In Africa si va
In Africa si va è un brano musicale scritto da Enrico Frati e musicato da Giovanni Raimondo nel 1935.[1]
In Africa si va | |
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Artista | Renzo Mori |
Autore/i | Enrico Frati |
Genere | Canti di guerra italiani |
Data | 1935 |
Storia
modificaIl brano venne inciso per la prima volta da Giglio sul lato B del 78 giri Faccetta nera/In Africa si va (Columbia, DQ 1693), in cui il lato A era interpretato da Carlo Buti[2][3]; venne poi inciso anche dal tenore Renzo Mori nel 1935 per la casa discografica Grammofono[4].
Argomento
modificaLa canzone fa parte della campagna propagandistica lanciata dal regime fascista per promuovere il consenso popolare sulle guerre coloniali. Anche in questo brano, lato B della più famosa Faccetta nera, l'intento propagandistico risiede nel nascondere la brutalità della guerra d'aggressione condotta dal regime (che fu attuata anche mediante uso di armi chimiche e altri crimini di guerra), nel distogliere l'attenzione dalle conseguenti sanzioni internazionali, nel veicolare stereotipi razzisti conferendo una immagine falsamente liberatrice alla campagna coloniale[5].
Il brano è un inno del colonialismo italiano che fa riferimento all'inizio della guerra d'Etiopia scoppiata proprio in quel 1935[6]. Il riferimento d'apertura è alla guerra combattuta in Etiopia alla fine dell'Ottocento (Per chiuder la partita) proseguendo nell'elogio di Mussolini, cui si accompagna la denigrazione di Hailé Selassié, al quale i soldati italiani augurano di somministrare l'olio di ricino, violenza fisica e morale usata dagli squadristi contro i loro avversari politici antifascisti[7].
Nel ritornello Si va per Mussolini, per l'Italia e per il re, l'esperienza coloniale è celebrata come un'occasione per esaltare, in primo luogo, la figura del dittatore, che nella propaganda del regime andava assumendo proporzioni quasi divine[6].
Note
modifica- ^ Victor V-12357 (10-in. double-faced Italian), su Discography of American Historical Recordings. URL consultato il 20 maggio 2023.
- ^ Cultura Italia: Tammurriata dautunno ; In Africa si va / Giglio, su www.culturaitalia.it. URL consultato il 20 maggio 2023.
- ^ Antonio Virgilio Savona e Michele L. Straniero, Canti dell'Italia fascista (1919-1945), Garzanti, 1979. URL consultato il 23 maggio 2023.
- ^ Gramophone matrix 0BA1030. In Africa si va / Renzo Mori ; Dino Olivieri, su Discography of American Historical Recordings. URL consultato il 20 maggio 2023.
- ^ Felice Liperi, Faccette nere. Canzoni italiane fra colonialismo e razzismo, su Limes, 3 dicembre 2020. URL consultato il 28 maggio 2023.
- ^ a b Finaldi 2015.
- ^ portiam nella giberna / l'elisir di lunga vita / per il negus Selassié. L'elisir di lunga vita indicato nella strofa è per l'appunto l'olio di ricino vedi Fratelli d'Italia, Fratelli d'Italia la vera storia dell'inno di Mameli, p. 67
Bibliografia
modifica- Antonio Virgilio Savona e Michele L. Straniero, Canti dell'Italia fascista (1919-1945), Garzanti, 1979
- G. De Marzi, I canti del fascismo, Genova, 2004
- (EN) Giuseppe Finaldi, 9 - Mussolini and the Italian Empire, 1935-41, in Christopher Duggan, Giuliana Pieri e Stephen Gundle (a cura di), The Cult of the Duce Mussolini and the Italians, Manchester University Press, 2015, ISBN 9781526101419.
- Tarquinio Maiorino, Giuseppe Marchetti Tricamo e Piero Giordana, Fratelli d'Italia la vera storia dell'inno di Mameli, Mondadori, 2201, p. 67, ISBN 9788804499855.
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