Halina Zalewska
Halina Zalewska (Polonia, 20 ottobre 1940 – Roma, 19 agosto 1976) è stata un'attrice polacca naturalizzata svizzera, a volte accreditata come Alina Zalewska e Ella Karin.
Biografia
modificaNata in Polonia, era figlia di una nobildonna polacca e del Principe Reggente di Varsavia Igor Zalewsky XXXVII.[1] Sorellastra dell'attrice Ely Galleani[2] e madre del faccendiere Igor Marini,[3] trascorse l'infanzia e l'adolescenza ad Alassio, città natale del padre adottivo.[1]
La sua carriera fu lanciata dalla vittoria del concorso di bellezza Miss Muretto nel 1958.[1] Lo stesso anno fu espulsa da Miss Italia per avere falsificato la sua età alzandola di 18 giorni, in modo da risultare maggiorenne.[4][5] Fu molto attiva nei film di genere, ma la sua carriera comprende anche alcuni film d'autore, tra cui un ruolo secondario nel Gattopardo di Luchino Visconti.[1]
Morì accidentalmente in un incendio nel 1976, all'età di 36 anni.[1][2]
Filmografia parziale
modifica- Leoni al sole, regia di Vittorio Caprioli (1961)
- La calda vita, regia di Florestano Vancini (1963)
- Ercole sfida Sansone, regia di Florestano Vancini (1963)
- Il trionfo dei dieci gladiatori, regia di Antonio Margheriti (1964)
- I lunghi capelli della morte, regia di Antonio Margheriti (1964)
- La congiuntura, regia di Ettore Scola (1965)
- Il mistero dell'isola maledetta, regia di Piero Pierotti (1965)
- Questo pazzo, pazzo mondo della canzone, regia di Bruno Corbucci e Giovanni Grimaldi (1965)
- Un angelo per Satana, regia di Camillo Mastrocinque (1966)
- Il pianeta errante, regia di Antonio Margheriti (1966)
- Agente segreto 777 - Invito ad uccidere, regia di Enrico Bomba (1966)
- The Bounty Killer, regia di Eugenio Martín (1966)
- La morte viene dal pianeta Aytin, regia di Antonio Margheriti (1967)
- Joe l'implacabile, regia di Antonio Margheriti (1967)
- Gente d'onore, regia di Folco Lulli (1967)
- Omicidio per appuntamento, regia di Mino Guerrini (1967)
- L'odio è il mio Dio, regia di Claudio Gora (1969)
- La polizia brancola nel buio, regia di Helia Colombo (1975)
Note
modifica- ^ a b c d e Alassio ricorda una bella ragazza che aveva voglia di fare l'attrice, in La Stampa, 21 agosto 1976.
- ^ a b Enrico Lancia e Roberto Poppi, Dizionario del cinema italiano - Le attrici: dal 1930 ai giorni nostri, Gremese Editore, 2003, p. 149, ISBN 978-88-8440-214-1.
- ^ Telekom Serbia: Igor Marini, a Parma la mia casa-prigione (6), in Adnkronos. URL consultato il 26 gennaio 2023.
- ^ Paolo Jovane, Bella espulsa per un "falso", Corriere dell'Informazione, 4 ottobre 1958, p. 1.
- ^ Alberto Macchiavello, Alcuni giudici non vorrebbero assegnare il titolo «Miss Italia», Corriere della Sera, 5 ottobre 1958, p. 11.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Halina Zalewska
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Halina Zalewska, su IMDb, IMDb.com.
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