John William Strutt Rayleigh
John William Strutt, 3º barone di Rayleigh (Langford Grove, 12 novembre 1842 – Witham, 30 giugno 1919), è stato un fisico britannico.
Ha passato la maggior parte della sua carriera all’Università di Cambridge. Tra i numerosi premi, è stato insignito del Premio Nobel per la fisica nel 1904 “per i suoi studi dei più importanti gas e per la scoperta dell’argon in connessione ai suoi studi”.
Rayleigh sviluppò la prima trattazione teorica della diffusione ottica di particelle (scattering) molto minori della lunghezza d’onda della luce, un fenomeno noto oggi come “diffusione di Rayleigh”, che spiega inoltre perché il cielo é blu. Ha studiato e descritto le onde superficiali nei solidi, concetto che è oggi conosciuto come “Onde di Rayleigh”. Ha contribuito estensivamente alla fluido dinamica con concetti come il numero di Rayleigh, il flusso di Rayleigh, l’instabilità di Rayleigh-Taylor e il criterio di Rayleigh per la stabilità dei flussi di Taylor-Couette. La sua derivazione della legge di Rayleigh-Jeans per la radiazione classica di corpo nero ha giocato un ruolo importante per la nascita della meccanica quantistica.
Biografia
modificaNacque a Langford Grove: fonti storiche riportano che nei primi anni di vita soffrì di scarsa salute.
Laureatosi all'Università di Cambridge, nel 1879 succedette a James Clerk Maxwell nella stessa università per insegnare fisica.
Ebbe tre figli, tra cui Robert John Strutt Rayleigh che pure fu un fisico. Divenne barone dopo la morte del padre, che avvenne nel 1873.
Premio Nobel 1904 per la Fisica. Nel 1905 divenne presidente della Royal Society e rettore dell'università di Cambridge nel 1908.
Ricerche
modificaI suoi studi spaziarono in diversi rami della fisica. Determinò le dimensioni di diverse molecole, sviluppando la ricerca sugli strati monomolecolari. Nel 1892 riuscì a fornire un primo valore del Numero di Avogadro.
Studiò il fenomeno della capillarità e della tensione superficiale. Nel campo della fluidodinamica è noto il Numero di Rayleigh, espressione adimensionale relativa ad un fluido viscoso in moto.
Nel 1894, approfondendo le conoscenze sulla densità dei gas, venne a determinare, in compagnia di William Ramsay, l'esistenza del gas argon nell'atmosfera, scoperta per la quale gli venne attribuito il Premio Nobel.
Fondamentali i suoi studi sul fenomeno della diffusione della luce, con la determinazione dello Scattering Rayleigh, e sulla natura dei colori, grazie alla costruzione di un prisma che da lui prende il nome di Prisma di Rayleigh.
I suoi studi compresero anche l'acustica, con i teoremi fondamentali sulle vibrazioni e al proposito sono da citare l'importante pubblicazione Treatise on Sound, nella quale sono raccolti i suoi risultati in questo campo, e l'invenzione del Disco di Rayleigh, strumento atto a determinare l'ampiezza di velocità assoluta di un'onda sonora.
Ascendenza
modificaGenitori | Nonni | Bisnonni | Trisnonni | ||||||||||
John Strutt | Joseph Strutt | ||||||||||||
Mary Young | |||||||||||||
Joseph Strutt | |||||||||||||
Anne Goodday | William Goodday | ||||||||||||
… | |||||||||||||
John Strutt, II barone Rayleigh | |||||||||||||
James FitzGerald, I duca di Leinster | Robert FitzGerald, XIX conte di Kildare | ||||||||||||
Mary O'Brien | |||||||||||||
Charlotte Strutt, I baronessa Rayleigh | |||||||||||||
Mary O'Brien | Charles Lennox, II duca di Richmond | ||||||||||||
Sarah Cadogan | |||||||||||||
John William Strutt, III barone Rayleigh | |||||||||||||
George Vicars | Richard Vicars | ||||||||||||
Elizabeth Armstrong | |||||||||||||
Richard Vicars | |||||||||||||
Deborah Hedley | John Hedley | ||||||||||||
… | |||||||||||||
Clara Vicars | |||||||||||||
Thomas Williams | George Williams | ||||||||||||
Mary Monier | |||||||||||||
Marianne Spurrier Williams | |||||||||||||
Mary Spurrier Broom | John Broom | ||||||||||||
Mary Joliffe | |||||||||||||
Opere
modifica- The Becquerel rays and the properties of radium (London: E. Arnold, 1904)
- (EN) Theory of sound, vol. 1, London, Macmillan, 1894.
- (EN) Theory of sound, vol. 2, London, Macmillan, 1896.
- Scientific papers (Volume 1) (Cambridge: University Press, 1899–1920)
- Scientific papers (Volume 2) (Cambridge: University Press, 1899–1920)
- Scientific papers (Volume 3) (Cambridge: University Press, 1899–1920)
- Scientific papers (Volume 4) (Cambridge: University Press, 1899–1920)
- Scientific papers (Volume 5) (Cambridge: University Press, 1899–1920)
- Scientific papers (Volume 6) (Cambridge: University Press, 1899–1920)
Onorificenze
modificaRiconoscimenti
modificaA lui sono stati dedicati due crateri, uno sulla Luna ed uno su Marte:
Bibliografia
modifica- Mario Gliozzi, Rayleigh, John William Strutt, in Dizionario Letterario Bompiani. Autori, III, Milano, Valentino Bompiani editore, 1957, p. 285, SBN PAL0199718.
Voci correlate
modificaAltri progetti
modifica- Wikisource contiene una pagina dedicata a John William Strutt Rayleigh
- Wikisource contiene una pagina in lingua inglese dedicata a John William Strutt Rayleigh
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su John William Strutt Rayleigh
Collegamenti esterni
modifica- Rayleigh, John William Strutt, 3º barone, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Rayleigh, John William Strutt, baróne di-, su sapere.it, De Agostini.
- (EN) R. Bruce Lindsay, Lord Rayleigh, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
- (EN) John William Strutt Rayleigh, su nobelprize.org.
- (EN) John William Strutt Rayleigh, su MacTutor, University of St Andrews, Scotland.
- (EN) John William Strutt Rayleigh, su Mathematics Genealogy Project, North Dakota State University.
- John William Strutt Rayleigh, su accademiadellescienze.it, Accademia delle Scienze di Torino.
- Opere di John William Strutt Rayleigh, su MLOL, Horizons Unlimited.
- (EN) Opere di John William Strutt Rayleigh, su Open Library, Internet Archive.
- (EN) Audiolibri di John William Strutt Rayleigh, su LibriVox.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 32059492 · ISNI (EN) 0000 0001 0884 9728 · SBN UFIV067537 · BAV 495/245934 · LCCN (EN) n50054852 · GND (DE) 118788019 · BNE (ES) XX916350 (data) · BNF (FR) cb122839490 (data) · J9U (EN, HE) 987007266962005171 · NDL (EN, JA) 00655004 |
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