Kandi

Kandi
Kandi; comune
Localizzazione
Stato	Benin
Dipartimento	Alibori
Territorio
Coordinate	11°08′03.12″N 2°56′18.96″E
Altitudine	303 m s.l.m.
Superficie	3 421 km²
Abitanti	177 683 (2013)
Densità	51,94 ab./km²
Altre informazioni
Fuso orario	UTC+1
Cartografia
	Kandi

Kandi è una città situata nel dipartimento di Alibori nello Stato del Benin con 113 256 abitanti (stima 2006)^[1].

In origine era sede di scambi commerciali, dato che sorge sulla principale via di comunicazione Nord-Sud del paese. Oggi è caratterizzata anche dalla presenza di iniziative agricole. La città è considerata il capoluogo del dipartimento di Alibori, benché non sia ancora stata dichiarata formalmente tale da parte delle autorità.

Geografia fisica

La città confina a nord con Malanville, a sud con Gogounou, ad est con Ségbana e ad ovest con Banikoara.

Amministrazione

Il comune è formato dai seguenti 10 arrondissement composti a loro volta da 48 villaggi più i quartieri di Kandi:^[2]

Società

Religione

La maggioranza della popolazione è di religione musulmana (72,5%), seguita dal cattolicesimo (12,2%) e da religioni locali (4,6%).^[3].

Economia

Prevalentemente agricola con coltivazioni di cotone, miglio, sorgo e anacardi, sono inoltre presenti giacimenti di sabbia e ghiaia. Poco rilevante la pesca^[3].

Turismo

Diversi parchi regionali e nazionali costituiscono la principale risorsa turistica della città, tra i quali il parco nazionale "W". Presenti inoltre le grotte e le cascate di Kandifo oltre a diversi festival di tradizione locale^[3].

Infrastrutture e trasporti

La città è situata lungo la strada nazionale 2 che la collega al sud del paese ed è inoltre presente un aeroporto^[4].

Note

^ Stima popolazione nel 2006 da GeoHive, su geohive.com. URL consultato il 17 luglio 2012.
^ Arrondissement del Benin (PDF), su insae-bj.org. URL consultato il 9 luglio 2012 (archiviato dall'url originale il 25 aprile 2012).
^ ^a ^b ^c Informazioni sul comune, su ancb-benin.org. URL consultato il 17 luglio 2012.
^ Informazioni dall'Enciclopedia Britannica, su britannica.com. URL consultato il 18 luglio 2012.