Helicidae
Gli Elicidi (Helicidae Rafinesque, 1815) sono una famiglia di molluschi gasteropodi terrestri.[1]
Descrizione
modificaLa conchiglia delle diverse specie ha morfologia tendenzialmente globulare. La colorazione varia dal bianco al bruno, con bande di differente colorazione e numero; in alcuni generi, come p.es. Cepaea, può avere colori brillanti, dal giallo al rosa, al verde.
Il mollusco è in grado di ritirarsi all'interno della conchiglia, e, in condizioni ambientali sfavorevoli, può sigillarne l'apertura con un diaframma calcareo[2].
Il numero di cromosomi aploidi delle diverse specie della famiglia varia da 21 a 30[3].
Tassonomia
modificaLa famiglia Helicidae è suddivisa in tre sottofamiglie:[1]
- Sottofamiglia Ariantinae Mörch, 1864
- Agalactochilus Kadolsky, H. Binder & Neubauer, 2016 †
- Arianta W. Turton, 1831
- Campylaea H. Beck, 1837
- Campylaeopsis A. J. Wagner, 1914
- Cattania Brusina, 1904
- Causa Schileyko, 1971
- Chilostoma Fitzinger, 1833
- Corneola Held, 1838
- Cylindrus Fitzinger, 1833
- Delphinatia P. Hesse, 1931
- Dinarica Kobelt, 1902
- Drobacia Brusina, 1904
- Faustina Kobelt, 1904
- Helicigona A. Férussac, 1821
- Isognomostoma Fitzinger, 1833
- Josephinella F. Haas, 1936
- Kollarix Groenenberg, Subai & E. Gittenberger, 2016
- Kosicia Brusina, 1904
- Liburnica Kobelt, 1904
- Mesodontopsis Pilsbry, 1895 †
- Metacampylaea Pilsbry, 1895 †
- Paradrobacia H. Nordsieck, 2014 †
- Pseudoklikia H. Nordsieck, 2018 †
- Pseudotrizona Groenenberg, Subai & E. Gittenberger, 2016
- Thiessea Kobelt, 1904
- Vidovicia Brusina, 1904
- Sottofamiglia Helicinae Rafinesque, 1815
- Tribù Allognathini Westerlund, 1903
- Allognathus Pilsbry, 1888
- Cepaea Held, 1838
- Hemicycla Swainson, 1840
- Iberus Montfort, 1810
- Lampadia Albers, 1854
- Pseudotachea C. R. Boettger, 1909
- Tribù Ereminini D. Holyoak, G. Holyoak, Gómez Moliner & Checa, 2020
- Tribù Helicini Rafinesque, 1815
- Amanica H. Nordsieck, 2017
- Caucasotachea C. R. Boettger, 1909
- Codringtonia Kobelt, 1898
- Helix Linnaeus, 1758
- Isaurica Kobelt, 1901
- Levantina Kobelt, 1871
- Lindholmia P. Hesse, 1918
- Maltzanella P. Hesse, 1917
- Neocrassa Subai, 2005
- Tyrrhenaria P. Hesse, 1918
- Tribù Otalini G. Pfeffer, 1930
- Tribù Thebini Wenz, 1923
- Theba Risso, 1826
- Tribù Allognathini Westerlund, 1903
- Sottofamiglia Murellinae P. Hesse, 1918
- Macularia Albers, 1850
- Marmorana Hartmann, 1844
- Tacheocampylaea Pfeiffer, 1877
- Tyrrheniberus Kobelt, 1904
Biologia
modificaRiproduzione
modificaGli Helicidae sono ermafroditi, cioè ogni individuo possiede sia organi riproduttivi maschili che femminili; non sono tuttavia in grado di autofecondarsi (ermafroditismo insufficiente).
L'accoppiamento è preceduto da un complesso rituale di corteggiamento, che può durare anche alcune ore e che culmina con la emissione ed il lancio, verso il partner, di un dardo di materiale calcareo, lungo da 5 a 9 mm, ricoperto di muco. Nelle prime fasi del corteggiamento le due chiocciole si "abbracciano", toccandosi con i loro tentacoli, e mordicchiandosi le labbra e l'area del poro genitale, in prossimità del quale si iniziano a palesare i segni di eversione del pene. La progressione del rituale si accompagna ad un aumento della pressione nel seno ematico che circonda la cosiddetta borsa del dardo, che si estroflette anch'essa. L'"abbraccio" si fa quindi più stringente e nel momento in cui si ha il contatto tra il corpo dell'uno ed il poro genitale dell'altro, si assiste al vero e proprio lancio del dardo, che trafigge le carni del partner. Il significato funzionale di tale fenomeno non è ancora del tutto chiaro. Alcuni studi hanno dimostrato che un rilascio efficace del dardo si associa con un maggiore successo riproduttivo[4][5]. Osservazioni recenti puntano l'attenzione su sostanze mucose associate al dardo, rivelatesi in grado di stimolare la recettività agli spermatozoi[6].
Dopo che entrambi i partner hanno scagliato il loro dardo inizia il vero e proprio accoppiamento, con scambio di sperma e reciproca fecondazione.
Pur essendo costantemente a forma di lancia o di arpione, la morfologia del dardo varia da specie a specie e può essere utilizzato come carattere distintivo tra specie simili.
Distribuzione e habitat
modificaLa famiglia Helicidae è diffusa in Europa, in Medio oriente ed in Nord Africa[7].
Alcune specie, come p.es. Cornu aspersum, sono state introdotte dall'uomo in diversi paesi e si sono naturalizzate.
Note
modifica- ^ a b (EN) MolluscaBase eds. 2020, Helicidae Rafinesque, 1815, in WoRMS (World Register of Marine Species). URL consultato il 24/10/2020.
- ^ Tryon G. W. 1887 Manual of conchology; structural and systematic. With illustrations of the species. Second series: Pulmonata. Volume 3. Helicidae - Volume I. pp. 3-4.
- ^ Barker G. M.: Gastropods on Land: Phylogeny, Diversity and Adaptive Morphology. in Barker G. M. (ed.): The biology of terrestrial molluscs. CABI Publishing, Oxon, UK, 2001, ISBN 0-85199-318-4. 1-146, pp. 139-142.
- ^ Rogers D. & Chase R., Dart receipt promotes sperm storage in the garden snail Helix aspersa (PDF), in Behav. Ecol. Sociobiol. 2001; 50: 122-127. URL consultato il 6 aprile 2009 (archiviato dall'url originale il 14 aprile 2010).
- ^ Rogers D. & Chase R., Determinants of paternity in the garden snail Helix aspersa, in Behav. Ecol. Sociobiol. 2002; 52: 289–295, DOI:10.1007/s00265-002-0519-6.
- ^ Chase R. and Blanchard K.C., The snail's love-dart delivers mucus to increase paternity (PDF), in Proc. R. Soc. B 2006; 273, 1471–1475. URL consultato l'8 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2016).
- ^ Family summary for Helicidae, in AnimalBase.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Helicidae
- Wikispecies contiene informazioni su Helicidae
Collegamenti esterni
modifica- Checklist di Helicidae presenti in Italia, su faunaitalia.it.
Controllo di autorità | J9U (EN, HE) 987007555541005171 |
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