Jacob ben Joseph Harofe
Jacob ben Joseph Harofe conosciuto anche come Yaakov Bar Yosef (1780 c.a[1] – Baghdad, 2 ottobre 1851[2]) è stato un rabbino, filosofo, letterato ed ebraista iracheno, autore di molte opere religiose. Veniva considerato uno dei più grandi studiosi dell'epoca della Torah della sua generazione[3]. Scrisse molte novelle, omelie e commenti sulla Torah. Il suo discepolo più famoso fu Hakham Abdallah Somekh[2].
Biografia
modificaPoche notizie si sanno sulla sua vita. Studiò insieme ai rabbini Moshe Hayyim, Reuven Nawi, e Nissim Mashliah. Nel 1848 fu visitato dal viaggiatore romano-ebreo J. J. Benjamin, il quale lo descrisse come: "molto rispettoso, in virtù delle sue eccellenze qualità e ampie conoscenze"[2].
Morì a causa di un'epidemia di colera il 2 ottobre 1851 e venne sepolto nel cortile della tomba del sommo sacerdote Giosuè a Baghdad[4]. Una delle sue figlie, Rebbetzin Esther, sposò il rabbino Moshe Shamash, che in seguito divenne il rabbino capo della comunità irachena, mentre suo figlio, Joseph divenne uno studioso della Torah[2].
Opere selezionate
modificaNote
modifica- ^ (EN) Manuscript – Homiletics on the Torah by Rabbi Ya'akov HaRofeh, su kedem-auctions.com. URL consultato il 16 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 16 febbraio 2018).
- ^ a b c d e (EN) Zvi Zohar, Jacob ben Joseph ha-Rofeh, referenceworks.brillonline.com, 2010. URL consultato il 15 febbraio 2018.
- ^ (EN) Zvi Zohar, Rabbinic Creativity in the Modern Middle East, A&C Black, 2013, p. 13. URL consultato il 15 febbraio 2018.
- ^ (EN) Joshua (not Joshua ibn Nun) the High Priest Courtyard, in Iraqi Jews (Babylonian Jews), babylonjews.com. URL consultato il 15 febbraio 2018 (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2021).
- ^ (EN) David S. Sasson, Review of Thesaurus of Mediæval Hebrew Poetry by Israel Davidson (PDF), The Jewish Quarterly Review, Jul. - Oct., 1930. URL consultato il 16 febbraio 2018.
- ^ (HE) נאוה תהילה, in Otzar HaChokhma. URL consultato il 16 febbraio 2018.
- ^ (HE) שמן הטוב, in Otzar HaChokhma. URL consultato il 16 febbraio 2018.