Isie (Beozia)
Isie (in greco antico: Ὑσιαί?, Hysiái) era una città della Beozia, nella Parasopia, ai piedi del versante settentrionale del monte Citerone sulla strada da Tebe ad Atene.
Isie | |
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Nome originale | (GRC) Ὑσιαί |
Amministrazione | |
Dipendente da | Atene (prima del 507 a.C.), poi Platea |
Territorio e popolazione | |
Lingua | Eolico |
Localizzazione | |
Stato attuale | ![]() |
Coordinate | 38°13′01.98″N 23°20′39.91″E |
Cartografia | |
Storia
modificaSecondo la tradizione si trattava di una colonia di Iria, fondata da Nitteo, padre di Antiope.[1] Erodoto scrive che sia Isie sia Enoe erano demi dell'Attica fino al 507 a.C., quando furono conquistate dai Beoti.[2] Probabilmente, però, Isie apparteneva a Platea.[3] Enoe venne ripresa dagli Ateniesi ma Isie, che si trovava al di là del monte Citerone, il confine naturale tra Attica e Beozia, continuò a rimanere beota.
La città è menzionata nella fase iniziale della battaglia di Platea, quando i Persiani posero il campo poco distante da essa.[4] Nel I secolo d.C. Isie era in rovina e Pausania il Periegeta scrive che vi si trovavano un tempio incompiuto di Apollo e un pozzo sacro.[5]
Nell'Ottocento il sito della città, posto poco lontano dalla grande strada ai piedi del monte, presentava una gran quantità di sassi nei campi, insieme ad alcune tracce di mura antiche e alla bocca di un pozzo o una cisterna riempita.[6] Isie è menzionata anche da Euripide e Tucidide.[7][8]
Note
modifica- ^ Strabone, IX, 404.
- ^ Erodoto, VI, 74.
- ^ Erodoto, VI, 108.
- ^ Erodoto, IX, 15-25.
- ^ Pausania, IX, 2, 1.
- ^ (EN) William Martin Leake, Travels in northern Greece, II, J. Rodwell, 1835, p. 327.
- ^ Euripide, Le Baccanti, 751.
- ^ Tucidide, La guerra del Peloponneso, III, 24; V, 83.
Bibliografia
modifica- Fonti primarie
- Fonti secondarie
- (EN) William Smith (a cura di), Hysiae (1), in Dictionary of Greek and Roman Geography, 1890.