Isola Pitt (Nuova Zelanda)

L'isola di Pitt (in inglese: Pitt Island; in māori: Rangiauria, "cielo nebbioso"; in mōriori: Rangiaotea, "cielo di nuvole bianche", o Rangihaute) è un'isola neozelandese del Pacifico meridionale, la seconda per superficie dell'arcipelago delle isole Chatham. Situata a circa 800 chilometri ad est dell'Isola del Sud ed a qualche chilometro a sud-est dell'isola di Chatham, è la seconda isola abitata dell'arcipelago.

Isola di Pitt
Rangiaotea
Geografia fisica
LocalizzazioneOceano Pacifico
Coordinate44°18′00″S 176°13′12″W
ArcipelagoIsole Chatham
Superficie62 km²
Altitudine massima(Waihere) 241 m s.l.m.
Geografia politica
StatoNuova Zelanda (bandiera) Nuova Zelanda
Demografia
Abitanti100
Densità1,61 ab./km²
Cartografia
Mappa di localizzazione: Oceania
Isola di Pitt
Isola di Pitt
voci di isole della Nuova Zelanda presenti su Wikipedia

Geografia

modifica

Con una superficie di 62 km² ed una popolazione di non più di una cinquantina di abitanti, l'isola di Pitt ha un interno molto collinoso e culmina a 241 metri di altitudine con il Waihere[1]. Dalla forma allungata e orientata in senso nord-sud, presenta coste perlopiù rocciose, che formano falesie nel sud dell'isola[1].

Sull'isola è presente un'unica strada, che congiunge Flower Pot, il villaggio principale, nel nord dell'isola, alla costa est[1].

Come tutto il resto dell'arcipelago, l'isola di Pitt venne probabilmente scoperta e colonizzata verso l'anno Mille dai Polinesiani giunti dalle isole più a nord o dai Maori giunti dalla Nuova Zelanda.

Essa fu riscoperta nel 1791 dal capitano britannico William R. Broughton a bordo della HMS Chatham, che prese possesso dell'arcipelago in nome del Regno Unito e la battezzò in onore del I conte di Chatham ed ex primo ministro britannico William Pitt.

Voci correlate

modifica

Altri progetti

modifica