Henri-Jacques-Guillaume Clarke

politico e generale francese

Henri-Jacques-Guillaume Clarke (Landrecies, 17 ottobre 176528 ottobre 1818) è stato un politico e generale francese. Meglio noto come duca di Feltre (o conte di Hunebourg) si conquistò la fiducia del Buonaparte come suo capo topografo durante la campagna d'Italia. Poi lo servì come ministro della guerra per ben sette anni. Ottenne, poi, lo stesso incarico da Luigi XVIII, che lo promosse, anche, Maresciallo di Francia.

Henri-Jacques-Guillaume Clarke

Ministro della guerra del Primo Impero Francese
Durata mandato19 agosto 1807 –
1º aprile 1814
PredecessoreLouis Alexandre Berthier
SuccessorePierre Dupont de l'Étang

Durata mandato11 marzo 1815 –
20 marzo 1815
PredecessoreNicolas Jean-de-Dieu Soult
SuccessoreLouis Nicolas Davout

Durata mandato26 settembre 1815 –
12 settembre 1817
PredecessoreLaurent de Gouvion-Saint-Cyr
SuccessoreLaurent de Gouvion-Saint-Cyr

Henri-Jacques-Guillaume Clarke
NascitaLandrecies, 17 ottobre 1765
Morte28 ottobre 1818
Dati militari
Paese servito Regno di Francia
Regno di Francia (1791-1792)
Prima Repubblica francese
Primo Impero francese
Restaurazione borbonica
Forza armata Reale esercito francese
Esercito rivoluzionario francese
Grande Armata
Anni di servizio1782 - 1816
GradoMaresciallo di Francia
GuerreGuerre rivoluzionarie francesi
Guerre napoleoniche
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Nacque a Landrecies, piccolo comune agricolo del dipartimento del Nord-Pas de Calais, da una famiglia di origine irlandese. Già allievo della École militaire de Paris, nel 1782, diciassettenne, entrò nell'esercito di Luigi XVI, col grado di sottotenente del reggimento di cavalleria Berwick . Nel 1784 passò capitano.

Carriera militare

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La rivoluzione francese

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Con lo scoppio della grande rivoluzione, dopo aver ottenuto un impiego protetto all'ambasciata inglese a Parigi, rientrò nell'esercito.

Nel 1792 venne promosso capo di uno squadrone di cavalleria, poi colonnello del 2º Reggimento di cavalleria leggera. Nel 1793 passò a generale di brigata. Con questo grado servì come capo di Stato Maggiore dell'Armata del Reno.
Ma venne presto sospeso dalle funzioni e, a cavallo della fine del Terrore, brevemente incarcerato.

La campagna d'Italia

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Dopo il rilascio trascorse alcuni mesi in Alsazia, sinché, nel 1796, Carnot lo assegnò alla Armata d'Italia del giovane e neopromosso generale Buonaparte. Ufficialmente con l'incarico di capo del servizio topografico, in realtà per sorvegliare l'azione di Napoleone, nonché per garantire la liberazione del La Fayette, prigioniero degli austriaci.
Una liberazione ottenuta nel quadro del Trattato di Campoformio, poi firmato il 17 ottobre 1797, nella quale dovette avere un qualche ruolo di rilievo.

La pace di Lunéville

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Al termine della campagna della seconda coalizione, fu comandante della guarnigione di Lunéville, nel corso del congresso che portò all'omonimo trattato. Ed è accreditato di un qualche ruolo rilevante nelle trattative. Con la Pace di Lunéville la Repubblica Cisalpina annesse il Ducato di Parma e il legittimo sovrano Ludovico di Borbone (parente stretto di Carlo IV di Spagna, alleato di Napoleone) venne ridotto a Re d'Etruria; gli venne affiancato proprio il Clarke, come incaricato d'affari del Primo Console (in pratica un proconsole).

Stretto collaboratore di Napoleone

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Buonaparte doveva averne maturato una ottima opinione, tant'è che, dopo il 18 brumaio, lo nominò generale di divisione, capo dell'ufficio generale topografico di Parigi, consigliere di Stato. Con l'instaurazione dell'Impero, divenne Segretario dell'ufficio dell'Imperatore per l'esercito e la marina.

Si servì delle sue competenze amministrative in due circostanze assai importanti: nel corso della campagna della terza coalizione, del 1805, Clarke venne nominato governatore di Vienna, occupata dalle truppe francesi nell'intervallo precedente la grande vittoria di Etlau.
Dovette rimanerne soddisfatto, tant'è che, passato appena un anno, nel corso della campagna della quarta coalizione del 1806 lo scelse quale governatore di Erfurt, eppoi di Berlino.

Ministro della guerra dell'Impero

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La famiglia Clarke nel 1810

Nel 1807, venne per la prima volta nominato ministro della guerra. Ebbe un ruolo rilevante nel bloccare la tentata azione britannica nell'isola di Walcheren, nella Zelanda (allora parte del Regno d'Olanda di Luigi Bonaparte, ciò che indusse l'Imperatore a nominarlo duca di Feltre.

Clarke rimase ministro della sino alla caduta dell'Impero.

La Restaurazione

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La prima caduta di Napoleone

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Nel 1814, quando gli alleati giunsero presso Parigi, Clarke non fu capace di organizzare una efficace difesa, e fu tra quei generali e marescialli che chiesero a Napoleone di accettare la resa ed abdicare.

Ciò che diede all'Imperatore occasione di giudicarlo un traditore e di commentare: Clarke è un vile … me lo avevano detto … ma non avevo voluto crederlo[1].

Il passaggio al campo monarchico

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Salito al trono Luigi XVIII, il ministero della guerra venne affidato al Dupont de l'Étang ma il Borbone lo ricompensò facendolo Pari di Francia.
Quando Napoleone sbarcò dall'Elba nel marzo 1815, Clarke seguì Luigi XVIII nella fuga a Gand, in Belgio.

Ministro della guerra di Luigi XVIII

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Ritratto del duca di Richelieu

Dopo Waterloo e la seconda abdicazione dell'Imperatore, Clarke venne ricompensato con la restituzione del ministero della guerra nel governo Talleyrand. Probabilmente Luigi XVIII, uomo accorto, dovette considerare che nessuno conosceva l'esercito ereditato da Napoleone, meglio del suo ministro della guerra. Oltretutto tanto pronto a servire il nuovo regime.

Conservò l'incarico anche con il primo governo Richelieu, entrato in carica il 28 settembre 1815. Nel 1816 venne anche fatto Maresciallo di Francia.
In quegli anni difficili si distinse per una stretta fedeltà al nuovo sovrano della restaurazione, che aveva come priorità di politica interna il bando della vita pubblica dei soggetti compromessi: (i) con la votazione di ghigliottinare Luigi XVI (i regicidi), (ii) con incarichi pubblici durante i cento giorni. E molti furono gli ufficiali che Clarke allontanò dall'esercito.

 
Ritratto del marchese de Gouvion Saint-Cyr

Restò in carica sino al 2 settembre 1817, quando, senza che cadesse il governo Richelieu, venne sostituito dal Saint-Cyr, Maresciallo dell'Impero ma estraneo ai cento giorni. Questi, finalmente, diede mano alla riorganizzazione dell'esercito, con la fondamentale Legge Gouvion-Saint-Cyr del 12 marzo 1818, che riformava il reclutamento, riducendo sostanzialmente gli effettivi e dando priorità al reclutamento volontario: una condizione particolarmente necessaria in un paese con le finanze dissestate e ben lontano da tentare nuove avventure belliche.

Clarke venne compensato con il comando della 15ª Divisione.

Morì nel 1818, cinquantatreenne.

Il giudizio della storia militare

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L'assai importante ruolo che Clarke rivestì nella amministrazione militare del Primo Impero e della Restaurazione, non deve nascondere la sua scarsa esperienza sul campo di battaglia.
Già Napoleone, probabilmente amareggiato dal clamoroso tradimento, lasciò un giudizio severo, non riconoscendogli alcun talento di comando. Ma anche storici più tardi, come il Mullié nella sua fondamentale Biografia delle celebrità militari dell'esercito e della marina, dal 1789 al 1850,[2] commentò sarcastico che il Clarke non aveva ottenuto nessuna delle sue molte promozioni sul campo di battaglia.

Ciò nonostante, il suo nome rimane inciso sull'Arco di Trionfo a Parigi, accanto a molti colleghi ben più celebri.

Onorificenze

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«promozione del 25 pratile dell'anno XII»
  1. ^ Clarke est un vilain homme; on me l'avait dit; mais je n'aurais pas voulu le croire.
  2. ^ Biographie des célébrités militaires des armées de terre et de mer de 1789 à 1850, 1851

Voci correlate

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Collegamenti esterni

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