Il Grand Hotel Palace sito in via Veneto a Roma, nasce per volontà del proprietario milanese Gino Clerici, come Hotel Ambasciatori Palace nel 1927, nelle vesti di albergo di lusso, probabilmente il più lussuoso del momento nella capitale[1], su disegno iniziale di Carlo Busiri Vici che giunse al primo piano e poi proseguito da Marcello Piacentini[2], di cui si ritiene sia uno dei suoi capolavori, in collaborazione con lo svizzero Emile Vogt; nel 2014 è stato ceduto dal gruppo Boscolo al gruppo Britannico Millennium.

Grand Hotel Palace
Ingresso Grand Hotel Palace
Localizzazione
StatoItalia (bandiera) Italia
Regione  Lazio
LocalitàRoma
IndirizzoVia Veneto, 62
Coordinate41°54′23.95″N 12°29′23.99″E
Informazioni generali
CondizioniIn uso

Descrizione

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L'hotel posto di fronte alla ambasciata degli Stati Uniti, riconoscibile dalla sua facciata curva in travertino e pietra che segue l'andamento della via Veneto, è costruito nello stile modernista romano e segna il passaggio dallo Stile Liberty all'Art Déco. Alcuni interni vennero decorati dal pittore Guido Cadorin, ispirati al Settecento veneziano, considerati l'ultimo ciclo di affreschi della pittura moderna a committenza privata[3]. I medesimi affreschi che rappresentavano personalità di spicco del ventennio fascista (tra i quali Gino Clerici e sua moglie, Marcello Piacentini con la sua famiglia; Gio Ponti e Margherita Sarfatti amante del Duce), vennero però celati solo dopo quattro mesi dall'inaugurazione, per tornare ad essere visibili al termine della guerra[4]. L'Hotel è stato successivamente suddiviso in Grand Hotel Palace e Ambasciatori Palace.

  1. ^ Jean Clair, Lo Sconosciuto della festa, in FMR n°60
  2. ^ PIACENTINI, Marcello, di Giovanni Duranti in Dizionario biografico degli italiani, Volume 83 (2015)
  3. ^ Rendez-vous agli Ambasciatori di Fabrizio Clerici in FMR n°60; Annalisa Cignitti, Guido Cadorin at Grand Hotel Palace, Roma, 3, April 2015, in rocaille.it/guido-cadorin-at-hotel-ambasciatori-roma/
  4. ^ A Roma l’ultimo ciclo di affreschi, a committenza privata, della pittura moderna, da Local Guides Rome, 2020

Bibliografia

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