Guidubaldo Benamati
Guidubaldo Benamati (Gubbio, 1595 – Gubbio, 1653) è stato un poeta e scrittore italiano.
Biografia
modificaCominciò giovanissimo come verseggiatore e commediografo in seno alla corte di Ranuccio I Farnese, manifestando una devozione per il Giambattista Marino ed il suo barocco, ammirazione che però non venne mai ricambiata.
Divenne membro di molte accademie, quella perugina degli insensati, quella veneziana degli incogniti e quella pesarese dei disinvolti, fino a crearne una a Gubbio, chiamata degli addormentati, suo finale ritiro.
La sua produzione poetica comprese drammi dei boschi, come L'Alvida e La pastorella d'Etna rime, idilli e novelle. Curioso il caso dell'opera Il principe nigello che fu messo all'Indice dal tribunale ecclesiastico nel 1640. Scrisse anche un poema eroico, Vittoria navale, sulla battaglia di Lepanto, nel 1646.
Altri progetti
modifica- Wikisource contiene una pagina dedicata a Guidubaldo Benamati
Collegamenti esterni
modifica- Benamati, Guidubaldo, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Nicola De Blasi, BENAMATI, Guidubaldo, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 8, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1966.
- Opere di Guidubaldo Benamati, su MLOL, Horizons Unlimited.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 59432121 · ISNI (EN) 0000 0000 6143 4049 · BAV 495/136431 · CERL cnp02106879 · LCCN (EN) nr00036378 · GND (DE) 1054178836 |
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