Karl Möckel
Karl Ernst Möckel (Klingenthal, 9 gennaio 1901 – Cracovia, 24 gennaio 1948) è stato un militare tedesco, SS-Obersturmbannführer e amministratore del campo di concentramento di Auschwitz. Fu giustiziato come criminale di guerra.
Karl Möckel | |
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Nascita | Klingenthal, 9 gennaio 1901 |
Morte | Cracovia, 24 gennaio 1948 |
Cause della morte | impiccagione |
Dati militari | |
Paese servito | Partito Nazista Germania |
Forza armata | Schutzstaffel |
Unità | WVHA Waffen-SS |
Anni di servizio | 1926 - 1945 |
Grado | SS-Obersturmbannführer |
Guerre | Seconda guerra mondiale |
Comandante di | Campo di concentramento di Auschwitz |
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Biografia
modificaNacque a Klingenthal, in Germania, dove inizialmente lavorò come contabile. Nel 1926 si unì al Partito Nazista e alle Schutzstaffel. Dal 1933 al 1941 lavorò negli uffici principali delle SS, tra cui nel SS-Wirtschafts-Verwaltungshauptamt (WVHA). Nel 1941 si unì alle Waffen-SS e prestò servizio in un battaglione di riserva. Nella primavera del 1943 arrivò ad Auschwitz assumendo la carica di capo dell'amministrazione del campo.[1]
Ad Auschwitz
modificaMöckel rimase al campo fino all'evacuazione nel gennaio 1945. In qualità di capo del Dipartimento IV (Amministrazione), fu responsabile dell'acquisizione e della distribuzione di cibo e vestiario e della gestione dei beni dei prigionieri.[1] Inoltre, il Dipartimento IV comprese la gestione dei beni confiscati ai prigionieri sterminati, così come la manutenzione degli edifici per la manutenzione dei crematori e delle camere a gas,[1] di conseguenza le responsabilità di Möckel facilitarono anche la perpetrazione dell'Olocausto.
A causa dell'enorme volume di denaro e di oggetti di valore confiscati ai prigionieri, principalmente gioielli e orologi realizzati con metalli preziosi, gli uomini delle SS faticarono a riuscire nel compito di ispezionarli, selezionarli e contarli.[2] Möckel affermò che furono inviate alla WVHA da quindici a venti valigie di oggetti di valore con cadenza trimestrale.[3]
Processo
modificaMöckel fu processato dal Tribunale Nazionale Supremo di Cracovia e condannato a morte. La sua condanna fu eseguita per impiccagione nella prigione di Montelupich, a Cracovia, il 24 gennaio 1948.[4]
Per il grado di SS-Obersturmbannführer, grado ricoperto anche da Rudolf Höß, Möckel fu l'individuo di rango più alto ad essere perseguito al processo di Auschwitz insieme a Arthur Liebehenschel, comandante del campo principale di Auschwitz.
Note
modifica- ^ a b c Kádár, Vági, p. 124.
- ^ Świebocki et al., pp. 161-162.
- ^ Świebocki et al., p. 162.
- ^ Auschwitz Trial, su jewishvirtuallibrary.org, Jewish Virtual Library, 2009. URL consultato il 22 agosto 2009.
Bibliografia
modifica- (PL) Tadeusz Cyprian e Jerzy Sawicki, Siedem wyroków Najwyższego Trybunału Narodowego, 1962ª ed., Instytut Zachodni, pp. 383, OCLC 11797830.
- (PL) Rudolf Höss, Autobiografia Rudolf Höss, komendanta obozu oświęcimskiego, 1989ª ed., Prawnicze, Wydawn, pp. 366, ISBN 83-219-0481-5.
- (EN) Henryk Świebocki, Tadeusz Iwaszko, Wacław Długoborski, Franciszek Piper, Aleksander Lasik e William Brand, Auschwitz 1940–1945: Central issues in the history of the camp, 2000ª ed., Auschwitz-Birkenau State Museum, pp. 452, ISBN 83-85047-87-5.
- (EN) Gábor Kádár e Zoltán Vági, Self-financing genocide: the gold train, the Becher case and the wealth of Hungarian Jews, 2004ª ed., Central European University Press, 2004, pp. 413, ISBN 963-9241-53-9.
Altri progetti
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