Judith Krantz
Judith Krantz (nata Tarcher; New York, 9 gennaio 1928 – Los Angeles, 22 giugno 2019) è stata una scrittrice e giornalista statunitense.
Diplomata al Wellesley College, giornalista per Good Housekeeping, McCall's, Ladies' Home Journal e Cosmopolitan[1], è stata autrice di dieci romanzi, pubblicati in Italia da Mondadori.[2]
Molte delle sue opere sono state trasposte come miniserie televisiva, tra cui La figlia di Mistral. Nel 1992 scrisse una soap opera non tratta da uno dei suoi romanzi, Secrets, trasmessa in Italia da Rai 2.
Sebbene abbia iniziato a dedicarsi alla narrativa solo verso i 50 anni, il suo romanzo d'esordio, Scrupoli, entrò immediatamente nella lista dei bestseller del New York Times e venne tradotto in oltre 50 lingue[3], diventando un caso editoriale e contribuendo a definire un nuovo sottogenere letterario nell'ambito del romanzo rosa, i cosiddetti bonkbuster, o i romanzi "sesso e shopping"[4].
Segnò anche un duraturo cambiamento nell'industria dell'editoria come una delle prime autrici di successo a pubblicizzare le sue opere tramite tour letterari e promozioni, che le valsero l'appellativo di "superstar della narrativa"[5].
In seguito scrisse un'altra decina di romanzi, fra cui Princess Daisy, suo secondo bestseller, il cui anticipo valse la cifra record, per l'epoca, di 5 milioni di dollari[6]; oltre alla sua autobiografia[7].
Biografia
modificaOrigini
modificaJudith Krantz nacque come Judith Bluma-Gittel Tarcher il 9 gennaio 1928 a New York, da Jack D. Tarcher, dirigente pubblicitario e Mary Braeger, avvocata ebreo-lituana[8][9][10]. Autodefinendosi la ragazza "più giovane, bassa e intelligente" del suo anno, Judith si diplomò a 16 anni alla Birch Wathen School, per poi proseguire gli studi al Wellesley College[1].
Nel 1992, intervistata dal Boston Globe, Judith dichiarò che i suoi obiettivi al college erano, in ordine: "uscire con quanti più ragazzi possibile, leggere tutti i romanzi della biblioteca e laurearmi". Soprannominata "Torchy", riuscì nel primo obiettivo, divenendo nota nel suo dormitorio come l'unica ragazza che fosse uscita con tredici ragazzi diversi in tredici appuntamenti di fila. Tuttavia, i suoi voti non erano eccezionali: ad eccezione di una A+ in inglese, la sua media oscillava fra la B e la C[1]. Ebbe occasione di migliorare il suo rendimento al secondo anno, quando si iscrisse a un corso di scrittura creativa, ma il suo professore si rifiutò di darle una A a causa della sua ortografia pessima, dandole invece una B "per lezione", lezione che, secondo Judith, la tenne lontana dalla scrittura per i seguenti 30 anni[7].
Laureatasi nel 1948, Judith si trasferì a Parigi, dove lavorò nel campo delle pubbliche relazioni e del giornalismo di moda. Dichiarò di aver amato quel periodo della sua vita, in cui poteva vestire alta moda e partecipare a eventi esclusivi dove poteva incontrare personaggi del calibro di Marlene Dietrich, Orson Welles e Hubert de Givenchy[1].
Giornalista
modificaDopo un anno, rientrò a New York, dove continuò la sua carriera giornalistica. Ottenne un posto nella redazione della rivista Good Housekeeping e presto venne promossa editrice per la sezione moda, firmando diversi articoli[11].
Nel 1953, a una festa per il 4 luglio organizzata dalla sua ex compagna di scuola Barbara Walters, Judith conobbe Steve Krantz, produttore cinematografico, che sposò un anno dopo e da cui ebbe due figli[12]. Dopo la prima gravidanza, Judith lasciò il suo lavoro, anche se continuò a scrivere articoli come free-lance. Scrisse articoli per Maclean's, McCall's, Ladies' Home Journal e Cosmopolitan[11], su cui pubblicò il più noto, "Il mito dell'orgasmo multiplo"[13], e intervistò diverse personalità della moda e dello spettacolo, soprattutto donne[11].
Romanziera
modificaNel 1976, il marito di Judith decise di prendere lezioni di volo e lei si unì a lui malgrado temesse le altezze. In seguito, decise di affrontare altre paure e, per la prima volta dal college, tentò di scrivere narrativa[7]. In seguito dichiarò che suo marito la incoraggiava da anni, sostenendo avesse un talento naturale, che lei alla fine lo assecondò solo per dimostrare che aveva torto[12].
Completò il suo primo romanzo nel giro di nove mesi, che venne pubblicato nel 1978 col titolo Scrupoli. Il libro divenne immediatamente un bestseller, esordendo al primo posto nella classifica pubblicata dal New York Times, e negli anni successivi ebbe due seguiti[5][12].
Da quel momento, si dedicò a tempo pieno alla carriera di autrice. Nel 1980 pubblicò il suo secondo titolo, Princess Daisy, il cui anticipo le valse la cifra record di 5 milioni di dollari[14]. Anche questo esordì come bestseller, paradossalmente sostenuto anche da una recensione particolarmente feroce di Clive James[15]. In seguito scrisse altri otto romanzi, di cui tre rientranti nella top ten dei bestseller[7].
Si ritirò dalla scrittura a settant'anni, sostenendo di non aver più nulla da dire ai suoi lettori[4], concludendo la sua carriera ventennale con dieci titoli, oltre 80 milioni di copie vendute in 50 lingue e sette adattamenti dei suoi romanzi[14], oltre a una soap opera originale, Secrets[16].
Altre attività
modificaJudith Krantz fece parte del comitato Compassion & Choices, dedicato a offrire scelta ai malati terminali[17], e del consiglio di amministrazione del Los Angeles Music Center[18].
Famiglia
modificaIl marito di Krantz, Steve Krantz, è morto nel 2007 di polmonite. La coppia ha avuto due figli, Tony Krantz e Nicholas Krantz, entrambi residenti nella zona di Los Angeles. Krantz era la cognata dell'intrattenitore per bambini e conduttrice televisiva Shari Lewis, che era sposata con il fratello di Krantz, Jeremy P. Tarcher, editore di libri di saggistica sulla salute, la psicologia e la spiritualità del New Age. La figlia di Jeremy, la nipote di Krantz, è l'intrattenitrice Mallory Lewis.
Morte
modificaJudith Krantz morì il 22 giugno 2019 a 91 anni, nella sua casa a Bel Air, Los Angeles[2][4][9][10][19].
Vita privata
modificaNel 1954 Judith sposò il produttore cinematografico Steve Krantz, morto nel 2007 di polmonite. Avevano due figli, Tony e Nicholas Krantz[12][20].
Judith era inoltre sorella di Jeremy P. Tarcher, autore New Age, e cognata di sua moglie Shari Lewis, conduttrice televisiva. Jeremy e Shari sono i genitori di Mallory Lewis, autrice, produttrice e personaggio dello spettacolo[7].
Opere
modificaRomanzi
modifica- Scrupoli, Sperling & Kupfer, 1978, ISBN 9788878240193. (Scruples, 1978)
- Princess Daisy, Mondadori, 1980, ISBN 978-8804182542. (Princess Daisy, 1980)
- La figlia di Mistral, Mondadori, 1986, ISBN 9788804255628. (Mistral's daughter, 1982)
- Conquisterò Manhattan, Mondadori, 1986, ISBN 978-8804320975. (I'll Take Manhattan, 1986)
- Fino al prossimo incontro, Mondadori, 1995, ISBN 9788804403838. (Till We Meet Again, 1988)
- La signora della casa grande, Mondadori, 1993, ISBN 978-8804370734. (Dazzle, 1990)
- Scrupoli 2, Mondadori, 1994, ISBN 9788804390732. (Scruples Two, 1992)
- Amanti - Scrupoli 3, Mondadori, 1998, ISBN 9788804393658. (Lovers, 1994)
- Collezione di primavera, Mondadori, 1998. (Spring Collection, 1996)
- The Jewels of Tessa Kent, Bantan, 1998, ISBN 9780553561371. (inedito in Italia)
Autobiografia
modifica- Sex And Shopping: the Confessions of a Nice Jewish Girl: An Autobiography, St Martin Press, 2000, ISBN 9780312273286. (inedita in Italia)
Televisione
modifica- Judith Krantz's "Secrets" (miniserie originale, 1992)
- Torch Song (film TV, 1993)
Adattamenti
modifica- Scruples (miniserie, 1980)
- La principessa Daisy (miniserie, 1983)
- La figlia di Mistral (miniserie, 1984)
- Conquisterò Manhattan (miniserie, 1987)
- Fino al prossimo incontro (miniserie, 1989)
- Dazzle (miniserie, 1995)
Note
modifica- ^ a b c d (EN) Person of the Week: Judith Krantz, su wellesley.edu (archiviato dall'url originale il 1º settembre 2006).
- ^ a b È morta Judith Krantz, nota scrittrice di romanzi rosa: aveva 91 anni, su il Post, 24 giugno 2019.
- ^ NYT bestseller, 18 giugno 1978 (PDF), su hawes.com.
- ^ a b c "Judith Krantz, scrittrice di racconti di sesso e shopping, muore a 91 anni", su www.bloomberg.com.
- ^ a b (EN) Geoff Hamilton e Brian Jones, Encyclopedia of American Popular Fiction, Infobase Publishing, 12 maggio 2010, p. 199, ISBN 978-1-4381-1694-5.
- ^ (EN) Veronica Horwell, Judith Krantz obituary, in The Guardian, 27 giugno 2019.
- ^ a b c d e (EN) Judith Krantz, Sex and Shopping: The Confessions of a Nice Jewish Girl: An Autobiography, St. Martin's Press, 15 luglio 2001, ISBN 978-0-312-97965-2.
- ^ (EN) On This Day in History - January 9th - Almanac - UPI.com, su UPI.
- ^ a b (EN) Lexy Perez, Judith Krantz, Best-Selling Author and Journalist, Dies at 91, su The Hollywood Reporter, 22 giugno 2019.
- ^ a b (EN) Leah Asmelash,Melissa Gray, Judith Krantz, romance novelist, dies at 91, su CNN, 23 giugno 2019.
- ^ a b c BookPage Interview May 2000: Judith Krantz, su web.archive.org, 9 aprile 2007. URL consultato il 6 dicembre 2023 (archiviato dall'url originale il 9 aprile 2007).
- ^ a b c d (EN) Douglas Martin, Steve Krantz, 83, Maker of TV Mini-Series, Dies, in The New York Times, 12 gennaio 2007.
- ^ 'Steamy Sex Shop Talk, Judith Krantz', su washingtonpost.com.
- ^ a b (EN) C. Gerald Fraser, TELEVISION WEEK, in The New York Times, 6 novembre 1983.
- ^ (EN) Clive James, A Blizzard of Tiny Kisses, in London Review of Books, 5 giugno 1980.
- ^ Fabiana Udenio, Peggy Lipton e Sally Ann Howes, Secrets.
- ^ Compassion & Choices, su web.archive.org, 23 luglio 2008. URL consultato il 6 dicembre 2023 (archiviato dall'url originale il 23 luglio 2008).
- ^ Music Center Welcomes New Board Members, su web.archive.org, 27 settembre 2007. URL consultato il 6 dicembre 2023 (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).
- ^ (EN) Margalit Fox, Judith Krantz, Whose Tales of Sex and Shopping Sold Millions, Dies at 91, in The New York Times, 23 giugno 2019.
- ^ Steve Krantz | Produttore, Sceneggiatore, Interprete, su IMDb.
Altri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Judith Krantz
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Opere di Judith Krantz, su Open Library, Internet Archive.
- Judith Krantz, su MYmovies.it, Mo-Net Srl.
- (EN) Judith Krantz, su IMDb, IMDb.com.
- (EN) Sarah Hughes, What trashy novels taught me about life, su The Guardian, 31 gennaio 2021.
- (EN) Revisiting Judith Krantz’s “Scruples,” a Novel with a Passion for Clothes, su The New Yorker, 25 giugno 2019.
- (EN) Books by Judith Krantz, su Publishers Weekly.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 121647919 · ISNI (EN) 0000 0001 1881 5839 · LCCN (EN) n77017832 · GND (DE) 1184401527 · BNE (ES) XX934699 (data) · BNF (FR) cb11910067b (data) · J9U (EN, HE) 987007313359405171 · NSK (HR) 000017171 · NDL (EN, JA) 00446266 · CONOR.SI (SL) 14251107 |
---|