Javad Saeed
medico e politico iraniano
Javad Saeed, (in persiano جواد سعید) (Sari (Iran), 1923 – Teheran, 8 maggio 1979), è stato un politico iraniano, 17º Presidente del Parlamento dell'Iran, ucciso dal neo-nato regime islamico.
Javad Saeed | |
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17º Presidente del Parlamento dell'Iran | |
Durata mandato | 7 ottobre 1978 – 11 febbraio 1979 |
Predecessore | Abdollah Riazi |
Successore | Ali Akbar Hashemi Rafsanjani |
Membro del Consiglio di reggenza[1] | |
Durata mandato | 13 gennaio 1979 – 22 gennaio 1979 |
Dati generali | |
Partito politico | Rastakhiz Party |
Ultimo segretario generale del partito monarchico Rastakhiz[2] (da cui si dimette il 2 ottobre 1978),[3] rappresentò Sari in parlamento.[4]
Dopo la presa di potere di Khomeini, venne accusato di corruzione sulla terra; guerra a Dio e al profeta di Dio; insulto ai gruppi religiosi; insulto ai preti puri e cercando di screditarli definendoli comunisti; calunnie e lesioni al popolo; torture; omicidi di massa. Amnesty International definì il processo come "non equo".[5]
Seguì la fucilazione. [6]
Note
modifica- ^ Sepehr Zabir, The Iranian Military in Revolution and War (RLE Iran D), CRC Press, 2012, pp. 52–53, ISBN 978-1-136-81270-5.
- ^ Elizabeth Collard, Iran, in MEED, vol. 23, Economic East Economic Digest Ltd, 1979, p. 17.
- ^ Mehrzad Boroujerdi e Kourosh Rahimkhani, Postrevolutionary Iran. A Political Handbook, Syracuse, NY, Syracuse University Press, 2018, p. 4, ISBN 978-0815635741. URL consultato il 19 agosto 2023 (archiviato dall'url originale il 21 settembre 2021).
- ^ Iran Almanac and Book of Facts, Echo of Iran, 1970, p. 88.
- ^ Javad Sa'id, Abdorrahman Boroumand Foundation, febbraio 1980.
- ^ Post-Revolutionary Executions till 12 August 1979 (PDF), in Law And Human Rights in The Islamic Republic of Iran: A report covering events within the seven month period following the Revolution of February 1979, Amnesty International, febbraio 1980, p. 151.
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