Juan Puig Elias
Juan Puig Elías (Joan Puig i Elías; Sallent, 30 luglio 1898 – Porto Alegre, 5 settembre 1972) è stato un anarchico, pedagogista e politico spagnolo.
Juan Puig Elías | |
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Sottosegretario alla pubblica istruzione e sanità della Repubblica spagnola | |
Durata mandato | 10 aprile 1938[1] – 6 marzo 1939 |
Presidente | Juan Negrín |
Predecessore | Wenceslao Roces Suarez |
Biografia
modificaMilitante fin dalla gioventù del sindacato anarchico spagnolo Confederación Nacional del Trabajo si dedica all'insegnamento elementare.
Nel 1921 assume la direzione della scuola creata dal sindacato nel quartiere del Clot di Barcellona, trasformandola nella Scuola Natura. La sua pedagogia si ispira alla Scuola Moderna di Francisco Ferrer y Guardia ma oltre ai principi dell'educazione razionalista e laica e della coeducazione dei sessi e delle classi sociali[2] Puig Elías dà largo spazio all'ambito socio-affettivo (il Sentimiento), alla centralità del discente, all'apprendimento a diretto contatto con la Natura (da cui il nome stesso della scuola)[3].
Negli anni successivi è attivo nella diffusione dei suoi principi pedagogici in tutta la Spagna senza mai tralasciare l'impegno sindacale e politico, ricopre importanti ruoli organizzativi nel Sindacato delle professioni liberali affiliato alla CNT, partecipa al congresso di Saragozza della stessaConfederación Nacional del Trabajo (1936) ed è probabilmente tra gli autori della mozione sul rapporto tra l'educazione e l'edificazione di una nuova società senza classi[4].
Allo scoppio della Guerra civile spagnola nel luglio 1936, dopo aver preso parte ai combattimenti sulle barricate, viene chiamato a presiedere il Consell de l’Escola Nova Unificada (CENU), composto da rappresentanti della CNT, della Unión General de Trabajadores (il sindacato socialista) e della Generalitat (il governo autonomo catalano) che riorganizzerà su basi laiche, pubbliche e gratuite l'istruzione nell'intera Catalogna[5]. A chi gli contesta la compromissione con organi di governo Puig Elias rivendica di aver esteso la pedagogia libertaria all'intera Catalogna[6]
Dopo le Giornate di maggio del 1937 che provocano gravi fratture nel fronte antifascista, viene nominato Sottosegretario all'Istruzione nell'ultimo governo Negrín (Ministro era Segundo Blanco, anch'egli della CNT)[7]
Tra i suoi impegni l'evacuazione di decine di migliaia di bambini in colonie scolastiche finalizzate ad allontanare i bambini dai centri urbani (soggetti ormai a continui bombardamenti) ma anche a favorirne un'educazione a diretto contatto con la Natura[8].
Dopo il crollo della Repubblica (1939) espatria in Francia dove sarà attivo nella Resistenza antinazista nel battaglione Libertad composto da anarchici spagnoli.
Nel dopoguerra continua l'impegno tra gli espatriati spagnoli e ricopre l'incarico di Segretario organizzativo della Confederación Nacional del Trabajo in esilio.
Nel 1952 si trasferisce a Porto Alegre in Brasile, presso il figlio Floreal. Qui tra difficoltà economiche e problemi di salute prosegue nella sua attività politica e pubblica il libro: El hombre, el medio y la sociedad. Los factores determinantes de la conducta del individuo (Porto Alegre, Grafica Editóra Vértice, 1970) in cui ripercorre le sue concezioni politiche ed educative[9].
Note
modifica- ^ (ES) Gaceta de la República, n. 100, su boe.es, 10 maggio 1938, p. 200. URL consultato il 24 maggio 2018.«Decreto nombrando Subsecretario de Instrucción Pública a D. Juan Puig Elías»
- ^ Angel Cappelletti, Francisco Ferrer y la pedagogia libertaria, Madrid, La Malatesta, 2010 ISBN 978-84-937144-9-9
- ^ Valeria Giacomoni, Joan Puig Elías: Anarquismo, pedagogía y coherencia, Barcelona, Descontrol, 2016, p. 24-28, 45-88.
- ^ Valeria Giacomoni, Joan Puig Elías: Anarquismo, pedagogía y coherencia, Barcelona, Descontrol, 2016, p. 97-108.
- ^ Ramon Navarro, L’educació a Catalunya durant la Generalitat. 1931-1939. Barcelona: Edicions 62,1979.
- ^ Discurso de Juan Puig Elias Presidente del Consejo de la Escuela Nueva Unificada de Cataluña [1]
- ^ Federica Montseny, "Juan Puig Elías" riportato da Valeria Giacomoni, Joan Puig Elías: Anarquismo, pedagogía y coherencia, Barcelona, Descontrol, 2016, p.257-258.
- ^ Valeria Giacomoni, Joan Puig Elías: Anarquismo, pedagogía y coherencia, Barcelona, Descontrol, 2016, p. 183-204.
- ^ Valeria Giacomoni, Joan Puig Elías: "Anarquismo, pedagogía y coherencia", Barcelona, Descontrol, 2016, p. 205-256.
Bibliografia
modifica- Valeria Giacomoni, Joan Puig Elías: Anarquismo, pedagogía y coherencia, Barcelona, Descontrol, 2016 ISBN 978-84-16553-81-5 .
- Juan Puig Elias, El hombre, el medio y la sociedad. Los factores determinantes de la conducta del individuo, Porto Alegre, Grafica Editóra Vértice, 1970;
- Joan Miquel Roma, «Entorn del CENU. L’escola de cara a la guerra». Treball, desembre de 1936;
- Mariona Ribalta, L’Ensenyament a Catalunya durant la guerra civil. El CENU. Barcelona: Barcanova, 1982;
- La Escuela Nueva Unificada. Madrid: Ediciones Españolas de la Revolución, 1938;
- Ramon Navarro, L’educació a Catalunya durant la Generalitat. 1931-1939. Barcelona: Edicions 62,1979;
- Jordi García Farrero El movimiento libertario educativo desde la figura de Juan Puig Elías (1898-1972) in Arte y oficio de enseñar: dos siglos de perspectiva histórica / XVI Coloquio Nacional de Historia de la Educación, El Burgo de Osma, Soria, 11-13 de julio de 2011 ; Pablo Celada Perandones (ed.) / coord. por Pablo Celada Perandones, Vol. 2, 2011, ISBN 97884694-44900, p. 645-653.
- Ramon Safon, La educación en la España revolucionaria (1936-1939). Madrid: La Piqueta, 1978;
- Pere Solà, Educació i moviment llibertari a Catalunya (1901-1939). Barcelona: Edicions 62, 1980;
- Alejandro Tiana, Educación libertaria y revolución social: España 1936-1939. Madrid: UNED, 1987;
- Josep Gonzàles Agàpito, "L'anàlisi del CENU en un discurs de Josep [sic] Puig i Elias" [2].
Collegamenti esterni
modifica- L’attività del CENU in un discorso di Juan Puig Elias (p. 154-172 - erroneamente chiamato Josep nel titolo) (PDF), su publicacions.iec.cat. URL consultato il 2 luglio 2017.
- foto di Puig Elias, su estelnegre.org. URL consultato il 2 luglio 2017.
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