Ipoprotrombinemia
L'ipoprotrombinemia è una patologia ematologica nella quale la carenza di protrombina (o Fattore II) genera un difetto alla coagulazione del sangue che aumenta il rischio di emorragie (diatesi emorragica), in particolare nel sistema gastrointestinale, nella volta cranica e nell'apparato tegumentario superficiale.
Ipoprotrombinemia | |
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Specialità | ematologia |
Classificazione e risorse esterne (EN) | |
ICD-9-CM | 286.3 e 776.3 |
ICD-10 | D68.2 |
OMIM | 613679 |
MeSH | D007020 |
Eziologia
modificaL'ipoprotrombinemia può essere causata da alterazioni genetiche, può essere acquisita come prodotto di altre patologie o può essere l'effetto collaterale di una terapia farmacologica. Ad esempio il 5-10% dei pazienti con lupus eritematoso sistemico mostrano una ipoprotrombinemia acquisita a causa di autoanticorpi che legano la protrombina e la rimuovono dal torrente circolatorio.[1]
Trattamento
modificaL'ipoprotrombinemia può essere trattata con periodiche infusioni di protrombina purificata.[2]
Note
modifica- ^ SP. Bajaj, SI. Rapaport; DS. Fierer; KD. Herbst; DB. Schwartz, A mechanism for the hypoprothrombinemia of the acquired hypoprothrombinemia-lupus anticoagulant syndrome., in Blood, vol. 61, n. 4, aprile 1983, pp. 684-92, PMID 6403077.
- ^ Eckhard Lechler, Use of Prothrombin Complex Concentrates for Prophylaxis and Treatment of Bleeding Episodes in Patients with Hereditary Deficiency of Prothrombin, Factor VII, Factor X, Protein C, Protein S, or Protein Z, in Thrombosis Research, vol. 95, n. 4, 1999, pp. S39–S50, DOI:10.1016/S0049-3848(99)00083-3. URL consultato il 26 agosto 2012.
Collegamenti esterni
modifica- (EN) hypoprothrombinemia, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.