Sinfonia n. 29 (Mozart)

sinfonia di Mozart
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La sinfonia n. 29 in La Maggiore K 201 (K6 186a) di Wolfgang Amadeus Mozart venne completata a Salisburgo il 6 aprile 1774.[1][2]

Sinfonia n. 29
La prima pagina dell'edizione a stampa di Breitkopf & Härtel del 1880
CompositoreWolfgang Amadeus Mozart
TonalitàLa maggiore
Tipo di composizioneSinfonia
Numero d'operaK201 / 186a, Catalogo Köchel
Epoca di composizioneCompletata a Salisburgo il 6 aprile 1774
Pubblicazione
  • Kühnel, Lipsia, 1811 (parti separate)
  • Breitkopf & Härtel, Lipsia, 1880 (partitura)
AutografoConservato nella Morgan Library & Museum di New York
Durata mediaCirca 20/25 minuti
Organico
Movimenti
  1. Allegro moderato
  2. Andante
  3. Minuetto e Trio
  4. Allegro con spirito
Wolfgang Amadeus Mozart nel 1770.

Contesto

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La carriera di Mozart come sinfonista era iniziata a Londra durante la grande tournée europea della famiglia Mozart fra il giugno 1763 e il novembre 1766. Il padre, Leopold, aveva pianificato il viaggio per esibire il talento dei propri figli, Wolfgang e Maria Anna, presso le principali corti europee. In questo periodo Wolfgang venne a contatto con le principali tradizioni musicali europee (tedesca, britannica, francese e italiana)[3] e realizzò le sue prime sinfonie, che si ponevano nel solco delle composizioni in tre movimenti all'italiana in stile galante di Carl Friedrich Abel e di Johann Christian Bach. Inoltre, ascoltò anche le sinfonie di altri compositori come Thomas Arne, William Boyce e Giuseppe Sammartini.[4]

In seguito, Leopold e i suoi figli trascorsero diversi mesi nel 1768 a Vienna durante i quali Wolfgang adattò il proprio stile ai gusti del pubblico viennese, adottando fra le varie cose la struttura della sinfonia in quattro movimenti.[5] Wolfgang e suo padre Leopold fecero tre viaggi in Italia fra il dicembre 1769 e il maggio 1773.[6][7] In questo periodo Wolfgang alternò i suoi viaggi con soggiorni a Salisburgo, durante i quali compose l'opera Mitridate, re di Ponto, oltre a diverse sinfonie influenzate dal gusto italiano.[8]

Composizione

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Fra marzo 1773 e novembre 1774 Mozart compose a Salisburgo nove sinfonie: la n. 26 a marzo o autunno 1773, la n. 22 a marzo o aprile 1773, la n. 27 ad aprile 1773, la n. 23 a maggio 1773, la n. 24 a ottobre 1773, la n. 25 a ottobre 1773, la n. 29 ad aprile 1774, la n. 30 a maggio 1774 e la n. 28 a novembre 1773 o 1774.[9][10]

Si tratta di un periodo della vita di Mozart scarno di dettagli. Fino a dicembre 1773, mese in cui si recò a Monaco di Baviera per supervisionare la prima rappresentazione della sua opera La finta giardiniera, trascorse l'intero anno a Salisburgo e, quindi, non esistono lettere ai parenti. Nello stesso periodo fu assunto come primo violino (insieme a Michael Haydn, fratello minore del più celebre Franz Joseph) alla corte arcivescovile di Salisburgo.[1]

Il committente e lo scopo di queste sinfonie sono sconosciuti, ma è possibile che fossero destinate a mecenati italiani e che facessero parte di un gruppo unitario. Mozart apprezzò queste sinfonie tanto che le eseguì nuovamente a Vienna nel 1783. Tuttavia, poiché era insolito presentare al pubblico vecchie composizioni, dovette pubblicarle come nuove sinfonie. Questo, forse, è il motivo per cui Mozart cancellò le date dai manoscritti originali. I musicologi, in seguito, riuscirono a collocare cronologicamente le composizioni, anche se permangono alcune incertezze sulle sinfonie n. 22 e n. 28.[9] Le sinfonie n. 22, 23, 24, 26 e 27 sono costituite da tre movimenti e, tranne la n. 27, hanno caratteristiche di ouverture all'italiana come la durata abbastanza breve, un movimento centrale in stile pastorale e fanfare, mentre le n. 25, 28, 29 e 30 sono composte in quattro movimenti e contengono il minuetto.[9]

Diversi autori[9][10][11][12][13][14] sottolineano l'importanza di questa sinfonia come punto culminante dell'opera sinfonica giovanile di Mozart. Oltre alla sua lunghezza e alla forma-sonata ben definita del primo, secondo e quarto movimento, l'autore si concentrò sul contrappunto, in particolare nel primo movimento, e sull'espressività, ad esempio nel lungo sviluppo nel quarto movimento. Il musicologo Stanley Sadie la definì «una pietra miliare, personale nel tono e ancor di più nella sua combinazione di intima musica da camera con una tempra ardente e impulsiva».[15] Questa sinfonia, insieme alla n. 25, fu tra le prime sinfonie di Mozart ad affermarsi stabilmente nei programmi dei concerti.[9][14]

Strumentazione

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La sinfonia n. 29 è composta per un'orchestra formata da:[2]

Struttura

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Sono presenti quattro movimenti, coerentemente con i canoni del classicismo:[2]

  1. Allegro moderato, in La maggiore, tempo 2/2.
  2. Andante, in Re maggiore, tempo 2/4.
  3. Minuetto: Allegretto, in La maggiore, tempo 3/4, e Trio, in Mi maggiore, tempo 3/4.
  4. Allegro con spirito, in La maggiore, tempo 6/8.

Allegro moderato

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Il primo movimento inizia con un Piano, indicazione dinamica insolita per l'apertura delle sinfonie giovanili di Mozart, e si apre con una frase che viene poi sottoposta ad accurate elaborazioni, in cui il compositore non usa un vero contrappunto ma giochi di imitazione che, uniti a espedienti timbrici, forniscono al movimento caratteristiche di moderata drammaticità.[16]

 

Andante

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Il secondo movimento, Andante, è caratterizzato da grande lirismo. Il gioco delle imitazioni continua, ma è l'uso degli archi in sordina che conferisce al movimento una sonorità del tutto speciale. Mozart riesce a sviluppare un movimento di una certa ampiezza nonostante un materiale tematico piuttosto contenuto.[1][16]

 

Minuetto: Allegretto e Trio

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Il minuetto inizia, contrariamente alla consuetudine, con un Piano sostenuto dai soli violini ed è caratterizzato da ritmi puntati e da frasi staccate. Il trio, invece, ha carattere più aggraziato.[16]

 


 

Allegro con spirito

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L'ultimo movimento presenta una scrittura molto complessa, dove Mozart dimostra di aver pienamente raggiunto la maturità artistica sia dal punto di vista tecnico che strumentale.[1][16]

 
  1. ^ a b c d Symphony No. 29 in A major, K. 201 (K. 186a), su allmusic.com. URL consultato l'8 dicembre 2024.
  2. ^ a b c Mozart, Giglberger, pag. XIII.
  3. ^ Symphony No. 1 in E-flat major, K. 16, su allmusic.com. URL consultato il 1º maggio 2024.
  4. ^ A. Peter Brown, The Symphonic Repertoire, Vol. II: The First Golden Age of the Viennese Symphony, Indiana University Press, 2024, pp. 347-348, ISBN 978-0-253-07209-2.
  5. ^ Symphony No. 7 in D major, K. 45, su allmusic.com. URL consultato il 1º maggio 2024.
  6. ^ Ruth Halliwell, The Mozart Family: Four Lives in a Social Context, Clarendon Press, 1998, pp. 145-146, ISBN 978-0-19-816371-8.
  7. ^ Symphony No. 25 in G minor, K. 183 (K. 173dB), su allmusic.com. URL consultato il 1º maggio 2024.
  8. ^ Symphony No. 12 in G major, K. 110 (K. 75b), su allmusic.com. URL consultato il 1º maggio 2024.
  9. ^ a b c d e Scherliess, pp. 286-293.
  10. ^ a b Kontarsky, pp. 28-43.
  11. ^ Aben, pp. 848 e seg.
  12. ^ Einstein, p. 553 e seg.
  13. ^ Paumgartner, pag. 155.
  14. ^ a b Zaslaw, pag. 617 e seg.
  15. ^ Sadie, p. 41.
  16. ^ a b c d Sinfonia n. 29 in la maggiore, K1 201 (K6 186a), su flaminioonline.it. URL consultato l'8 dicembre 2024.

Bibliografia

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  • Hermann Abert, W. A. Mozart. Neubearbeitete und erweiterte Ausgabe von Otto Jahns Mozart. Erster Teil 1756-1782, settima edizione ampliata, Breitkopf & Härtel, Lipsia, 1955.
  • Alfred Einstein, Mozart - Sein Charakter, sein Werk, Pan-Verlag, Zurigo e Stoccarda, 1953.
  • Matthias Kontarsky, Die „Salzburger“ Sinfonien KV 162-202, in: Joachim Brügge, Claudia Maria Knispel: Das Mozart-Handbuch, Band 1: Mozarts Orchesterwerke und Konzerte, Laaber-Verlag, Laaber 2007, ISBN 3-89007-461-8.
  • Wolfgang Amadeus Mozart, Veronika Giglberger (prefazione), J. Branford Robinson (trad.), Die Sinfonien III, Kassel, Bärenreiter-Verlag, 2005.
  • Bernhard Paumgartner, Mozart, Atlantis-Verlag, Zurigo e Friburgo, 1957.
  • Stanley Sadie, The New Grove Mozart, W. W. Norton & Company, New York, 1983, ISBN 0-393-30084-6.
  • Volker Scherliess, Die Sinfonien, in: Silke Leopold, Mozart-Handbuch, Bärenreiter-Verlag, Kassel, 2005, ISBN 3-7618-2021-6.
  • Neal Zaslaw, Mozart's Symphonies. Context, Performance Practice, Reception, Clarendon Press, Oxford, 1989.

Collegamenti esterni

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Controllo di autoritàGND (DE300111037 · BNF (FRcb139149641 (data)
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