Incontri proibiti

film del 1998 diretto da Alberto Sordi

Incontri proibiti è un film del 1998 diretto da Alberto Sordi.

Incontri proibiti
Alberto Sordi in una scena
Lingua originaleItaliano
Paese di produzioneItalia
Anno1998
Durata102 min
Generecommedia
RegiaAlberto Sordi
SoggettoAlberto Sordi, Rodolfo Sonego
SceneggiaturaAlberto Sordi, Rodolfo Sonego
Casa di produzioneFilmauro, Aurelia Cinematografica
Distribuzione in italianoFilmauro
FotografiaArmando Nannuzzi, Enrico Appetito
MontaggioTatiana Casini, Armando Pace, Vincenzo Di Santo
MusichePiero Piccioni, Gianni Ferrio
ScenografiaMarco Dentici
CostumiPaola Marchesin
Interpreti e personaggi

È l'ultima pellicola di Sordi e anche di Franca Faldini, compagna di Totò, tornata su un set dopo oltre quarant'anni di assenza.

Armando Andreoli, noto ingegnere di quasi ottant'anni, incontra casualmente Federica, avvenente e giovane infermiera. Da quell'incontro nasce un malinconico innamoramento da parte della ragazza, nel quale l'anziano uomo rimane imprigionato. Dopo una serie di incontri assurdi e al limite del paradosso, Armando, spaventato dalla presenza ormai ossessiva della giovane donna (convinto anche dal fatto che lei stesse fingendo, d'accordo con il fidanzato, perché interessata al suo patrimonio) e consapevole dei quarant'anni di matrimonio con sua moglie, decide di troncare i rapporti con Federica.

Resosi conto però di essersi innamorato di lei, va in chiesa dove vede che Federica si sta per sposare con il suo fidanzato Giorgio. Tornato a casa, viene a sapere che è stato lasciato dalla moglie, andata a Torino dalla sorella, lasciandogli un biglietto dove spiega che non può sopportare che lui si sia innamorato di un'altra e che entrambi avevano bisogno di una pausa di riflessione. Armando, riflettendo sulla situazione, capisce che, nonostante la moglie sia sempre indaffarata con gli aiuti umanitari in Africa (dandogli l'impressione di essersi ormai sentimentalmente disinteressata nei suoi confronti), in realtà lei è ancora innamorata di lui, soprattutto dopo che lei gli ha confessato che, dopo essere stata a un passo dalla morte per via di una febbre africana, lui era il suo unico vero amore.

Anni dopo, riappacificatosi con la moglie, sul treno che lo porterà da lei a Torino incontrerà Giorgio, l'ex fidanzato di Federica, dal quale verrà a sapere che la ragazza non solo anni prima era scappata lasciandolo all'altare, ma anche che si era sposata con il di lui anziano padre. Armando crede che lei l'abbia fatto per soldi, perché sempre convinto che a lei interessassero solo gli uomini ricchi, ma Giorgio invece ribadisce che suo padre è sempre stato uno squattrinato, che si è arrangiato nella vita con mille lavori.

Inoltre verrà a sapere che sono partiti insieme su una nave da crociera per i Caraibi (da lei sempre desiderato), lavorando a bordo come animatori. Da ciò Armando capisce che l'amore che Federica provava per lui era sempre stato sincero, in quanto lei è semplicemente attratta dagli uomini maturi (soprattutto anziani), indipendentemente dallo stato sociale e dalle condizioni economiche. Guardando il finestrino, immaginando Federica che balla il Tango a bordo della nave, si mette a ridere, sia perché si è reso conto di essersi sempre sbagliato circa le intenzioni della ragazza, sia perché in fondo, dato che ancora continua a provare qualcosa per lei, è contento che Federica sia finalmente felice.

Produzione

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Riprese

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È stato girato tra Roma, Bologna e Montecelio. La casa di cura è l'Arcispedale di Santo Spirito in Saxia.

Distribuzione

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Il film ha partecipato, fuori concorso, alla 55ª edizione della Mostra del Cinema di Venezia. Nei primi passaggi televisivi venne proposto nella versione rimontata nel 2002 col titolo Sposami papà: in seguito furono ripristinati il montaggio e il titolo originali.

Altri progetti

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Collegamenti esterni

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