Jimmy Carter National Historical Park

Il Jimmy Carter National Historical Park (letteralmente Parco nazionale storico di Jimmy Carter) è un'area protetta statunitense situata a Plains, in Georgia, volta a preservare i luoghi natali e la residenza privata di Jimmy Carter, 39º presidente degli Stati Uniti d'America. La gestione è affidata al National Park Service in accordo col Carter Center di Atlanta, l'ONG fondata dall'ex presidente per perseguire le proprie campagne umanitarie.

Parco nazionale storico di Jimmy Carter
Jimmy Carter National Historical Park
L'ex Plains High School, adibita a centro visite
Tipo di areaParco nazionale
StatiStati Uniti (bandiera) Stati Uniti
Stati federati  Georgia
ProvinceContea di Sumter
ComuniPlains
Superficie a terra29 ha
GestoreNational Park Service
Mappa di localizzazione
Map
Sito istituzionale

Il parco

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L'area tutelata fu istituita formalmente come National Historic Site dalla Public Law 100-206[1] del 23 dicembre 1987; la trasformazione in parco nazionale storico fu accordata nel 2021. La superficie sottoposta a tutela è di circa 71 acri e ricomprende al proprio interno la casa natale e la residenza privata dell'ex presidente e della moglie Rosalynn, l'antica fattoria di famiglia (con relative case ed edifici di servizio) e il casello ferroviario che fu usato come quartier generale della campagna per le elezioni presidenziali 1976. Fa parte del parco anche la vecchia Plains High School (attiva dal 1921 al 1979), trasformata in centro per i visitatori. Dal momento che dal 1981 Carter e la moglie sono tornati stabilmente a vivere nella tenuta (la loro casa è situata all'indirizzo 209 Woodland Drive), l'area intorno alla dimora è interdetta all'accesso del pubblico e sottoposta alla sorveglianza dell'United States Secret Service. Non lontano dall'area protetta si trova altresì la Maranatha Baptist Church, la chiesa battista presso la quale l'ex presidente fino al 2020 ha tenuto un seminario aperto al pubblico a cadenza settimanale (la Sunday school) per leggere e commentare passi della Bibbia e usarli come punto di partenza per confrontarsi e dibattere sulle tematiche a lui più care. Presso la stessa chiesa, nel 2023, sono stati celebrati i funerali della moglie Rosalynn.

Edifici di rilievo

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Centro visite e museo

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Quella che dal 1921 al 1979 fu la Plains High School, frequentata sia da Jimmy che da Rosalynn Carter, è stata trasformata nel 1996 in uno spazio museale ed espositivo.[2] Al suo interno sono state riportate nelle condizioni in cui si trovavano durante l'infanzia del presidente un'aula, l'ufficio del preside e l'auditorium.[2] Nell'ex scuola sono altresì esposti il premio Nobel per la pace assegnato a Jimmy Carter nel 2002 e una fedele replica della Resolute desk, la monumentale scrivania che proprio il 39º presidente volle al centro dello Studio Ovale alla Casa Bianca. In altre stanze il percorso museale racconta la vita dei coniugi Carter, anche dal punto di vista dei loro amici.[2]

Casa e luoghi d'infanzia

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Nella località di Archery sorge la fattoria dove Jimmy visse con la sua famiglia (attiva in particolare nella coltivazione delle arachidi) dal 1928 fino al 1941, anno nel quale s'iscrisse al college; l'edificio padronale è stato restaurato alle sue condizioni originarie, antecedenti al 1938, anno in cui fu per la prima volta allacciato alla corrente elettrica.[2]

Nelle vicinanze è stato altresì preservato il negozio gestito dai genitori del futuro presidente, James Earl senior (meglio noto come Earl) e Lillian Carter.

I Carter avevano peraltro alle loro dipendenze molti braccianti afroamericani, perlopiù in regime di mezzadria: l'unico dipendente a tempo pieno era Jack Clark, che ricopriva l'incarico di supervisore delle attività agricole. Lui e sua moglie Rachel vivevano in una piccola casa presso la fattoria, che è stata a sua volta musealizzata. Il giovane Jimmy trascorse molto tempo con i coniugi Clark, anche dormendo a casa loro quando i suoi genitori erano in viaggio. Il clima nella famiglia Carter era aperto e tollerante, i dipendenti venivano trattati in modo dignitoso, sicché nella sua infanzia Jimmy ebbe perlopiù amici di colore: ciò cooperò a sviluppare la sua contrarietà alla segregazione e la sua sensibilità sul tema dei diritti civili[3].

Il complesso offre uno spaccato esaustivo sulla vita contadina nella Georgia della prima metà del XX secolo; la fattoria è inoltre mantenuta attiva, sia coltivandone i campi (dove crescono canna da zucchero, cotone, mais, pomodori e arachidi), sia per la parte zootecnica, ospitando arnie per le api, capre, galline, muli e gatti[4].

Quartier generale elettorale

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Nel parco ricade anche il vecchio casello ferroviario (costruito nel 1888 e dismesso nel 1951 a seguito della soppressione del traffico regolare sulla relativa linea) che Carter scelse come quartier generale per la sua campagna elettorale alle presidenziali 1976.[2] Al suo interno si conservano vari cimeli di quella stagione.[5]

Casa dell'ex presidente

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La dimora dei Carter

All'indirizzo 209 Woodland Drive sorge la residenza dei coniugi Carter,[6] che la fecero costruire nel 1961, abitandovi fino all'elezione di Jimmy alla presidenza degli USA.[7] Vi fecero occasionalmente ritorno per periodi di ferie durante il mandato presidenziale (come da prassi, l'edificio in quel tempo era designato col soprannome di Summer White House), dopodiché vi si ristabilirono una volta conclusa la presidenza.[7]

Essendo la dimora di un ex presidente, la casa di Woodland Drive non è accessibile al pubblico ed è sorvegliata con rigore dagli agenti dell'USSS.[8] I coniugi Carter hanno comunque disposto che, alla loro scomparsa, il National Park Service (NPS) si occupi di musealizzarla e aprirla al pubblico.[8][9] Nondimeno, entrambi hanno espresso la volontà di ricevere sepoltura sotto un albero di salice che cresce nel prato annesso alla casa: così è accaduto a novembre 2023 a seguito della scomparsa dell’ex First Lady.

  1. ^ PL 100-206 - uslaw.link
  2. ^ a b c d e Jimmy Carter National Historic Site - Things To Do, su nps.gov. URL consultato il 20 giugno 2012.
  3. ^ Clark House at Jimmy Carter Boyhood Farm - nps.gov
  4. ^ The boyhood farm - nps.gov
  5. ^ Jimmy Carter National Historic Site - Things To Know Before You Come, su nps.gov. URL consultato il 20 giugno 2012.
  6. ^ Jimmy Carter National Historic Site - Hours, su nps.gov. URL consultato il 20 giugno 2012.
  7. ^ a b Presidential Avenue: Jimmy Carter, su presidentialavenue.com. URL consultato il 20 giugno 2012 (archiviato dall'url originale il 31 dicembre 2003).
  8. ^ a b Kevin Sullivan e Mary Jordan, The un-celebrity president, in The Washington Post, 17 agosto 2018. URL consultato il 7 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2021).
  9. ^ Rob Hotakainen, Jimmy Carter, Park Service prepare for 'life after death', in E&E News, 13 novembre 2019. URL consultato il 7 luglio 2021 (archiviato dall'url originale il 14 novembre 2019).

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Collegamenti esterni

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