Isabella Orsini

attrice italiana

Isabella Orsini, nota anche come Isabella de Ligne-La Trémoïlle dopo il matrimonio (Perugia, 2 dicembre 1974), è un'attrice e produttrice cinematografica italiana.

Biografia

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Figlia di un gallerista e di un'impiegata del tribunale, dopo aver conseguito la maturità classica si è laureata in giurisprudenza nella sua città.[1]

Ha studiato sia in Italia che negli Stati Uniti, presso l'Actor's Studio e seguendo corsi di perfezionamento teatrale con Bernard Hill, a Los Angeles.[2]

Oltre che in teatro, ha lavorato nel cinema, dove ha debuttato nel 1998 con il film Bagnomaria, regia di Giorgio Panariello, e in televisione, dove ha partecipato a varie fiction di successo come Il bello delle donne 2 e 3 (2002-03), i film tv Imperia, la grande cortigiana (2005) e La palestra (2003), entrambi con regia di Pier Francesco Pingitore, le miniserie tv Caterinat e le sue figlie (2005), regia di Fabio Jephcott, e L'onore e il rispetto (2007), regia di Salvatore Samperi che l'ha diretta, insieme a Luigi Parisi e Luciano Odorisio, anche nella miniserie Il sangue e la rosa (2008), in onda come le precedenti su Canale 5.

Nel 2009 si è trasferita in Belgio dove ha fondato una casa di produzione cinematografica, la GrapBusters, con la quale produce tanti film indipendenti, tra cui Freaks Out di Gabriele Mainetti, premiato con un David di Donatello come miglior produttore nel 2022[3].

Vita privata

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Nel settembre del 2009 ha sposato in Belgio il principe Edouard Lamoral de Ligne de La Trémoïlle, da cui ha avuto tre figli.

Filmografia

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Attrice

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Televisione

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Cortometraggi

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  • Tre bicchieri di cristallo, regia di Alessandro Mistichelli

Produttrice

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Doppiatrici italiane

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  1. ^ Isabella Orsini: «Divento principessa», su iltempo.it. URL consultato il 13 gennaio 2021.
  2. ^ isabella orsini elenco film filmografia biografia età, su notiziecinema.it. URL consultato il 13 gennaio 2021.
  3. ^ Redazione, Isabella Orsini vince il David di Donatello con “Freaks Out”., su WL Magazine, 6 maggio 2022. URL consultato il 14 luglio 2023.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàVIAF (EN310502445 · ISNI (EN0000 0004 3658 0289 · GND (DE1076406386 · BNF (FRcb16774891z (data)