Hvítá (Borgarfjörður)

Hvítá (Borgarfjörður) (in lingua islandese: fiume bianco) è un fiume che scorre nella regione del Vesturland, nella parte occidentale dell'Islanda.

Hvítá (Borgarfjörður)
Il fiume Hvítá dopo la cascata Hraunfossar
StatoIslanda (bandiera) Islanda
RegioniVesturland
Lunghezza117 km
Portata media60−100 m³/s
Bacino idrografico1 685 km²
NasceHvítárdrög, tra i vulcani di origine glaciale Eiríksjökull e Strútur
SfociaBorgarfjörður
64°34′N 21°46′W

Ci sono altri fiumi in Islanda che portano lo stesso nome Hvítá, che significa fiume bianco, in quanto l'acqua di fusione dei ghiacciai da cui si originano, tende a impartire un colore bianco latteo al corso d'acqua.

Descrizione

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Hvítá è un fiume nell'Islanda occidentale, che scorre nella valle Reykholtsdalur, nel territorio comunale di Borgarbyggð.

Il fiume è formato dalla confluenza di piccoli ruscelli alimentati da acque di sorgente e da acque di fusione dei ghiacciai e ha una lunghezza totale di 117 km. La portata media in estate è di 60-100 m³/s, in inverno 70-90 m³/s. La portata massima è stata misurata in 500 m³/s. Il bacino idrografico si estende su una superficie di 1685 km².[1]

Il corso del fiume

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Il Hvítá si origina nel campo lavico di Hallmundarhraun, più precisamente nel cosiddetto Hvítárdrög tra i vulcani di origine glaciale Eiríksjökull e Strútur.[2] Questo campo di lava si è formato circa 1100 anni fa, in seguito a eruzioni da crateri situati sul bordo settentrionale del ghiacciaio Langjökull.

Il fiume scorre inizialmente verso nord-ovest, per poi deviare verso ovest dopo pochi chilometri; questa resta poi la sua direzione principale. Scorre oltre Kalmanstunga, piega leggermente verso sud e poi di nuovo verso ovest, e quindi scorre lungo le pendici del vulcano Húsafell a nord-est del villaggio di Húsafell. Poco lontano dall'inizio della strada sterrata Kaldidalur, sull'altopiano sopra Húsafell, l'affluente Geitá, che scende dal ghiacciaio Langjökull, va a confluire nel Hvítá. Oltrepassato Húsafell, che consiste in un'ampia zona di case vacanza e alcune fattorie, scorre più a ovest lungo le pendici dei monti Bæjarfell e Lambafell.

Le cascate Barnafoss e Hraunfossar si trovano a circa 10 km a valle. Il fiume continua il suo corso attraverso la valle Hvítárdalur, che prende il suo nome dal fiume, e che corre parallela alla valle Reykholtsdalur. Oltrepassata la cascata Hraunfossar, la valle appartiene al distretto di Hvítársíða a nord del fiume e a Hálsasveit a sud, in direzione di Reykholt.

Dopo circa 30 chilometri la valle si allarga e il fiume fa una chiara curva verso sud-ovest. Scorre più lentamente, attraversa gli ex comuni di Stafholtstungur e Bæjarsveit, e dopo altri 40 km sfocia infine nel fiordo di Borgarfjörður, tra Hvanneyri e Andakil.[3]

Come in molti altri fiumi dell'Islanda, viene molto praticata la pesca, in particolare al salmone.[1]

  1. ^ a b T. Einarsson, H. Magnússon (ed.): Íslandshandbókin. Náttúra, saga og sérkenni. 1. bindi. Örn og Örlygur, Reykjavík 1989, p. 108.
  2. ^ Freysteinn Sigurðsson: Borgarfjarðarhérað. Ferðafélag Íslands, árbók 2008, p. 286.
  3. ^ Ísland. Vegaatlas. Reykjavík 2006, p. 2–3.

Voci correlate

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