Jyoti Basu
Jyoti Basu nato Jyotirindra Basu (Calcutta, 8 luglio 1914 – Calcutta, 17 gennaio 2010) è stato un politico e attivista indiano, primo ministro più longevo del Bengala Occidentale, nonché uno dei fondatori del Partito Comunista d'India (Marxista)[1].
Jyoti Basu | |
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Primo ministro del Bengala Occidentale | |
Durata mandato | 21 giugno 1977 – 5 novembre 2000 |
Predecessore | Siddhartha Shankar Ray |
Successore | Buddhadeb Bhattacharjee |
Dati generali | |
Partito politico | Partito Comunista d'India (Marxista) e Partito Comunista dell'India |
Professione | Politico |
Firma |
Biografia
modificaNacque a Calcutta nel 1914, da una famiglia agiata proveniente dall'attuale Bangladesh. Sebbene il suo non fosse un nucleo familiare politicamente attivo, il padre era un sostenitore del Movimento d'indipendenza indiano. Basu studiò presso la scuola di St Xaviers e successivamente fu ammesso al Presidency College. Nel 1930 divenne estimatore di Surya Sen, principale artefice della ribellione armata di Chittagong. Cinque anni più tardi si recò in Gran Bretagna per studiare giurisprudenza. In quel periodo entrò in contatto con diversi rappresentanti del comunismo britannico e sviluppò la sua avversione nei confronti del nazifascismo. Tornò in India all'inizio degli anni '40, deciso ad entrare in politica per diffondere gli ideali del marxismo in tutto il Paese. Ebbe un ruolo cruciale dopo la Seconda guerra mondiale, quando la nazione era in procinto di liberarsi dal colonialismo britannico e fu caratterizzata da frequenti rivolte e scioperi da parte dei lavoratori.[2]
L'India raggiunse l'indipendenza nel '47 e da quel momento Jyoti Basu si impegnò senza sosta per favorire la lotta di classe, difendendo i diritti dei ceti meno abbienti. A causa del suo radicalismo fu a lungo ricercato dalla polizia nazionale e costretto quindi alla latitanza. Nel 1970 riuscì a salvarsi da un tentato omicidio presso la stazione ferroviaria di Patna. Il delitto era stato orchestrato da alcuni estremisti membri dell'Ananda Marga, un'organizzazione dedita alla ricerca spirituale. Successivamente Basu boicottò per alcuni anni le elezioni, in segno di protesta a causa di un broglio elettorale messo in atto dai suoi rivali politici. Diventò primo ministro del Bengala Occidentale nel 1977 e mantenne tale incarico fino al 2000, quando ormai anziano decise di rassegnare le dimissioni. Rimase comunque alla guida del partito almeno per altri sei anni, partecipando attivamente alle campagne elettorali. Durante il suo governo promosse numerose politiche di riforma agraria, decentralizzazione degli Stati indiani rispetto al governo federale, oltre che una maggior difesa dei diritti sociali e della Laicità dello Stato. Irrimediabilmente debilitato da un'aggressiva forma di polmonite, Basu è morto a Calcutta nel 2010 all'età di novantacinque anni.[3]
Note
modifica- ^ https://www.treccani.it/enciclopedia/jyoti-basu_(Dizionario-di-Storia)/
- ^ (EN) Jyoti Basu | Indian Communist Leader & Chief Minister of West Bengal | Britannica, su www.britannica.com, 13 gennaio 2024. URL consultato il 19 gennaio 2024.
- ^ (EN) Life Sketch Of Jyoti Basu, su Communist Party of India (Marxist), 17 gennaio 2010. URL consultato il 19 gennaio 2024.
Altri progetti
modifica- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Jyoti Basu
Collegamenti esterni
modifica- Basu, Jyoti, in Dizionario di storia, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2010.
- (EN) Melissa Albert, Jyoti Basu, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 10101146 · ISNI (EN) 0000 0000 7690 746X · LCCN (EN) n82142351 · GND (DE) 11926417X · BNF (FR) cb146121372 (data) |
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