Guglielmo I de Cardona
Guglielmo di Cardona conosciuto anche come Guglielmo il Ricco[1] (1156 circa – 12 o 13 luglio 1225) fu visconte di Cardona dal 1176 al 1225.
Guglielmo I | |
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Visconte di Cardona | |
In carica | 1176 – 1225 |
Predecessore | Raimondo Folco III |
Successore | Raimondo Folco IV |
Nome completo | Guglielmo di Cardona |
Nascita | 1156 circa |
Morte | 12 o 13 luglio 1225 |
Dinastia | Folch de Cardona |
Padre | Raimondo Folco III |
Madre | Isabella Sibilla di Urgell |
Consorte | Geralda |
Figli | Raimondo Folco Elisenda |
Origine
modificaSecondo il documento n° 225 del Diplomatari de la vila de Cardona, anys 966-1276 (non consultato) era il figlio primogenito del conte di Visconte di Cardona, Raimondo Folco III e di sua moglie[2], Isabella Sibilla di Urgell[3] ( † prima del 1177), che secondo la Historia de los condes de Urgel, Tomo I, era figlia del conte di Urgell, Ermengol VI e della sua prima moglie, Arsenda de Cabrera ( † prima del 1135), figlia del signore di Cabrera e visconte di Gerona, Guerau II de Cabrera e della sua prima moglie, Stefania (documento n°XXVIII a pag 151 del Carturario di Roda[4]).
Raimondo Folco III de Cardona, secondo il Diplomatari de la vila de Cardona, anys 966-1276 (non consultato) era il figlio primogenito del Visconte di Cardona, Raimondo Folco II e di sua moglie, Guglielma[5], di cui non si conoscono gli ascendenti.
Biografia
modificaDi suo padre, Raimondo Folco III non si conosce la data esatta della morte; si presume sia morto verso il 1176, in quanto nel documento n° 225 del Diplomatari de la vila de Cardona, anys 966-1276, datato 1176 o 1177 (non consultato), Guglielmo fece atto di devozione alla chiesa di San Vincenzo di Cardona, citando le anime dei suoi genitori[3].
Guglielmo gli succedette come Guglielmo I, Visconte di Cardona[3].
Il 18 giugno 1177, suo zio (fratello di sua madre), il Conte d'Urgell, Ermengol VII, redasse un testamento, controfirmato anche dalla moglie Dolce e dal figlio primogenito, anche lui di nome Ermengol, in cui, tra gli altri, disponeva un lascito anche a Guglielmo (Guillermunmde Cardona nepotem meum)[6].
L'11 marzo 1186, secondo il documento n° 242 del Diplomatari de la vila de Cardona, anys 966-1276 (non consultato), Guglielmo fece una donazione a San Vincenzo di Cardona in suffragio dell'anima di suo padre[3].
Il 25 marzo 1187, secondo il documento n° 1171 del Cartulario de Sant Cugat del Vallés Vol. III, sottoscritto anche dalla moglie, Geralda, Guglielmo fece una donazione al monastero di Sant Cugat[7].
Il 25 maggio 1200, secondo il documento n° 198 del Diplomatari de la vila de Cardona, anys 966-1276 (non consultato), Guglielmo sottoscrisse un documento di donazione a San Vincenzo di Cardona[3].
Il 31 agosto 1205, secondo il documento n° 198 del Diplomatari del monestir de Sant Joan de les Abadesses (995-1273), Guglielmo fece una donazione al monastero di Sant Joan de les Abadesses[8].
Il 16 ottobre 1209, suo cugino, il Conte d'Urgell, Ermengol VII, redasse un testamento, controfirmato oltre che dalla moglie, Elvira Perez, da Guglielmo e da altri nobili, in cui stabilì di lasciare la contea di Urgell alla sua unica figlia, Aurembiaix, e, nel caso che la figlia e le due sorelle di Ermengol VIII, Marchesa e Miraglia, fossero decedute, disponeva che la contea andasse a Guglielmo (Guillermum de Cardona consanguineum meum)[9].
Guglielmo fu col re della Corona d'Aragona, Pietro II di Aragona, detto il Cattolico, alla Battaglia di Muret, nel 1213, contro i crociati di Simone IV di Montfort[1], che continuò a combattere anche dopo la morte di Pietro II al Muret[1].
Fu consigliere reale alla corte del nuovo re della Corona d'Aragona, il minorenne, Giacomo I[1].
Guglielmo intervenne nella lotta per la successione nella Contea d'Urgell feudo di origine della madre Isabel Sibilla[1].
Guglielmo morì ai primi di luglio del 1225, il 12, secondo la Excerpta ex martyrologio Celsonensi, Apendice al Viage Literario a las Iglesias de Espana, Tome VIII[10], il 13, secondo la Excerpta ex martyrologio Celsonensi, Apendice al Viage Literario a las Iglesias de Espana, Tome IX[11].
Gli succedette il figlio, Raimondo Folco.[3]
Matrimonio e discendenza
modificaGuglielmo I aveva sposato, prima del 1186, Geralda, di cui non si conoscono gli ascendenti e da cui ebbe due figli[3]:
- Raimondo Folco († 1241), Visconte di Cardona
- Elisenda de Cardona, che fu la seconda moglie di Arnaldo visconte di Castellbò (secondo le Relations politiques des comtes de Foix avec la Catalogne il fidanzamento fu pattuito nel 1203[12] e secondo il Layettes du Trésor des Chartes V il contratto fu stipulato, nel 1206[3]).
Ascendenza
modificaGenitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
Bernardo Amato, visconte Cardona | Deodato di Claramunt, visconte di Tarragona | ||||||||||||
Ermessenda, viscontessa di Cardona | |||||||||||||
Raimondo Folco II, visconte Cardona | |||||||||||||
Almodis di Barcelona | Raimondo Berengario II, conte di Barcellona | ||||||||||||
Matilde d'Altavilla | |||||||||||||
Raimondo Folco III, visconte di Cardona | |||||||||||||
… | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Guglielma | |||||||||||||
… | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Guglielmo I, visconte di Cardona | |||||||||||||
Ermengol V, conte di Urgell | Ermengol IV, conte di Urgell | ||||||||||||
Lucia | |||||||||||||
Ermengol VI, conte di Urgell | |||||||||||||
Maria Pérez | Pedro Ansúrez, conte di Liébana, Saldaña e Carrión | ||||||||||||
Eylo Alfonso | |||||||||||||
Isabella Sibilla di Urgell | |||||||||||||
Gerardo II de Cabrera, visconte di Girona | Ponce I, signore di Cabrera e Girona | ||||||||||||
Lutgarda de Tost | |||||||||||||
Arsenda de Cabrera | |||||||||||||
Stefania | … | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Note
modifica- ^ a b c d e (EN) #ES Guillem de Cardona
- ^ (ES) #ES Historia de los condes de Urgel, Tomo I, pag. 391
- ^ a b c d e f g h CATALONIA, su fmg.ac. URL consultato il 12 febbraio 2023.
- ^ (EN) #ES Foundation for Medieval Genealogy :nobiltà catalana - GUERAU II de Cabrera
- ^ (EN) Foundation for Medieval Genealogy : Dinastie comitali catalane-RAMON FOLC III de Cardona
- ^ (LA) #ES Historia de los condes de Urgel, Tomo I, pag. 420
- ^ (LA) #ES Cartulario de Sant Cugat del Vallés Vol. III, doc. n° 1171, pag. 311
- ^ (LA) #ES Diplomatari del monestir de Sant Joan de les Abadesses (995-1273), doc. n° 198, pag. 286 e 287 Archiviato il 19 ottobre 2021 in Internet Archive.
- ^ (LA) #ES Historia de los condes de Urgel, Tomo I, pagg. 433 -437
- ^ (LA) Viage Literario a las Iglesias de Espana, Tome VIII, Apéndice, XXV, Necrologio Sanctæ Mariæ Serratexii, p. 267 Archiviato il 19 aprile 2014 in Internet Archive.
- ^ (LA) Viage Literario a las Iglesias de Espana, Tome IX, Apéndice, X, Excerpta ex martyrologio Celsonensi, p. 238 Archiviato il 22 febbraio 2014 in Internet Archive.
- ^ (LA) Relations politiques des comtes de Foix avec la Catalogne jusqu´au commencement du XIV siècle, Tome II, doc. 29 p. 58
Bibliografia
modificaFonti primarie
modifica- (LA) Viage Literario a las Iglesias de Espana, Tome VIII Archiviato il 19 aprile 2014 in Internet Archive..
- (LA) Viage Literario a las Iglesias de Espana, Tome IX.
- (LA) Diplomatari del monestir de Sant Joan de les Abadesses (995-1273) Archiviato il 19 ottobre 2021 in Internet Archive..
- (LA) Cartulario de Sant Cugat del Vallés Vol. III.
Letteratura storiografica
modifica- Rafael Altamira, La Spagna (1031-1248), in "Storia del mondo medievale", vol. V, 1999, pp. 865–896
- (ES) (LA) Historia de los condes de Urgel, Tomo I.
- (FR) Relations politiques des comtes de Foix avec la Catalogne jusqu´au commencement du XIV siècle, Tome II.
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- (EN) Foundation for Medieval Genealogy : Dinastie comitali catalane-GUILLEM, su fmg.ac.
- (EN) Guillem de Cardona, su grec.cat.