Karen Elson
Karen Jill Elson (Oldham, 14 gennaio 1979) è una supermodella e cantante britannica.
Karen Elson | |
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Karen Elson al festival Williamsburg Waterfront, nel giugno del 2010 | |
Nazionalità | Regno Unito |
Genere | Rock alternativo[1] Alternative country[1] Folk[1] |
Periodo di attività musicale | 2003 – in attività |
Strumento | chitarra |
Etichetta | Third Man Records, HOT Records |
Album pubblicati | 3 |
Studio | 2 |
Live | 1 |
Sito ufficiale | |
Karen Elson | |
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Karen Elson a una sfilata per Anna Sui nel 2011 | |
Altezza | 173 cm |
Misure | 84-61-86.5 |
Taglia | 34 (UE) - 4 (US) |
Scarpe | 41 (UE) - 9 (US) |
Occhi | Azzurri |
Capelli | Rossi |
Biografia
modificaModa
modificaLa sua carriera da indossatrice inizia nel 1995, anno in cui viene scoperta da un talent scout e l'anno successivo ottiene la sua prima copertina importante: quella di Vogue Italia. Dal 1997 in poi la sua carriera da top model internazionale decolla, appare sulle copertine più prestigiose come quella di Vogue Italia e viene fotografata dai più celebri fotografi al mondo tra i quali: Steven Meisel, Bruce Weber, Craig McDean, Mario Testino e molti altri.
Inoltre sfila sulle passerelle delle case di moda più famose al mondo tra New York, Londra, Milano e Parigi. Infatti nel corso della sua carriera la Elson ha sfilato per la maggior parte dei più importanti stilisti internazionali, inclusi Marc Jacobs, Gianfranco Ferré, Chanel, Dolce & Gabbana, Balenciaga, Missoni, Gucci, Fendi, Alexander McQueen, Versace, Moschino, Dries Van Noten, Bottega Veneta, Zac Posen, Valentino, Hermès, Vivienne Westwood, Paul Smith, Calvin Klein, Donna Karan, Oscar de la Renta, Carolina Herrera, John Galliano, Dior, Balmain, Chloé, Salvatore Ferragamo, Lanvin e moltissimi altri.
Inoltre è stata testimonial per le campagne pubblicitarie di Yves Saint Laurent, Jean Paul Gaultier, Louis Vuitton, Prada, Giorgio Armani, Versace, Christian Dior, Gucci, Escada, Christian Lacroix, Perry Ellis, Clinique, Guerlain, Burberry, Chanel, Céline, Roberto Cavalli, Tiffany, Tom Ford, Dsquared² e molte altre.
È stata il volto della celebre pubblicità del profumo "Classique" di Jean Paul Gaultier.
È inoltre comparsa sulle copertine di Vogue, W, Dazed & Confused, Numéro, Marie Claire, Elle ed altri.
Nel 1998 ha vinto il premio VH1 Fashion Award ed è stata definita da Karl Lagerfeld "bellezza del millennio" e nel 2005 ha vinto il British Fashion Award come migliore modella dell'anno.
Tra i numerosi traguardi professionali della Elson vanno ricordate anche la partecipazione alle sfilate di Victoria's Secret nel 2001 e nel 2002 e la presenza in ben due edizioni del calendario Pirelli: quella del 2001 e quella del 2006.
Musica
modificaLa Elson nel 2002 è comparsa in un video, girato da Craig McDean, mentre canta in duetto Devil's Plaything una cover dei Danzig con Melissa Auf Der Maur, che suona anche una chitarra Fender Jaguar, nel Chelsea Hotel di New York.[2] Ha lavorato nel 2003 come corista per Robert Plant[3], con cui ha registrato alcuni duetti nel 2004, che tuttavia non sono mai stati pubblicati.[4][5]
Nel 2005 un suo singolo intitolato Coming Down è stato pubblicato come allegato della rivista Uncut.[6]
Nel 2006 ha registrato una cover di Je t'aime moi non plus insieme a Cat Power, nell'album tributo all'artista Serge Gainsbourg Monsieur Gainsbourg Revisited (Virgin Records/Verve).[7]
Il 25 maggio 2010 è uscito il suo primo album, intitolato The Ghost Who Walks, che vede alla batteria il compagno Jack White. Nel 2015 ha rivelato di stare lavorando al suo secondo album, che sarebbe stato pubblicato l'anno successivo. Il 7 aprile 2017 è infine uscito l'album Double Rouse.[8] Il 29 aprile 2022 esce l'album Green preceduto dal singolo Broken Shadow.[9]
La Elson appare inoltre nel video musicale dei The White Stripes Blue Orchid, diretto da Floria Sigismondi.[10]
Altre attività
modificaNel 2008 ha aperto una boutique vintage a Nashville.[11] Ha partecipato ad alcuni filmati dedicati al mondo della moda, come Tom Ford Is Missing, War Opera e molti altri.
Vita privata
modificaLa Elson è stata spesso portavoce di come l'industria della moda possa danneggiare le giovani donne, dando un ideale fisico sbagliato e malsano[12][13], ammettendo ella stessa di soffrire di disordini alimentari sin da quando aveva sette anni.[14] Nel 2020 ha pubblicato una sua autobiografia, intitolata The Red Flame, nella quale ha descritto i disturbi alimentari della sua infanzia, il suo coraggio nell'affrontare le molestie sul lavoro ed altro.[15]
È anche ambasciatrice di Save the Children e ha viaggiato in Sierra Leone, Medio Oriente e Costa d'Avorio. Ha scritto numerosi articoli ed è apparsa alla CNN in merito al suo impegno per i diritti dei bambini.
Nel 2005 sposa il musicista Jack White del gruppo statunitense The White Stripes. Il luogo del matrimonio, officiato da uno sciamano, è una canoa sul Rio delle Amazzoni. Il rito comunque viene convalidato più tardi da un sacerdote cattolico.
La coppia ha avuto due figli: Scarlett Teresa (2 maggio 2006) ed Henry Lee (7 agosto 2007).[16] Nel giugno del 2011, la coppia divorzia.
Discografia
modificaAlbum in studio
modifica- 2010 – The Ghost Who Walks
- 2017 – Double Roses
- 2022 – Green
Live
modifica- 2012 – Live at Third Man Records
EP
modifica- 2011 – Vicious
- 2012 – Milk & Honey
- 2020 – Radio Redhead, vol. 1
Singoli
modifica- 2010 – The Truth Is in The Dirt
- 2010 – The Ghost Who Walks
- 2017 – Call Your Name
- 2017 – Wonder Blind
Agenzie
modifica- Women Management - New York
- Beatrice Models
- Group Model Management
- Models 1 Agency
- Viva Models - Parigi
- Modelwerk
- Talents Models
Note
modifica- ^ a b c (EN) Heather Phares, Karen Elson | Biography, Albums, Streaming Links | Allmusic, su AllMusic, All Media Network.
- ^ (EN) Devil's Plaything - SHOWstudio - The Home of Fashion Film, su showstudio.com, SHOWstudio, 7 marzo 2002. URL consultato il 6 aprile 2020 (archiviato dall'url originale il 6 settembre 2011).
- ^ "Karen Elson" by Sara Templeton
- ^ "Karen Elson: The English Singing Rose" in Spur (2004)
- ^ Elson's blurb in "Divine Madness," Vogue (2004)
- ^ Elson's "Coming Down" on The R.E.M. Collection Disc 2: Michael Stipe Presents...
- ^ Elson's duet with Cat Power, "I Love You (Me Either)" on Monsieur Gainsbourg Revisited Archiviato il 21 ottobre 2007 in Internet Archive.
- ^ (EN) Official Karen Elson, su Karenelson.com, 7 aprile 2017. URL consultato il 31 maggio 2017 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2017).
- ^ (EN) Erica Campbell, Karen Elson announces new album ‘Green‘, shares video for pensive single ‘Broken Shadow‘, su nme.com, NME, 25 marzo 2022. URL consultato il 20 aprile 2022.
- ^ "Blue Orchid," directed by Floria Sigismondi Archiviato il 24 settembre 2013 in Internet Archive.
- ^ "Karen Elson's Otherworldly Boutique Opens In Nashville," Black Book magazine (2008) Archiviato il 13 gennaio 2009 in Internet Archive.
- ^ "Designer Maria Grachvogel Says Models Too Skinny For Her Clothes," Telegraph (2008)
- ^ "The Skinny On Thin," The National Newspaper (2008) Archiviato il 12 gennaio 2009 in Internet Archive.
- ^ "Elson Wins Battle With Anorexia," Vogue (2002)[collegamento interrotto]
- ^ (EN) Melanie Abrams, Karen Elson on Body Shaming, Nudity and Speaking Up for Herself, su nytimes.com, The New York Times, 12 ottobre 2020. URL consultato il 12 ottobre 2020.
- ^ Jack White and Wife Welcome Baby Boy - The White Stripes, Jack White, Karen Elson : People.com
Altri progetti
modifica- Wikiquote contiene citazioni di o su Karen Elson
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Karen Elson
Collegamenti esterni
modifica- (EN) Sito ufficiale, su karenelson.com.
- (EN) Karen Elson, su Fashion Model Directory, Fashion One Group.
- (EN) Karen Elson, su Models.com, Models.com, Inc.
- Karen Elson, su Last.fm, CBS Interactive.
- (EN) Karen Elson, su AllMusic, All Media Network.
- (EN) Karen Elson, su Discogs, Zink Media.
- (EN) Karen Elson, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation.
- (EN) Karen Elson, su Billboard.
- (EN) Karen Elson, su IMDb, IMDb.com.
Controllo di autorità | VIAF (EN) 121767827 · ISNI (EN) 0000 0000 8190 2284 · Europeana agent/base/150886 · LCCN (EN) no2010094164 · GND (DE) 141832975 · BNF (FR) cb16231227s (data) |
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