Ipofosfito di calcio
L'ipofosfito di calcio Ca(PH2O2)2, ma quasi ovunque scritto Ca(H2PO2)2, è il sale di calcio dell'acido ipofosforoso.
Ipofosfito di calcio | |
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Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | Ca(H2PO2)2 |
Massa molecolare (u) | 170,06 g/mol |
Aspetto | solido bianco |
Numero CAS | |
Numero EINECS | 232-190-8 |
PubChem | 15806572 |
SMILES | OP=O.OP=O.[Ca+2] |
Proprietà chimico-fisiche | |
Solubilità in acqua | 150 g/l (25 °C) |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
pericolo | |
Frasi H | 228 |
Consigli P | 210 [1] |
A temperatura ambiente si presenta come un solido bianco inodore, igroscopico, solubile in acqua; praticamente insolubile in alcool, pochissimo solubile in glicerina.[2] Nella sua soluzione acquosa non si ha praticamente non idrolisi.
Si può preparare per reazione diretta tra l'idrossido di calcio e l'acido ipofosforoso:
Ca(OH)2 + 2 HPH2O2 → Ca(PH2O2)2 + 2 H2O
Normalmente viene preparato dissolvendo il fosforo bianco nel latte di calce all'ebollizione, con sviluppo di fosfina (attenzione!):
3 Ca(OH)2 + 2 P4 + 6 H2O → 3 Ca(PH2O2)2 + 2 PH3↑
Trattato a freddo con acidi forti non ossidanti, libera acido ipofosforoso; con acido solforico acquoso, ad esempio, si ha:
Ca(PH2O2)2 + H2SO4 → CaSO4↓ + 2 HPH2O2
Se la reazione viene invece condotta all'ebollizione, si ha disproporzione dello ione ipofosfito con formazione di ione idrogenofosfato e fosfina:
2 Ca(PH2O2)2 + H2SO4 → CaSO4↓ + Ca(HPO4)2 + 2 PH3
Deve essere conservato in atmosfera inerte per prevenire lenta idrolisi e ossidazione; va tenuto lontano dal calore o scintille, per riscaldamento si decompone svolgendo fosfina. È usato come disossidante, come reagente analitico e come reagente in reazioni di dediazotazione[3][4] e per la placcatura metallica chimica diretta (al posto di quella elettrochimica).[5] È usato come ritardante di fiamma e antiossidante. Entra a far parte di alcune formulazioni di additivi alimentari.[2] È tossico per ingestione ed è classificato come prodotto infiammabile.
Note
modifica- ^ Sigma Aldrich; rev. del 9 gennaio 2012
- ^ a b 7789-79-9 - Calcium hypophosphite - 56168 - Alfa Aesar, su alfa.com. URL consultato il 5 aprile 2021.
- ^ (EN) Hirokazu Mitsuhashi, Takehiko Kawakami e Hitomi Suzuki, A mild one-pot deamination of aromatic amines bearing electron-withdrawing groups. Calcium hypophosphite as a dediazonation reagent in nonaqueous media, in Tetrahedron Letters, vol. 41, n. 29, 2000-07, pp. 5567–5569, DOI:10.1016/S0040-4039(00)00883-2. URL consultato il 5 aprile 2021.
- ^ Reinhard Brückner, Reaktionsmechanismen: organische Reaktionen, Stereochemie, moderne Synthesemethoden, 3. Aufl., aktualisiert und überarb., 3. Nachdr, Spektrum, Akad. Verl, 2011, ISBN 978-3-8274-1579-0.
- ^ Electroless Plating - an overview | ScienceDirect Topics, su sciencedirect.com. URL consultato il 5 aprile 2021.