HMS Scylla (1891)
L'HMS Scylla fu un incrociatore protetto britannico di classe Apollo utilizzato dalla Royal Navy dal 1893 al 1914.
HMS Scylla | |
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Un incrociatore classe Apollo | |
Descrizione generale | |
Tipo | Incrociatore protetto |
Classe | Apollo |
Proprietà | Royal Navy |
Ordine | 29 ottobre 1889 |
Cantiere | Samuda Brothers, Cubitt Town, Londra |
Impostazione | 1890 |
Varo | 17 ottobre 1891 |
Completamento | 1892 |
Entrata in servizio | aprile 1893 |
Destino finale | demolito nel 1914 |
Caratteristiche generali | |
Dislocamento | 3.600 |
Lunghezza | 95,7 m |
Larghezza | 13,31 m |
Pescaggio | 5,33 m |
Propulsione | 2 macchine a vapore a triplice espansione 5 caldaie 2 eliche 7.000 ihp (5.200 kW) |
Velocità | 19,75 (a tiraggio forzato) nodi |
Autonomia | 8.000 miglia nautiche a 10 nodi |
Equipaggio | 273 (300 in tempo di guerra) |
Armamento | |
Armamento | alla costruzione:
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Corazzatura |
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Note | |
dati tratti da Conway's All The World's Fighting Ships 1860–1905[1] | |
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Storia
modificaIl Naval Defence Act 1889 portò la Royal Navy ad emettere ordini per la costruzione di ordini per 21 incrociatori protetti di seconda classe costituenti la classe Apollo.[1]
Lo Scylla aveva una Lunghezza fuori tutto di 95,7 m, una larghezza di 13,31 m e un pescaggio di 5,64 m.[1] Il dislocamento della nave era di 3600 tonnellate lunghe (3700 t).[1] Un ponte corazzato compreso tra 32 e 51 mm proteggevano i caricatori e l'apparato motore della nave, mentre la torre di comando aveva 76 mm di protezione, mentre gli scudi dei cannoni da 152 mm avevano 110 mm di protezione.[1] L'armamento era composto da 2 cannoni QF 6 in/40 da 152 mm in installazioni singole erano montati a prua e a poppa sulla linea centrale della nave, 6 cannoni QF 4.7 in Mk. I-IV da 120 mm in installazioni singole, tre per ciascuna fiancata.[1] Per la protezione contro gli attacchi delle torpediniere vi erano 8 cannoni QF 6-pounder Hotchkiss da 57 mm in installazioni singole, e un cannone QF 3-pounder Hotchkiss da 47 mm in installazioni singole.[1] L'armamento silurante era composto da 4 tubi lanciasiluri da 356 mm.[1] La potenza motrice era pari a 7 000 ihp (5 200 kW), per una velocità di 18,5 nodi, anche se a tiraggio forzato furono raggiunti i 9 000 CV (6 600 kW) e i 19,75 nodi.[1] La capacità di carbone era di 535 tonnellate.[1] L'autonomia massima era pari a 8 000 miglia nautiche a 10 nodi.[1]
Impostato presso il cantiere navale Samuda Brothers di Poplar nel 1890, fu varato il 17 ottobre 1891 avendo come madrina la moglie del direttore delle costruzioni navali Sir William White.[2] All'inizio del 1894 fu uno dei tre incrociatori i cui vecchi cannoni da 6 pollici vennero sostituiti da nuovi modelli a tiro rapido. Questa modifica verrà poi estesa, gradualmente, ad altri incrociatori contemporanei.[3]
Nel gennaio 1905 era in servizio presso il Newfoundland Fishery Squadron, e poi fu assegnato al 4th Cruiser Squadron della North American and West Indies Station nel settembre 1906.[4] Ultimo comandante fu il capitano Bertram S. Thesiger (13 gennaio 1909 - 24 maggio 1911). Ritornò in Gran Bretagna nel 1913. Fu venduto per demolizione l'anno successivo.[4]
Note
modifica- ^ a b c d e f g h i j k Chesneau, Kolesnik 1979, p. 76.
- ^ Naval & Military Intelligence (Official Appointments and Notices), in The Times', Monday, October 19, 1891, Issue33459, col E, p. 10.
- ^ Naval & Military Intelligence, in The Times (London, England), Monday, January 15, 1894, Issue 34161, p.1.
- ^ a b Gardiner, Gray 1985, p. 15.
Bibliografia
modifica- (EN) Roger Chesneau e Eugene M. Kolesnik, Conway's All The World's Fighting Ships 1860–1905, London, Conway Maritime Press, 1979, ISBN 0-85177-133-5.
- (EN) J.J. Colledge e Ben Warlow, Ships of the Royal Navy: The Complete Record of all Fighting Ships of the Royal Navy, London, Chatham Publishing, 2006, ISBN 978-1-86176-281-8.
- (EN) Robert Gardiner e Randal Gray, Conway's All The World's Fighting Ships 1906–1921, London, Conway Maritime Press, 1985, ISBN 0-85177-245-5.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su HMS Scylla (1891)
Collegamenti esterni
modifica- H.M.S. Scylla (1891), su Dreadnought Project. URL consultato il 13 novembre 2023.
- HMS Scylla, su Battleships Cruisers. URL consultato il 13 gennaio 2013.