Kinosternon stejnegeri

La tartaruga del fango dell'Arizona (Kinosternon stejnegeri Hartweg, 1938) è una specie di tartaruga appartenente alla famiglia dei Kinosternidi, originaria dell'America centrale e settentrionale.[2]

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Tartaruga del fango dell'Arizona
Stato di conservazione
Rischio minimo[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
PhylumChordata
ClasseReptilia
OrdineTestudines
FamigliaKinosternidae
GenereKinosternon
SpecieK. stejnegeri
Nomenclatura binomiale
Kinosternon stejnegeri
Hartweg, 1938
Sinonimi

Kinosternon arizonense
Gilmore, 1923

Descrizione

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Il carapace è domato e appiattito alla sommità, con una colorazione solitamente bruno-olivastra e una lunghezza massima di 152 mm. Il piastrone è giallastro e dotato di due cerniere. Si tratta di una specie carnivora, che cattura una grande varietà di piccole prede. Essendo semi-acquatica, la sua attività annuale è strettamente legata ai periodi di aridità. Durante le fasi più secche dell'anno, spesso trascorre mesi interrata, in uno stato di estivazione o svernamento. La riproduzione avviene tra luglio e agosto. Le femmine depongono in media 4 uova per covata, almeno due volte all'anno. Tuttavia, la schiusa può avvenire all'inizio della stagione piovosa dell'anno successivo.[3].

Distribuzione e habitat

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La specie è diffusa tra lo stato di Sonora, in Messico, e l'Arizona meridionale, negli Stati Uniti, fino a un'altitudine di 1100 metri sul livello del mare, in ambienti molto aridi. Frequenta cisterne, pantani, pozze e stagni. In particolare, può essere abbondante nelle pozze di abbeverata per il bestiame.[3]

Conservazione

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Nonostante sia minacciata dalla criticità climatica degli ambienti in cui vive, la specie è localmente comune e si adatta facilmente a nuove raccolte d'acqua.[3]

  1. ^ (EN) Frost, D., Hammerson, G. & Gadsden, H. 2007, Kinosternon stejnegeri, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020.
  2. ^ Kinosternon stejnegeri, su The Reptile Database. URL consultato l'8 febbraio 2025.
  3. ^ a b c Vincenzo Ferri e Christiana Soccini, Guida alle tartarughe e testuggini del mondo, Roma, Franco Muzzio Editore, 2015, p. 102, ISBN 978-88-74-13-250-8.

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