Joseph John Marus
Joseph John Marus (Londra, 24 ottobre 1903 – Londra, 27 ottobre 1952) è stato un conduttore radiofonico, giornalista e antifascista britannico noto come Candidus.
Biografia
modificaNacque a Londra di emigranti italiani originari di Fanna in Friuli, studiò a Londra e Venezia. Divenne giornalista nel 1924 e diresse alcuni settimanali antifascisti a Venezia, Milano e Torino, a causa di questo venne condannato dal Tribunale speciale per la difesa dello Stato a nove mesi di reclusione da scontare al Regina Coeli e in seguito al confino a Domodossola. Con l'inasprimento del regime fascista decise nel 1938 di tornare nel Regno Unito, dove lavorò come disegnatore e in un'azienda chimica ma collaborò con l'agenzia di stampa Reuters.
Nel 1941 entra a far parte del BBC European Service e trasmette in Italia per Radio Londra dal 1941 al 1944 con il colonnello Harold Stevens e scelse lo pseudonimo di Candidus dal protagonista Candido del racconto omonimo di Voltaire.
L'8 maggio 1944 la sua identità venne quasi scoperta da Radio Roma[1] poco prima della caduta della Capitale nelle mani degli Alleati il 10 maggio.
Al termine della guerra scrisse il libro Parla Candidus. Discorsi da 13 aprile 1941 al 3 dicembre 1944, con tutti i suoi discorsi a Radio Londra. Continuò ancora per qualche anno la collaborazione con la Reuters come corrispondente in Italia, poi tornò nuovamente alla BBC fino a qualche mese prima della morte nel luglio 1952. Morì qualche giorno dopo aver compiuto 49 anni per una male incurabile nella sua casa nel quartiere londinese di Gipsy Hill[2].
Opere
modifica- Parla Candidus. Discorsi da 13 aprile 1941 al 3 dicembre 1944., Arnoldo Mondadori Editore, 1945
Note
modifica- ^ La Stampa, 9 maggio 1944 pag.1 Chi è Candidus?
- ^ La Stampa - Martedì 28 Ottobre 1952 pag. 25 È morto Candidus
Voci correlate
modificaCollegamenti esterni
modifica- Joseph John Marus "Candidus" nel Dizionario biografico dei friulani
- Radio Londra: il colonnello Harold Stevens, Candidus, messaggi alla Resistenza negli Archivi della Resistenza e del '900