Jeff Minter
Jeff Minter, detto Yak (Reading, 22 aprile 1962), è un programmatore e autore di videogiochi britannico. Ha fondato la software house Llamasoft nel 1982[1] ed è noto per il suo stile psichedelico[2].
Biografia
modificaDopo avere imparato a programmare su un Commodore PET durante la fine degli anni 1970[3], iniziò a sviluppare titoli commerciali nel 1981 con un clone di Centipede per Sinclair ZX81, macchina allora molto diffusa nel Regno Unito[2]. Nel 1982 arriva sul Commodore VIC-20 con Andes Attack, un clone di Defender, dove sono già presenti le tematiche principali che avrebbero in seguito caratterizzato la maggior parte dei suoi lavori: l'utilizzo di colori psichedelici, azione frenetica e la presenza di animali come lama, pecore, yak e simili[2].
Sempre nel 1982, finanziato da sua madre, fonda la propria società di sviluppo, la Llamasoft, etichetta indipendente tuttora esistente. Inizialmente si occupava di piattaforme a 8 bit: ZX80, ZX81, VIC-20, Atari VCS e Commodore 64[2]. Su quest'ultimo computer arrivò il maggiore successo, grazie alle sue opere più estreme ottenute padroneggiando il linguaggio Assembly[2], che imparò da autodidatta e permette di realizzare programmi veloci nonostante la presenza di parecchi effetti grafici e sonori[4].
Tra il 1982 e il 1985 pubblicò molti titoli storici come Gridrunner, Abductor, Batalyx, Hover Bovver e soprattutto Attack of the Mutant Camels (1983), il titolo più simbolico di Minter. Qui compaiono i famosi cammelli giganti, vagamente ispirati ai robot AT-AT del film L'impero colpisce ancora, che ritorneranno in altri titoli[5].
Iridis Alpha (1986) fu un titolo molto particolare, realizzato con il metodo dell'improvvisazione, senza un preciso design[5]. Minter venne coinvolto anche nello sviluppo della mai commercializzata console Konix Multisystem[5].
Negli anni '90 Minter iniziò a ridurre la sua presenza nel mercato videoludico, pur con diverse produzioni per Amiga e Atari ST all'inizio del decennio[5]. Tra i sistemi di nuova generazione, a metà decennio si interessò soprattutto alla console Atari Jaguar, programmando Tempest 2000 (1994), remake del classico videogioco arcade Tempest, e Defender 2000 (1996), remake di Defender, entrambi pubblicati da Atari[4].
Negli anni 2000 Minter era ancora un'icona del mondo videoludico indipendente, ma la produzione riguardò soprattutto software non ludici, come il lettore multimediale di Xbox 360 VLM3: Neon (terzo di una serie si sintetizzatori di luci), e remake come Space Invaders Extreme. Un titolo notevole di questo periodo è Space Giraffe (2008), un altro dei diversi giochi di Minter ispirati a Tempest[4]. Unity, un videogioco per Nintendo Gamecube che sarebbe stato pubblicato da Lionhead Studios, venne abbandonato nel 2004[6].
Negli anni successivi continuò il suo interesse per la psichedelia e per Tempest. Le produzioni includono Minotaur Rescue (2011), esclusivo per iOS, TxK (2014), esclusivo per PlayStation Vita, e Polybius (2017), ispirato alla leggenda metropolitana di Polybius[4]. Minotaur Rescue diede inizio alla serie Minotaur Project di 9 giochi in stile rétro sulla piattaforma moderna iOS[7]. Nonostante le ottime recensioni, Minter sostiene che questa serie fu un insuccesso commerciale e fu interrotta dopo due anni[8].
Videogiochi
modifica- Generazione 8-bit
- Centipede (ZX81, 1981)
- 3D 3D! (ZX81, 1981)
- Andes Attack (Commodore VIC-20, 1982) (anche noto come Aggressor, Bomber, Bomb Buenas Aires)
- Blitzkrieg (Commodore VIC-20)
- Deflex (Commodore VIC-20)
- Rox III (Commodore VIC-20/ZX Spectrum)
- Bomber o City Bomber (ZX Spectrum, 1982), clone di Blitz
- Graphic Creator (ZX Spectrum, 1982), utilità
- Super Deflex (ZX Spectrum, 1982)
- Metagalactic Llamas Battle at the Edge of Time (Commodore VIC-20/ZX Spectrum), anche noto come Meta-Llamas
- Gridrunner (Atari/C64/ZX Spectrum, 1982)
- Abductor (Commodore VIC-20, 1982)
- Traxx (Commodore VIC-20/ZX Spectrum, 1983)
- Matrix (Atari/C64, 1983)
- Laser Zone (C64, 1983)
- Attack of the Mutant Camels (Atari/C64, 1983) (Advance of the Mega Camels in America)
- Revenge of the Mutant Camels (C64, 1983)
- Headbangers Heaven (ZX Spectrum, 1983)
- Ancipital (C64, 1984)
- Hover Bovver (Atari/C64, 1984)
- Psychedelia (C64/ZX Spectrum/MSX, 1984) – sintetizzatore di luci.
- Sheep in Space (C64, 1984)
- Hellgate (Commodore VIC-20, 1984)
- Mama Llama(C64, 1985)
- Colourspace (Atari, 1985) – sintetizzatore di luci.
- Batalyx (C64, 1985)
- Iridis Alpha (C64, 1986)
- Voidrunner (C64, 1987)
- Return of the Mutant Camels (Atari/C64, 1988) (anche noto come Revenge of the Mutant Camels 2)
- Generazione 16-bit
- Andes Attack (Atari ST, 1988)
- Trip-a-Tron (Atari ST/Commodore Amiga, 1988)
- Bombuzal (Amiga/Atari ST, 1988) - Minter progettò solo un livello
- Super Gridrunner (Atari ST/Commodore Amiga, 1989)
- Defender II (Atari ST/Commodore Amiga, 1990)
- Photon Storm (Atari ST/Commodore Amiga, 1990)
- Defender 2 (Atari ST, 1990)
- Llamatron: 2112 (Atari ST/Commodore Amiga, 1991, PC, 1992)
- Hardcore (Atari ST, 1992)
- Revenge of the Mutant Camels (versione migliorata) (Atari ST/Commodore Amiga, 1991, PC, 1994)
- Generazione 32-bit
- Tempest 2000 (Atari Jaguar, 1994)
- Defender 2000 (Atari Jaguar, 1995)
- Llamazap (Atari Falcon, 1995)
- Virtual Light Machine 1 / VLM1 (Atari Jaguar CD, 1995), simulatore di luci
- Tempest X3 (PS1, 1996)
- Virtual Light Machine 2 / VLM2 (lettore DVD Nuon, 2000)
- Tempest 3000 (lettore DVD Nuon, 2000)
- Hover Bovver 2: Grand Theft Flymo (PC, 2002)
- Gridrunner++ (PC, 2002)
- Titoli successivi
- Unity (GameCube, annullato)
- Neon / Virtual Light Machine 3 / VLM-3 (Xbox 360, 2005)
- Space Giraffe (Xbox 360/PC, 2008)
- Space Invaders Extreme (Xbox 360, 2009)
- Gridrunner Revolution / Gridrunner +++ (PC, 25 settembre 2009)
- TxK (PlayStation Vita, 2014), successore di Tempest 2000 e Tempest 3000.
- Polybius (PlayStation 4/Windows, 2017)
- Serie Minotaur Project
Videogiochi in stile classico per iOS[7]:
- Minotaur Rescue (iPod touch/iPhone 3GS/iPad/iPhone 4, 2011)
- Minotron: 2112 (iPod touch/iPhone 3GS/iPad/iPhone 4, 2011)
- GoatUp (iPod touch/iPhone 3GS/iPad/iPhone 4, 2011)
- Caverns of Minos (iPod touch/iPhone 3GS/iPad/iPhone 4/iPhone 4S)
- Gridrunner (iPod touch/iPhone 3GS/iPad/iPhone 4/iPhone 4S/Mac/Android) - Primo titolo della serie uscito anche su Mac e Android.
- Five A Day (iPod touch/iPhone/iPad)
- Super Ox Wars (iPod touch/iPhone/iPad) - Titolo arcade in stile Xevious – Primo sparatutto a scorrimento verticale di Llamasoft
- Deflex (iPod touch/iPhone/iPad) Rompicapo e remake di uno dei primi titoli sviluppati da Llamasoft
- GoatUp 2 (iPod touch/iPhone/iPad, 2013) Sequel di GoatUp. Platform con un level editor integrato
Note
modifica- ^ (EN) Llamasoft, What's it all about?, su minotaurproject.co.uk.
- ^ a b c d e Retrogame Magazine 6, p. 40.
- ^ (EN) Jeff Minter, su minotaurproject.co.uk.
- ^ a b c d Retrogame Magazine 6, p. 43.
- ^ a b c d Retrogame Magazine 6, p. 42.
- ^ (EN) Lionhead and Minter cancel Unity project, su gamesindustry.biz.
- ^ a b (EN) The Minotaur Project philosophy, su minotaurproject.co.uk.
- ^ (EN) Jeff Minter: iOS games ended up costing us money, su gamesindustry.biz.
Bibliografia
modifica- Jeff Minter e la psichedelia videoludica, in Retrogame Magazine, n. 6, seconda serie, Cernusco sul Naviglio, Sprea, marzo/aprile 2018, pp. 40-43, ISSN 2532-4225 .
- (EN) Clearly Minter, in Retro Gamer, n. 12, Macclesfield, Live Publishing, gennaio 2005, pp. 60-67, ISSN 1742-3155 .
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jeff Minter
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Sito della Llamasoft, su minotaurproject.co.uk.
- (EN) Forum ufficiale, su yakyak.org.
- (EN) Blog, su stinkygoat.livejournal.com.
- (EN) Jeff Minter, su MobyGames, Blue Flame Labs.
- (EN) Jeff Minter (giochi ZX81 e Spectrum), su spectrumcomputing.co.uk.
- Jeff Minter, su retrogaminghistory.com (archiviato dall'url originale il 28 giugno 2016).
Controllo di autorità | VIAF (EN) 95357544 · ISNI (EN) 0000 0000 6942 9471 · LCCN (EN) no2013063699 · BNF (FR) cb16114505f (data) |
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