Guardia presidenziale palestinese
La Guardia presidenziale palestinese (in arabo: الحرس الرئاسي الفلسطيني) è un ramo dei Servizi di sicurezza palestinesi sotto il controllo diretto del Presidente dello Stato di Palestina. Il suo ruolo principale è la protezione del Presidente e di altri funzionari, oltre a svolgere funzioni cerimoniali. La forza può anche svolgere speciali funzioni di combattimento.
Guardia presidenziale palestinese | |
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(AR) الحرس الرئاسي الفلسطيني | |
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Descrizione generale | |
Attiva | 1994- |
Nazione | ![]() |
Servizio | Servizi di sicurezza palestinesi |
Tipo | Corpo di sicurezza |
Ruolo | Sicurezza del Presidente dello Stato di Palestina |
Dimensione | 3.000 |
Guarnigione/QG | Ramallah |
Comandanti | |
Maggiore Generale | Mohammad Daajna |
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Fondazione
modificaIl predecessore della Guardia presidenziale è stata la Sicurezza presidenziale, istituita nel 1994 dall'allora Presidente dell'Autorità Nazionale Palestinese Yasser Arafat e composta in gran parte da membri della Forza 17[1]
Nel 2006, la Sicurezza presidenziale è stata ribattezzata con l'odierna denominazione[2], composta interamente da militanti di Fatah fedeli al Presidente Mahmud Abbas[3]. Gli Stati Uniti sono stati coinvolti nell'addestramento degli ufficiali, coordinati dal Tenente generale Keith Dayton, la formazione faceva parte di uno sforzo sistematico volto a sostenere Abbas e i suoi lealisti di Fatah per contrastare il successo politico di Hamas, che aveva vinto le elezioni legislative del 2006 e aveva formato il nuovo governo dell’Autorità Nazionale Palestinese, Hamas aveva formato un proprio servizio di sicurezza all'interno dell'ANP, la Forza Esecutiva[3][4].
Dopo la cacciata di Hamas dalla Cisgiordania nel 2007, il corpo ha continuato a svolgere regolarmente i suoi compiti, nonostante i vari scontri armati tra le Forze di difesa israeliane e militanti palestinesi.
Ruolo e compiti
modificaIl compito principale è garantire la sicurezza del Presidente dello Stato, ma anche di alti funzionari palestinesi e capi di Stato di altri paesi durante le visite ufficiali; spesso svolge anche funzioni cerimoniali.
Al 2018 il corpo conta circa 3.000 soldati attivi.