Happy Mondays
Gli Happy Mondays sono un gruppo musicale britannico, formato a Manchester nel 1980, il maggiore esponente della scena alternative dance e uno dei primi gruppi che fusero la musica dance con il rock, nonché portavoce della corrente Madchester insieme agli Stone Roses.
Happy Mondays | |
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La band in concerto nel 2006 | |
Paese d'origine | Regno Unito |
Genere | Madchester[1][2][3][4] Dance rock[1][5][6] |
Periodo di attività musicale | 1980 – 1993 1999 – 2000 2004 – 2010 2012 – in attività |
Album pubblicati | 13 |
Studio | 5 |
Live | 3 |
Raccolte | 5 |
Sito ufficiale | |
La formazione originale è costituita dai fratelli Shaun (voce) e Phil Ryder (basso), Mark Day (chitarra), Paul Davis (tastiera) e Gary Whelan (batteria). Al quintetto si aggiunse poi Mark "Bez" Berry come percussionista durante i concerti. Nel 1990 entrò nella band Rowetta nelle vesti di cantante.
Emerso dalla scena rave mancuniana, il complesso mescolò house e rock psichedelico, forgiando il suono poi definito Madchester.
Storia
modificaSono stati scoperti e lanciati da Tony Wilson e dalla sua Factory Records. Wilson li notò nel 1985 in un concorso per band organizzato nel suo locale la Haçienda, e nonostante il gruppo si fosse classificato ultimo decise di produrre il loro primo EP.
La formazione originale della band era composta da Shaun Ryder (cantante), suo fratello Paul Ryder (bassista), Mark Day (chitarrista), Paul Davis (tastierista), Gary Wherlan (batterista) e Mark "Bez" Berry. La band ha rivisto quattro reincarnazioni, tutte con Shaun Ryder, Wherlan e Bez, accompagnati di volta in volta da nuovi musicisti. Nel 2012 gli Happy Mondays sono ritornati alla loro prima formazione, con l'aggiunta della corista Rowetta Satchell, già nella band tra il 1999 e il 2001[7].
Nel film del 2002 24 Hour Party People, dedicato alla figura di Tony Wilson ed alla scena musicale di Manchester, il regista Michael Winterbottom dedica ampio spazio alle loro vicende musicali e alle leggende legate alla storia della band.
Stile musicale
modificaUnici veri esponenti della scena detta Madchester insieme agli Stone Roses,[3] gli Happy Mondays hanno proposto un dance rock[1][2][5][6] che fonde musica indipendente a ritmi ballabili e a sincopi dell'hip-hop,[4] questo facendo leva sul cantato rude di Shaun[2][3] e sulla chitarra wah-wah del chitarrista Mark Day.[8] Si ispirano anche a vari stili di musica degli anni sessanta quali la psichedelia[8] e il guitar pop[3], il funk degli anni settanta[8], la musica house[2], nonché ad artisti quali i Joy Division.[2][4] A partire da Bummed (1988) e soprattutto Pills 'n' Thrills and Bellayaches (1990), definirono la loro componente Madchester[3][4] citando anche la musica africana e quella di Donovan.[8][9] Sono inoltre citati fra gli esponenti della dance e del rock alternativi.[1][10]
Formazione
modificaFormazione attuale
modifica- Shaun Ryder - voce (1980-1993, 1999-2001, 2004-2010, 2012-presente)
- Gary Whelan - batteria (1980-1993, 1999-2001, 2004-2010, 2012-presente)
- Mark "Bez" Berry - maracas (1980-1993, 1999-2001, 2004-2010, 2012-presente)
- Paul Ryder - basso (1980-1993, 1999-2001, 2012-2022)
- Mark Day - chitarra (1980-1993, 2012-presente)
- Paul Davis - tastiera (1980-1993, 2012-presente)
- Rowetta Satchell - cori (1999-2001, 2012-presente)
Ex componenti
modifica- Paul "Wags" Wagstaff - chitarra (1999-2001)
- Kavin Sandhu - chitarra (2004-2010)
- Mikey Shine - basso (2004-2010)
- Julie Gordon - cori (2004-2010)
- Dave Parkinson - tastiera (2004-2005)
- Jonn Dunn - chitarra (2004-2010)
- Dan Broad - tastiera (2006-2010)
Discografia
modificaAlbum in studio
modifica- 1987 - Squirrel and G-Man Twenty Four Hour Party People Plastic Face Carnt Smile (White Out)
- 1988 - Bummed
- 1990 - Pills 'n' Thrills and Bellyaches
- 1992 - Yes Please!
- 2007 - Uncle Dysfunktional
Album dal vivo
modifica- 1991 - Live
- 2005 - Step On - Live in Barcelona
- 2012 - Hallelujah It's The Happy Mondays
Raccolte
modifica- 1993 - Double Easy - The US Singles
- 1995 - Loads
- 1999 - Greatest Hits
- 2005 - The Platinum Collection
- 2012 - Double Double Good: The Best of Happy Mondays
EP
modifica- 1985 - Forty Five
- 1989 - Madchester Rave On
- 1989 - Hallelujah
- 1990 - The Peel Sessions 1989
- 1991 - The Peel Sessions 1991
Note
modifica- ^ a b c d (EN) Happy Mondays, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 14 dicembre 2013.
- ^ a b c d e Happy Mondays - Pills 'N' Thrills And Bellyaches :: Le Pietre Miliari di OndaRock, su ondarock.it. URL consultato il 29 dicembre 2016.
- ^ a b c d e (EN) Paul du Noyer, The Illustrated Encyclopedia of Music, Ted Smart, 2003, p. 99.
- ^ a b c d Eddy Cilìa, Enciclopedia Rock - '90 (quinto volume), Arcana, 2001, pp. 311-312.
- ^ a b (EN) Joel Whitburn, Rock Tracks, Record Research, 2002, p. 211.
- ^ a b (EN) Roni Sarig, The Secret History of Rock, Billboard, 1998, p. 109.
- ^ (EN) Happy Mondays confirm they are reforming with original line-up for new live dates, su nme.com, NME, 29 gennaio 2012. URL consultato il 14 dicembre 2013.
- ^ a b c d (EN) Steve Taylor, The A to X of Alternative Music, A&C Black, 2006, pp. 122-123.
- ^ Eddy Cilìa, Federico Guglielmi, Rock. 500 dischi fondamentali, Giunti, 2002, p. 109.
- ^ (EN) Sputnick Music: Happy mondays, su sputnikmusic.com. URL consultato il 29 dicembre 2016.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Happy Mondays
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Sito ufficiale, su happymondaysofficial.co.uk.
- Happy Mondays (canale), su YouTube.
- (EN) the Happy Mondays, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- Happy Mondays, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Happy Mondays, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Happy Mondays, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Happy Mondays, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Happy Mondays, su Genius.com.
- (EN) Happy Mondays, su Billboard.
- (EN) Happy Mondays, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 147607071 · ISNI (EN) 0000 0001 0725 8125 · LCCN (EN) n92031726 · GND (DE) 10195019-6 |
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