Grand Pilier d'Angle
Il Grand Pilier d'Angle (4.234 m s.l.m. - che in francese significa Grande pilastro d'angolo) è una vetta[1] del Massiccio del Monte Bianco.
Grand Pilier d'Angle | |
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Parete nord del Grand Pilier d'Angle | |
Stato | Italia |
Regione | Valle d'Aosta |
Altezza | 4 234 m s.l.m. |
Prominenza | 35 m |
Isolamento | 0,7 km |
Catena | Alpi |
Coordinate | 45°49′26.98″N 6°52′58.87″E |
Data prima ascensione | 3 agosto 1957 |
Autore/i prima ascensione | Walter Bonatti |
Mappa di localizzazione | |
Dati SOIUSA | |
Grande Parte | Alpi occidentali |
Grande Settore | Alpi Nord-occidentali |
Sezione | Alpi Graie |
Sottosezione | Alpi del Monte Bianco |
Supergruppo | Massiccio del Monte Bianco |
Gruppo | Gruppo del Monte Bianco |
Sottogruppo | Monte Bianco |
Codice | I/B-7.V-B.2.b |
«È senza dubbio la parete mista, roccia e ghiaccio, più selvaggia e più pericolosa che io abbia mai osservato nelle Alpi»
Caratteristiche
modificaSi trova sotto il Monte Bianco di Courmayeur e sopra il Col de Peuterey (3.934 m).
Ascensioni
modificaPrima ascensione
modificaLa prima ascensione alla vetta può essere stata di James Eccles con le guide Michel Payot e Alphonse Payot quando salirono la Cresta del Peuterey il 30 e 31 luglio 1877 (essi sono per lo meno passati in prossimità della vetta salendo il couloir Eccles).
La prima ascesa del Pilier propriamente detto fu compiuta dal primo al 3 agosto 1957 da Walter Bonatti e Toni Gobbi per la parete nord-est.[2]
Concatenamenti
modifica- Grand Pilier d'Angle e Pilone Centrale del Frêney - 13 marzo 1983 - Concatenamento di Eric Escoffier della Via Boivin-Vallençant sul Grand Pilier d'Angle in tre ore e della via classica sul Pilone Centrale in dieci ore.[3]
- Grand Pilier d'Angle, Pilone Centrale del Freney, Cresta dell'Innominata - 22 luglio 1984 - Concatenamento in giornata di Christophe Profit e Thierry Renault della parete nord del Grand Pilier d'Angle, delle vie Jöri Bardill e classica sul Pilone Centrale e della cresta dell'Innominata.[4]
Vie alpinistiche
modificaParete nord
modifica- Via Bonatti-Zappelli - 22-23 giugno 1962 - Prima salita di Walter Bonatti e Cosimo Zappelli.[5][6]
- Via Cecchinel-Nominé - 16-17 settembre 1971 - Prima salita di Walter Cecchinel e Georges Nominé.[7]
- Via Dufour-Fréhel - 11 agosto 1973 - Prima salita di Guy Dufour e Jean Fréhel.[8]
- Variante Boivin-Vallençant - 23 luglio 1975 - Prima salita di Jean-Marc Boivin e Patrick Vallençant (variante alla Cecchinel-Nominé, con uscita sulla Dufour-Fréhel)[9]
Parete est
modifica- Via Bonatti-Gobbi - 1-3 agosto 1957 - Prima salita di Walter Bonatti e Toni Gobbi.[10][11]
- Via Polacca - 15-20 luglio 1969 - Prima salita di Eugeniusz Chroback, Tadeusz Laukajtys e Andrey Mroz.[12]
- Divine Providence - 5-8 luglio 1984 - Prima salita (non in libera) di Patrick Gabarrou e François Marsigny.[13]
- 13-14 luglio 1990 - Terza salita e in libera quasi integrale di Alain Ghersen e Thierry Renault (rimangono 3 punti di arrampicata artificiale sul tetto finale).[13]
- 4-5 agosto 1990 - Prima solitaria di Jean-Christophe Lafaille.[14]
- 10-14 febbraio 1993 - Prima solitaria invernale di Alain Ghersen[13]
- 27 e 28 luglio 2002 - Prima salita in libera integrale e a-vista di Denis Burdet e Nicolas Zambetti[13]
- Via diretta Cecoslovacca - 19-22 luglio 1984 - Prima salita di Rudolf Haiducik, Jaroslav Jasko e Ondrej Pochyly.[12]
Parete est-sud-est
modifica- Via Bonatti-Zappelli - 11-12 ottobre 1963 - Prima salita di Walter Bonatti e Cosimo Zappelli.[12]
Base jumping
modificaIl 6 luglio 2011 l'alpinista e Base jumper russo Valery Rozov ha effettuato per la prima volta il salto dalla parete est del Grand Pilier d'Angle, indossando una tuta alare.[15]
Galleria d'immagini
modifica-
La posizione del Grand Pilier d'Angle lungo la cresta di Peuterey.
-
Il versante sud-est del Grand Pilier d'Angle che si affaccia sul bacino superiore del ghiacciaio del Freney.
Note
modifica- ^ Questa elevazione è stata inserita nella lista delle 82 Vette alpine superiori a 4000 metri anche se con prominenza topografica modesta per la sua importanza morfologica ed alpinistica.
- ^ Labande, p. 56.
- ^ Roberto Mantovani, Informazioni alpinistiche, in Rivista della Montagna, n. 58, settembre 1983, p. 343.
- ^ Roberto Mantovani, Informazioni alpinistiche, in Rivista della Montagna, n. 65, novembre 1984, p. 435.
- ^ Chabod, Grivel e Saglio, pp. 226-227.
- ^ Damilano, p. 206.
- ^ Damilano, p. 208.
- ^ Damilano, p. 207.
- ^ Labande, p. 54.
- ^ Chabod, Grivel e Saglio, pp. 224-226.
- ^ Bonatti, pp. 159-163.
- ^ a b c (EN) North east side of Grand Pilier d'Angle, su summitpost.org. URL consultato il 24 maggio 2012.
- ^ a b c d Divine Providence, su up-climbing.com, 28 ottobre 2008. URL consultato il 28 dicembre 2011 (archiviato dall'url originale l'8 agosto 2013).
- ^ Jean-Christophe Lafaille [collegamento interrotto], su planetmountain.com. URL consultato il 24 maggio 2012.
- ^ Valery Rozov, BASE jump dal Grand Pilier d‘Angle, Monte Bianco, su planetmountain.com, 6 luglio 2011. URL consultato il 9 giugno 2012.
Bibliografia
modifica- Renato Chabod, Lorenzo Grivel, Silvio Saglio, Monte Bianco, vol. I, Guida dei Monti d'Italia, Milano, Club Alpino Italiano e Touring Club Italiano, 1963, ISBN 88-365-0063-3.
- Walter Bonatti, Le mie montagne, Bologna, Zanichelli, 1965.
- François Labande, Monte Bianco Vol. 1 Guida Vallot, Edizioni Mediterranee, 1988, ISBN 88-272-0239-0.
- (FR) François Damilano, Neige, glace et mixte - Tome 2, JMEditions, 2006, ISBN 978-2-9521881-3-5.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Grand Pilier d'Angle
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Grand Pilier d'Angle, su Peakbagger.com.
- (FR) Scheda su camptocamp.org, su camptocamp.org.