Guido Frette
Guido Frette (Viareggio, 1º marzo 1901 – Milano, 24 dicembre 1984) è stato un architetto italiano.
Biografia
modificaSi laureò alla Scuola di Architettura del Regio Istituto Tecnico Superiore (poi Politecnico di Milano)[1]. Fu membro del Gruppo 7 dal 1926, e tra i fondatori del Movimento italiano per l'architettura razionale (MIAR) nel 1931.[2][3] Nel 1928, alla Prima Esposizione Italiana di Architettura Razionale promossa dal MIAR curò il padiglione per esposizioni.[4] Nel 1930 curò insieme a Piero Bottoni l'arredamento degli ambienti della "casa elettrica" alla IV Triennale di Monza.[5] Alla VI Triennale di Milano presentò con Giuseppe Pagano la "Mostra dei sistemi costruttivi dei materiali edilizia".[6] In occasione della IV triennale di Monza viene bandito un concorso al quale Frette partecipa con il progetto di una "Villa sul lago" mai realmente realizzata.[7]
Note
modifica- ^ M. Giulia Marziliano, L'Italia che si rinnova, Maggioli Editore, 2010, p.40.
- ^ Guido Frette su ita.archinform.net
- ^ Corrado Gavinelli, Mirella Loik, Architettura del XX secolo, Editoriale Jaca Book, 1993, p.207. (Google libri)
- ^ Corrado Gavinelli, Mirella Loik, cit., Editoriale Jaca Book, 1993, p.227.
- ^ Vittorio Santoianni, Il Razionalismo nelle colonie italiane 1928-1943. La «nuova architettura» delle Terre d'Oltremare, Dottorato di ricerca in Progettazione Architettonica e Urbana - XX Ciclo, Università di Napoli, p.11.
- ^ Eleonora Trivellin, Storia della tecnica edilizia in Italia: dall'unità ad oggi, Alinea Editrice, 1998, p.127.
- ^ Ercole Ongaro, Il lodigiano nel Novecento. La cultura, FrancoAngeli, 2006, p.231.
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