma, quando passò l'ebbrezza, scesero dal treno nella vicina Maków Podhalański: solo dodici uomini arrivarono per l'addestramento SS a Trawniki, furono protagonisti di una grande scazzottata con gli ucraini, provocando il caos, furono arrestati e mandati via.
L'intera idea fu abbandonata dall'SS-Obergruppenführer Krüger con una lettera ufficiale del 5 aprile 1943.[7] Il fallimento contribuì inevitabilmente al suo licenziamento il 9 novembre 1943 da parte di Hans Frank.[8] Krüger si suicidò nell'Alta Austria due anni dopo.[9]
Note
modifica- ^ Pod Giewontem. Losy mieszkancow Podhala 1939-1956, su podhale24.pl, Podhalański Portal Informacyjny Podhale24.pl, 12 settembre 2011. URL consultato il 21 aprile 2012.
- ^ Salta a: a b (PL) Historia rodziny Apostołów, su podgiewontem.auschwitzmemento.pl, Stowarzyszenie Auschwitz Memento. URL consultato il 21 aprile 2012 (archiviato dall'url originale il 23 gennaio 2015).
- ^ Meyers Konversationslexikon: Band 7, Seite 518: von Göppingen bis Gordianus., su susi.e-technik.uni-ulm.de:8080, 14 giugno 2007 (archiviato dall'url originale il 14 giugno 2007).
- ^ Góralski Legion Waffen SS, su ioh.pl, Wiedza i Zycie, Inne Oblicza Histori. No. 07 - 02/2005, 13 dicembre 2005. URL consultato il 20 maggio 2012 (archiviato dall'url originale il 13 novembre 2009).
- ^ Góralska Dywizja Waffen-SS, su dws.org.pl, Forum Druga Wojna Światowa dws.org.pl. URL consultato il 24 aprile 2012.
- ^ Konfederacja Tatrzańska (with biographies and photographs), su tadeuszpopekkonfederata.blogspot.ca. URL consultato il 24 aprile 2012.
- ^ Rafał Kuzak, Jak zrobić z górali esesmanów? Legion Góralski Waffen SS, su ciekawostkihistoryczne.pl, Społeczny Instytut Wydawniczy Znak sp. z o.o., 12 settembre 2012, p. 2.
- ^ Larry V. Thompson, Nazi Administrative Conflict. The Struggle for Executive Power in the General Government of Poland 1939–1943, in Dissertation, University of Wisconsin, 1967, p. 260, OCLC 3417584.
- ^ David Lester, Who Committed Suicide?, in Suicide and the Holocaust, Nova Publishers, 2005, pp. 11–12, ISBN 978-1-59454-427-9.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Goralenvolk
Collegamenti esterni
modifica- 1939 proposal for a Goralenfolk flag (it was never officially accepted), su crwflags.com.
- Goralenvolk, su audiovis.nac.gov.pl, National Digital Archive, Poland.