Ignazio Costa della Torre
Ignazio Costa della Torre (Asti, 4 febbraio 1789 – Torino, 26 febbraio 1872) è stato un politico e magistrato italiano.
Ignazio Costa della Torre | |
---|---|
Deputato del Regno di Sardegna | |
Legislatura | V, VI |
Collegio | Varazze |
Sito istituzionale | |
Dati generali | |
Titolo di studio | laurea in giurisprudenza |
Professione | magistrato |
Biografia
modificaDi famiglia vercellese ma di antica origine biellese, era nipote di Giacinto della Torre, arcivescovo di Torino. Si laureò in giurisprudenza all'Università di Torino il 27 gennaio 1812. Fu fatto cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro e insignito del titolo comitale, trasmissibile ai suoi discendenti.[1]
Nel 1828 fu nominato senatore del Piemonte e successivamente consigliere di Cassazione.
Nel 1852 scrisse il trattato Della giurisdizione della Chiesa cattolica nel contratto di matrimonio negli Stati cattolici, in cui difendeva le prerogative della Chiesa in faccia alla legislazione liberale che aveva introdotto il matrimonio civile. Per quest'opera fu accusato di «offesa alla sacra persona del Re», di un «voto per la distruzione del regime monarchico-costituzionale» e di «sfregio ad una legge dello stato». Riconosciuto colpevole e sequestrato il libro, il 12 agosto 1852 fu condannato a 2000 lire di multa, a due mesi di reclusione e alla privazione del suo ufficio di consigliere di Cassazione.[2]
Fu deputato per il collegio di Varazze e fu anche candidato per il collegio di Torino, in opposizione al conte Camillo Benso di Cavour[3].
Il pensiero del conte Costa della Torre è enunciato chiaramente in un discorso alla Camera del 27 gennaio 1857[4]:
«Sia lode e gratitudine al Re Carlo Alberto, che, largendo al suo popolo, una legge statutaria, perché si conservasse, progredisse e migliorasse, l'ha fondata sul principio religioso professato dalla grandissima maggioranza della nazione, senza neanche dimenticar quello che nelle minime sue parti si fonda su diverse credenze, condannando per tal modo il rovinoso sistema, che la Religione debba essere relegata nel puro e semplice giudizio, nel puro e semplice interesse dell'individuo»
Opere
modifica- Della giurisdizione della Chiesa cattolica nel contratto di matrimonio negli Stati cattolici, Torino, 1852
- Gli Stati pontifici e gli Stati sardi, Torino, 1859
- Pio VII e Pio IX: Reminiscenze e conforti, Milano, 1860
Note
modifica- ^ Goffredo Casalis, Dizionario..., vol. XXIV, p. 607
- ^ Giacomo Margotti, Memorie per la Storia de' nostri tempi, Torino, 1865, vol. I, p. 27
- ^ Isaac Artom (a cura di), Il conte di Cavour in parlamento: discorsi raccolti e pubblicati, Firenze, 1868, p. 228
- ^ citato da Giacomo Margotti, Memorie per la Storia de' nostri tempi, Torino, 1865, vol. I pp. 230-231
Bibliografia
modifica- Goffredo Casalis, Dizionario geografico-storico-statistico degli Stati di Sua Maestà il Re di Sardegna, vol. XXIV, Torino, 1853, pp. 607-608
- Giacomo Margotti, Memorie per la Storia de' nostri tempi, Torino, 1865, vol. I pp. 27, 230-231
- Maurizio Ceste, Testimoni della carità: le conferenze di San Vincenzo a Torino, Cantalupa, 2003, p. 431
Altri progetti
modifica- Wikisource contiene una pagina dedicata a Ignazio Costa della Torre
Collegamenti esterni
modifica- Ignazio Costa Della Torre, su storia.camera.it, Camera dei deputati.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 88924147 · ISNI (EN) 0000 0000 6223 7338 · SBN CAGV017868 · BAV 495/88544 · CERL cnp02149025 · GND (DE) 1089655010 |
---|