Gryllomorpha dalmatina
Il grillo delle cantine (Gryllomorpha dalmatina (Ocskay, 1832)) è un insetto dell'ordine degli ortotteri e della famiglia dei grillidi[2][3][4][5].
Grillo delle cantine | |
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Esemplare maschio fotografato a Piazzo (Trentino, Italia) | |
Stato di conservazione | |
Rischio minimo[1] | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Animalia |
Sottoregno | Eumetazoa |
Ramo | Bilateria |
Phylum | Arthropoda |
Subphylum | Tracheata |
Superclasse | Hexapoda |
Classe | Insecta |
Sottoclasse | Pterygota |
Coorte | Exopterygota |
Subcoorte | Neoptera |
Superordine | Polyneoptera |
Sezione | Orthopteroidea |
Ordine | Orthoptera |
Sottordine | Ensifera |
Superfamiglia | Grylloidea |
Famiglia | Gryllidae |
Tribù | Gryllomorphini |
Genere | Gryllomorpha |
Sottogenere | (Gryllomorpha) |
Specie | G. dalmatina |
Nomenclatura binomiale | |
Gryllomorpha dalmatina (Ocksay, 1832) | |
Sinonimi | |
Descrizione
modificaSi tratta di una specie dal colore grigio-beige, giallo o marrone, punteggiato di macchie più scure sul corpo e sulle zampe. L'adulto raggiunge i 15-20 millimetri di lunghezza, a cui vanno aggiunti altri 12-17 millimetri di ovopositore nelle femmine[5][6][7]. Il capo presenta due occhi compositi neri, ben evidenti, e antenne lunghe e filiformi; sono presenti lunghi cerci all'estremità dell'addome, dritti nel maschio, e ricurvi nel terzo distale nella femmina; come per gli altri grilli, anche questa specie possiede zampe posteriori sviluppate, che le permettono brevi salti[7]. Il grillo delle cantine è attero, e quindi non è in grado di "cantare"[7].
Le uova sono cilindriche, dalla forma molto allungata, grandi circa 2 millimetri; le neanidi sono quasi identiche all'adulto, ma di dimensioni minore e con apparato riproduttore non sviluppato[7].
Biologia
modificaÈ una specie dall'etologia molto simile a quella di Acheta domesticus[7]. Nel suo ambiente naturale, il grillo delle cantine è osservabile da aprile fino a settembre, mentre in ambiente domestico è attivo tutto l'anno, ma con maggior intensità in autunno, tra settembre e novembre[5][7][8]. La specie non è in alcun modo nociva per l'uomo né per altri animali, e nelle case può eventualmente provocare fastidio solo in casi di eccessiva proliferazione[6]. È una specie lucifuga, attiva quindi di notte, e onnivora[7].
Distribuzione e habitat
modificaLa specie è documentata in gran parte dell'Europa mediterranea, spingendosi a nord fino alle Alpi, nel Ticino e nell'Alto Adige; è documentata anche in Ucraina[3][8] e in Nord Africa[6].
L'habitat naturale di questo ortottero sono le cavità naturali e gli ambienti boschivi ricchi di anfratti e umidità, sotto alle pietre e al legno morto; è però una specie antropofila, ben adattata alle case umane, specie se vecchie o situate in contesti rurali, e predilige ambienti umidi e bui come le cantine[5][6][8][7].
Tassonomia
modificaLa specie include cinque sottospecie[2]:
- Gryllomorpha dalmatina cretensis Ramme, 1927
- Gryllomorpha dalmatina dalmatina (Ocskay, 1832)
- Gryllomorpha dalmatina minutissima Gorochov & Ünal, 2012
- Gryllomorpha dalmatina pieperi Harz, 1979
- Gryllomorpha dalmatina schmidti Gorochov, 1996
Note
modifica- ^ (EN) Hochkirch, A., Willemse, L.P.M., Rutschmann, F., Chobanov, D.P., Kleukers, R., Kristin, A., Presa, J.J. & Szovenyi, G., Gryllomorpha dalmatina, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
- ^ a b c (EN) Gryllomorpha (Gryllomorpha) dalmatina (Ocskay, 1832), su Catalogue of Life. URL consultato il 22 maggio 2021.
- ^ a b c (EN) Gryllomorpha (Gryllomorpha) dalmatina (Ocskay, 1832), su Fauna Europaea. URL consultato il 22 maggio 2021.
- ^ (EN) species Gryllomorpha (Gryllomorpha) dalmatina (Ocskay, 1832), su Orthoptera Species File Online. URL consultato il 22 maggio 2021.
- ^ a b c d Gryllomorpha dalmatina, su Linnea.it. URL consultato il 22 maggio 2021.
- ^ a b c d Gryllomorpha dalmatina, su Disinfesta. URL consultato il 22 maggio 2021.
- ^ a b c d e f g h Gryllomorpha dalmatina (Ocskay), su Copyr. URL consultato il 22 maggio 2021.
- ^ a b c (EN) Gryllomorpha dalmatina (Ocskay, 1832), su Orthoptera and their ecology. URL consultato il 22 maggio 2021.
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