I In Zaire sono un gruppo musicale di psichedelia occulta italiana nato a Bologna nel 2009[1].

In Zaire
Paese d'origineItalia (bandiera) Italia
GenereNoise rock
Neopsichedelia
Psichedelia occulta italiana
Periodo di attività musicale2008 – in attività
EtichettaHolidays Records
Sound of Cobra
Tannen Records
Offset Records
Brigadisco
Album pubblicati3
Studio3

Gli In Zaire nacquero nel 2008 dall'incontro di Claudio Rocchetti con i due G.I. Joe Alessandro De Zan e Riccardo Biondetti[2]. Dopo la partecipazione alla compilazione Wilhelm Show Me The Major Label (2009, NO=FI Recordings) ed il primo split album con The Skull Defekts, pubblicarono due EP single side, entrambi con il titolo omonimo, il primo per la Brigadisco ed il secondo per la Holidays Records, riscuotendo un certo consenso di critica, con Julian Cope che ne parlò come disco del mese nel giugno 2011[3]. Sempre nel 2011 gli In Zaire parteciparono al Netmage, un festival di live media che li vedeva in collaborazione con la Home Movies nella musicazione di vecchi filmini Super 8 millimetri del carnevale di Fano[2].

In questo periodo entrò poi nella band anche Stefano Pilia, con il quale la band compone l'album White Sun Black Sun (2013, Tannen Records, Sound Of Cobra, Offset Records), con ispirazioni che partivano dalla musica cosmica per declinarla in tonalità africaneggianti[4].

Nel 2017 usci invece l'album Visions of the Age to Come (Sound of cobra)[5].

Formazione

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  • Claudio Rocchetti
  • Alessandro De Zan
  • Riccardo Biondetti
  • Stefano Pilia

Discografia

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Album in studio

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  • 2010 - In Zaire / The Skull Defekts Split album con The Skull Defekts
  • 2013 - White Sun Black Sun
  • 2012 - Visions Of The Age To Come

Singoli ed EP

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  • 2010 - In Zaire
  • 2011 - In Zaire

Compilazioni

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  • 2009 - NO=FI Recordings / Wilhelm Show Me The Major Label
  • 2011 - Black Mass Rising
  • 2013 - Tutta Roba Italiana - Rockit Vol. 48
  1. ^ Renzo Stefanel, Guida essenziale all'Italian Occult Psychedelia, su rockit.it, 16 gennaio 2015. URL consultato il 20 giugno 2022.
  2. ^ a b Nicola Giunta e Maurizio Inchigoli, In Zaire (intervista), su thenewnoise.it, 15 aprile 2013. URL consultato il 20 giugno 2022.
  3. ^ (EN) Julian Cope, Address Druidion, su headheritage.co.uk, Giugno 2011.
  4. ^ Stefano Pifferi, White Sun Black Sun (recensione), su sentireascoltare.com, 19 marzo 2013. URL consultato il 20 giugno 2022.
  5. ^ Gabriele Senatore, Visions of the Age to Come (recensione), su ondarock.it, 8 agosto 2017. URL consultato il 20 giugno 2022.

Collegamenti esterni

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