Jean-Marie Benoît Balla

vescovo cattolico camerunese

Jean-Marie Benoît Balla (Oweng, 10 maggio 1959Ebebda, 31 maggio 2017) è stato un vescovo cattolico camerunese.[1][2]

Jean-Marie Benoît Balla
vescovo della Chiesa cattolica
Monsignor Balla presiede i funerali di padre Jean Armel Njama nella cattedrale. Fu la sua ultima apparizione pubblica.
Je le fais pour le seigneur
 
Incarichi ricopertiVescovo di Bafia (2003-2017)
 
Nato10 maggio 1959 a Oweng
Ordinato presbitero20 giugno 1987 dall'arcivescovo Jean Zoa
Nominato vescovo3 maggio 2003 da papa Giovanni Paolo II
Consacrato vescovo12 luglio 2003 dall'arcivescovo Félix del Blanco Prieto
Deceduto31 maggio 2017 (58 anni) a Ebebda
 

Biografia

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Jean-Marie Benoît Balla nacque a Oweng, un villaggio situato nel comune di Mbankomo, il 10 maggio 1959.

Formazione e ministero sacerdotale

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Terminati gli studi per il sacerdozio, il 20 giugno 1987 fu ordinato presbitero per la arcidiocesi di Yaoundé dall'arcivescovo Jean Zoa. Il suo primo incarico fu quello di cappellano delle scuole diocesane e parroco fondatore della parrocchia di Cité-Verte a Yaoundé. In seguito fu parroco nella chiesa di San Paolo a Ndzong-Melen e con padre Pio Claude Ngoumou introdusse il balafon nella liturgia. Fu anche vice-procuratore diocesano, superiore del seminario "Santa Teresa" di Mvolyé, presso Yaoundé,[3] cappellano della Congregazione delle figlie di Maria e professore al seminario maggiore di Nkolbisson a Yaoundé e alla scuola "San Cipriano" di Ngoya.

Ministero episcopale

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Il 15 aprile 2003 papa Giovanni Paolo II lo nominò vescovo di Bafia.[4] Ricevette l'ordinazione episcopale il 12 luglio successivo dall'arcivescovo Félix del Blanco Prieto, nunzio apostolico in Camerun e Guinea Equatoriale, coconsacranti il vescovo emerito di Bafia Athanase Bala e il vescovo di Kumbo Cornelius Fontem Esua.[1]

Nel settembre del 2014 compì la visita ad limina.

Nella notte tra il 30 e il 31 maggio 2017 monsignor Balla scomparve dopo aver ricevuto una telefonata. Il suo veicolo venne trovato il giorno dopo sul ponte sul fiume Sanaga a Ebebda. All'interno della vettura furono rinvenuti documenti personali e un messaggio con scritto "Sono in acqua", probabilmente destinato a suggerire una morte per suicidio.[4] Il 2 giugno, tre giorni dopo la sua scomparsa, il prelato venne trovato morto nelle acque del Sanaga, presso il villaggio di Tsang, situata circa 17 km a valle di Ebebda.[4] Secondo i primi elementi dell'inchiesta, il prelato sarebbe stato gettato in acqua dopo essere stato torturato e ucciso.[5] Numerose fonti della stampa osservarono che la morte di monsignor Balla si aggiunge alla lunga lista di religiosi, sacerdoti e vescovi trovati morti in Camerun dal 1988, in circostanze sospette e i cui assassini non sono mai stati catturati. Anche uno dei sacerdoti della sua diocesi, padre Jean Armel, rettore del piccolo seminario "Saint André", era stato anche ucciso tre settimane prima.[6]

Il 4 luglio 2017 il procuratore generale camerunese presentò i risultati dell'autopsia di monsignor Balla che era stata eseguita da due esperti forensi stranieri arrivati in Camerun il 29 giugno e in una dichiarazione disse che la causa più probabile di morte era l'annegamento. Questa versione contraddice quella dei vescovi del Camerun che aveva confutato la teoria del suicidio in una riunione straordinaria avvenuta Yaoundé il 13 giugno. Il procuratore affermò tuttavia che l'indagine continua "per determinare le esatte circostanze di questa tragedia".[7]. L'8 luglio 2017 monsignor Samuel Kleda, arcivescovo di Douala e presidente della Conferenza episcopale del Camerun, ricevendo la stampa nel quartiere Mvolyé di Yaoundé, nella sede della Conferenza episcopale, si definì contrario al procuratore generale John Flis Kléber Ntamack e ribadì che "monsignor Jean-Marie Benoît Balla è stato brutalmente assassinato". Il 9 luglio 2017 in diversi social network tra cui Facebook, venne lanciata una campagna diffamatoria da un certo numero di giornalisti e politici. Ciò comprese anche la falsificazione della corrispondenza ufficiale della Chiesa cattolica, in particolare di quella tra monsignor Balla e il vescovo di Périgueux.[senza fonte] Il 17 luglio la Conferenza episcopale del Camerun decise di presentare una denuncia contro ignoti per l'omicidio del vescovo.[8]

Il 3 agosto 2017 la salma di monsignor Balla fu sepolta nella cattedrale di San Sebastian a Bafia.[9] Il 28 agosto successivo la sua tomba venne profanata. Sopra il suo loculo vennero rinvenute tracce di sangue e l'episodio è sotto indagine.[10]

Genealogia episcopale

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La genealogia episcopale è:

  1. ^ a b (FR) Dieudonné Zra e Elvis Mbimba, Le corps de Mgr Jean Marie Benoît Balla retrouvé dans la Sanaga, su crtv.cm, 3 giugno 2017 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2017).
  2. ^ (FR) Irène Fernande Ekouta, Cameroun : le corps de Mgr Jean-Marie Benoît Balla a été retrouvé, in journalducameroun.com, 2 giugno 2017.
  3. ^ (FR) Ça bouge au sein de l'épiscopat camerounais, su cameroon-info.net, 7 maggio 2003.
  4. ^ a b c (FR) Josiane Kouagheu, Assassinat ou suicide : la mort d'un évêque camerounais divise les fidèles du pays, in Le Monde Afrique, 17 luglio 2017.
  5. ^ (FR) Jean-Paul Musangania e Loup Besmond de Senneville, Au Cameroun, la mort « suspecte » d'un évêque, in La Croix, 7 giugno 2017. URL consultato il 9 giugno 2017.
  6. ^ Isabelle Cousturié, Cameroun : Mgr Benoît Balla, évêque de Bafia, a-t-il été assassiné ?, in Aleteia, 7 giugno 2017. URL consultato il 9 giugno 2017.
  7. ^ (FR) La version des évêques sur la mort de Jean-Marie Benoît Bala contredite par l'autopsie, in Jeune Afrique, 5 luglio 2017..
  8. ^ Kévin Boucaud-Victoire, Cameroun : Mort de Mgr Bala : les évêques camerounais décident de porter plainte, in Aleteia, 18 luglio 2017. URL consultato il 18 luglio 2017.
  9. ^ (FR) Jean-Marie Nkoussa, Décès de Mgr Balla : Lendemains incertains entre l'Église et l'État, in Cameroon-Info.Net, 10 agosto 2017.
  10. ^ (FR) Du sang retrouvé sur la tombe de Mgr Bala à Bafia, su camernews.com, Camernews, 28 agosto 2017. URL consultato il 2 settembre 2017 (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2017).

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Collegamenti esterni

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