Il sigillo di Pechino
Il sigillo di Pechino (Die Hölle von Macao) è un film di genere spionistico del 1967 di co-produzione tedesca, francese e italiana, diretto da James Hill e Frank Winterstein.
Il sigillo di Pechino | |
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Titolo originale | Die Hölle von Macao |
Lingua originale | inglese |
Paese di produzione | Germania Ovest, Francia, Italia |
Anno | 1967 |
Durata | 88 min |
Genere | spionaggio |
Regia | James Hill, Frank Winterstein |
Soggetto | Arp Brown, basato su una storia di Ladislas Fodor |
Sceneggiatura | Harold Bloom, Brian Clemens |
Produttore | Artur Brauner |
Produttore esecutivo | Nat Wachsberger |
Casa di produzione | C.C.C. Filmkunst (Berlino), Critérion Film (Parigi), Franca Film (Roma) |
Distribuzione in italiano | Senior Cinematografica |
Fotografia | Heinz Pehlke |
Montaggio | Alfred Srp |
Musiche | Georges Garvarentz |
Scenografia | Hans Jurgen Kiebach, Ernst Schomer |
Costumi | Paul Seltenhammer |
Trucco | Jupp Paschke, Heinz Stamm |
Interpreti e personaggi | |
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Trama
modificaUn fotografo freelance, Cliff Wilder, mentre sta svolgendo un servizio a Macao, scopre l'esistenza di un antico tesoro, la cui ubicazione può essere decifrata dalle indicazioni scritte in un medaglione, soprannominato il "Sigillo di Pechino", chiuso in un pacchetto custodito da un suo amico, Danny Mancini. Quando quest'ultimo viene ucciso, Cliff si ritrova in mano il sigillo e viene braccato da una grande quantità di persone che, in un modo o nell'altro, tentano d'impadronirsi del medaglione.
Tra essi vi sono Jay Brandon, un gangster statunitense; Lilly, ex moglie di Danny; Tina, una donna cinese che comanda una setta di fanatici; Pinto, il capo della polizia. Alla fine di numerose peripezie si ritrovano tutti nei sotterranei di un vecchio tempio, e quando giungono nella sala del tesoro si accorgono che un gruppo di soldati cinesi erano già arrivati, e li aspettavano per far crollare i sotterranei...
Produzione
modificaIl film fu girato in lingua inglese negli Spandau Studios di Berlino con gli esterni a Hong Kong. Robert Stack accettò la parte del protagonista perché aveva ammirato il precedente film diretto da Hill, Nata libera. Tony Mastroianni, della Cleveland Press, nella sua recensione sottolineò l'ottima fotografia ma criticò le sequenze di tortura, giudicate non necessarie nell'economia del film.
La censura, per la distribuzione in Italia, eliminò il finale della prima scena di tortura al servo cinese e alcune parti della scena al night club.[1]
Colonna sonora
modificaNella colonna sonora è presente il brano di Dusty Springfield The Corrupt Ones (che è anche il titolo inglese del film), che era il lato B del singolo statunitense con I'll Try Anything che entrò in classifica nella Top 40.
Note
modifica- ^ Il sigillo di Pechino – Documento originale del visto di censura (PDF), su Italia Taglia. URL consultato il 15 dicembre 2023.
Collegamenti esterni
modifica- Die Hölle von Macao (1967) Abenteuer-Film um einen chinesischen Schatz, su YouTube, 17 marzo 2024.
- (EN) Il sigillo di Pechino, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Il sigillo di Pechino, su AllMovie, All Media Network.
- (EN) The Corrupt Ones, su Rotten Tomatoes, Fandango Media, LLC.
- (EN, ES) Il sigillo di Pechino, su FilmAffinity.
- (EN) Il sigillo di Pechino, su Box Office Mojo, IMDb.com.
- (EN) Il sigillo di Pechino, su AFI Catalog of Feature Films, American Film Institute.
- (EN) Il sigillo di Pechino, su BFI Film & TV Database, British Film Institute (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2018).
- (DE, EN) Il sigillo di Pechino, su filmportal.de.
- Il sigillo di Pechino, in Archivio del cinema italiano, ANICA.